BLOG-IN DENTRO LO SPORT

Commenti e riflessioni sullo Sport e sul rapporto con Tv, Media, Marketing. Presentazione grandi eventi sportivi (calcio, ciclismo, basket, atletica, rugby), Olimpiadi. Inchieste su doping, diritti televisivi, giustizia sportiva. Recensioni libri sportivi. Blog che promuove la #culturasportiva

GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

TV - MEDIA - MARKETING

Analisi e commenti sul rapporto tra Tv, Media, Marketing e Sport. News e approfondimenti sul business che ruota attorno ad eventi, squadre e atleti. Approfondimenti su Programmi Tv, Editoria, Social Media, Sponsor, Eventi.

CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

INCHIESTE E SPECIALI

Le Inchieste e gli Speciali di Blog-In. Analisi su Diritti Tv, Bilanci, Fair Play Finanziario Ranking FIFA, UEFA, Giustizia Sportiva, Doping, ecc. Uno spazio per chi vuole andare "dentro lo sport", approfondendone meccanismi, regole e distorsioni.

mercoledì, settembre 30, 2015

Il sogno delle Olimpiadi Roma 2024 è online: www.2024roma.org

Blog-In ha sposato il progetto delle Olimpiadi di Roma 2024 e seguirà da vicino le tappe di avvicinamento alla scelta definitiva della città ospitante che avverrà tra 2 anni (settembre 2017 in Perù).
Da oggi, 30 settembre 2015, è online, in italiano e in inglese, il sito ufficiale di Roma 2024, in una sua prima versione teaser: www.2024roma.org. In sostanza la pagina si presenta come un primo assaggio dei contenuti che saranno svelati nelle prossime settimane e che daranno corpo al sogno italiano di portare a Roma le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024.
La maestosità del Colosseo, simbolo di Roma, dà il via al video di presentazione, un viaggio, tra speranza, desiderio e sogno, a bordo dei petali di un soffione (i pappi) che sulle note di Vivaldi, l’Estate delle Quattro Stagioni, si spandono in cielo e sorvolano gli angoli più belli della città, svelandone monumenti, impianti sportivi, spazi verdi. I bambini, i futuri atleti delle Olimpiadi del ‘24, sono i protagonisti della clip: sono loro che rincorrono il sogno e che si ricompongono al termine del filmato, come i petali del soffione, in un abbraccio collettivo.
Il sito offre anche i primi elementi della “Vision” di Roma 2024 che si apre con una celebre citazione di Eleanor Roosevelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. E Roma ci crede. Il suo sogno, racconta la Vision, si snoda tra il desiderio di regalare al mondo un’Olimpiade che rilanci i valori dell’amicizia tra i popoli, che abbatta vecchi e nuovi muri e confini e getti un ponte per la pace. Ma sogna anche di regalare ai bambini di oggi una grande festa in casa propria; di offrire ai giochi il palcoscenico magico e ineguagliabile delle bellezze e dell’arte di Roma; e di forgiare, infine, così come successo nelle Olimpiadi del Sessanta, nuovi campioni e atleti che sappiano rimanere nella storia dei Giochi. Ed è subito il tempo.
Perché, ricorda Mattie JT Stepanek: “Anche se il futuro sembra lontano, in realtà comincia proprio adesso”.



venerdì, settembre 25, 2015

Se il revisionismo su Pantani conta più dell'attualità (Schwazer)

Non ce l'ho con la Gazzetta dello Sport, lo ribadisco. Nè sono così presuntuoso da suggerire una linea editoriale, ci mancherebbe. Se critico la rosea è perché la considero Il giornale sportivo per antonomasia, un medium che svolge un ruolo di opinion leader/maker (come direbbero i manager moderni).
Il rispetto e la considerazione che nutro per la Gazzetta mi spingono a criticare l'ennesima, discutibile scelta editoriale. Questa mattina non vedevo l'ora di leggere un resoconto sul test ufficioso svolto da Alex Schwazer a Tagliacozzo. Un momento estremamente importante nel recupero dell'uomo-atleta. Bene, sfogliando la Gazzetta mi sono imbattuto invece nell'ennesima paginata di Ceniti sull'ennesima "svolta" nelle indagini su Pantani. Questa volta si parla di Madonna di Campiglio. Su Schwazer e sulla giornata di Tagliacozzo - oltre al test sui 10km, i prof. D'Ottavio e Ronci hanno presentato i risutati del monitoraggio ematico svolto in questi mesi - invece, solo un riferimento nelle brevi. Ma come? Non è bastata a Ceniti (il giornalista della Gazzetta che ha sposato le tesi dell'Avv De Rensis sui "complotti" di Rimini e Campiglio) e alla Gazzetta la scottatura sulla vicenda di Rimini (vedi)? Ora tornano alla carica con Vallanzasca e con il nuovo "complotto" di Campiglio? 
Sui fatti di Madonna di Campiglio, peraltro, esiste già una sentenza passata in giudicato, le cui motivazioni rappresentano un'autentica pietra miliare sull'intera vicenda (in attesa di improbabili revisioni processuali). Il Tribunale di Trento (sez. Tione) scrive: "Alla luce della testimonianza e delle indicazioni dei consulenti tecnici del PM (Rizzoli e Melioli) si è giunti alla conclusione che il valore anomalo dell'ematocrito, nel caso del controllo effettuato regolarmente, in tutte le sue modalità di prelievo e di conservazione del 5 giugno 1999, durante la tappa del Giro d'Italia a Madonna di Campiglio, era stato certamente dovuto ad una stimolazione farmacologica del midollo eritroide attraverso l'assunzione di eritropoietina (Epo), farmaco destinato alle cure di gravi patologie, incluso nel regolamento del controllo antidoping dalla Federciclismo italiana per il '99 e comportante l'esclusione cautelativa dalla corse secondo il protocollo dell'UCI". Il professor Melioli scrisse che "al 999.000 per cento su un milione la stimolazione dell’eritropoiesi di Pantani è esogena (non proviene cioè dall'organismo) pregressa e molto elevata".
Non era preferibile soffermarsi sull'attualità sportiva anziché dedicarsi, ancora una volta, a ipotesi investigative? Non era meglio dedicare un servizio alla importantissima giornata di Tagliacozzo? Anche perché Alex ha ottenuto un tempo straordinario, vicinissimo al record del mondo sulla distanza (vedi). Come non bastasse, poi, il presidente della Fidal Alfio Giomi è stato più che possibilista sulla presenza di Alex alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Forse  la mia opinione è condizionata dal sostegno a questo progetto (vedi), ma in realtà penso sia oggettiva la rilevanza di questa giornata: analisi dei nuovi test antidoping, prestazione strepitosa sui 10km, apertura della Fidal per Rio. Del resto altri quotidiani, Tv e radio hanno dedicato ampio spazio al ritorno in pista di Schwazer. 
Forse, la freddezza/indifferenza della Gazzetta è legata al giudizio espresso dal suo giornalista Narducci che ad aprile ha bollato come "operazione di marketing" il progetto Donati-Schwazer. Personalmente penso sia decisamente più vicina al concetto di marketing  - che peraltro non è una parolaccia o un reato - l'operazione su Pantani. Se non altro perchè il giornalista Ceniti, sul Pirata e sulle "incongruenze" nelle vicende di Rimini e Madonna di Campiglio, ci ha scritto un libro (vedi). Meglio, molto meglio l'attualità sportiva. Sopratutto se riguarda una giornata che - come sottolineato dal prof. Donati - ha sancito il recupero dell'uomo Schwazer e la restituzione all'Italia di un campione.

immagine tratta da http://trentinocorrierealpi.gelocal.it

martedì, settembre 22, 2015

Portabandiera Italia a Rio 2016 - I candidati: Pellielo, Cagnotto, Russo, Pellegrini e Pennetta

Il presidente del CONI Giovanni Malagò, in un'intervista rilasciata a Gazzetta Tv, ha di fatto annunciato la rosa ristretta di atleti tra cui sarà scelto/a il/la portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. "Sarà uno tra Giovanni Pellielo, Tania Cagnotto, Clemente Russo, Federica Pellegrini e Flavia Pennetta". Dando per probabile il ritiro di Flavia Pennetta al termine del 2015, il lotto dei pretendenti si restringe ai primi 4 nomi.
Due uomini e due donne in lizza, quindi, per rappresentare l'Italia alla cerimonia d'apertura dei Giochi in programma il 5 agosto 2016. Dando uno sguardo ai precedenti portabandiera, si nota come non via sia stata un'alternanza legata al sesso. A parte Carlton Myers, peraltro gran giocatore e fresco vincitore dell'oro europeo con la nazionale, che fu scelto anche per motivi extra-sportivi (soprattutto per l'integrazione razziale in un'edizione, Sidney 2000, in cui il tema razziale fu molto sentito), tutti gli altri portabandiera sono stati dei mostri sacri dello sport azzurro.
Sembra evidente che tra i quattro candidati effettivi, la favorita sia Federica Pellegrini. La campionessa veneziana dirà probabilmente addio alle competizioni dopo i Giochi di Rio e vista la straordinaria carriera in uno dei due sport principali dei Giochi, l'onore di aprire la sfilata azzurra sarebbe un giusto riconoscimento. Qui, tuttavia, subentrano due problemi. Il primo riguarda la compatibilità della sfilata col calendario delle gare (le gare di nuoto si disputano la prima settimana). Il secondo è legato a dei comportamenti e a delle dichiarazioni non proprio irreprensibili della stessa Federica nel recente passato (vedi). 
Tutte le altre candidature sono di grande spessore e sarebbero meritevoli di tale incarico. In assoluto, però, per il "peso specifico" dello sport coinvolto, per il numero e la qualità degli allori (anche se da questo punto di vista Giovanni Pellielo non sarebbe da meno, anzi) e per altri fattori - la nuotatrice veneta fa parte del circolo Canottieri Aniene di Roma, presieduto da Giovanni Malagò di cui è amica - Federica Pellegrini parte in netto vantaggio sugli altri. 
L'annuncio sarà dato probabilmente il prossimo aprile-maggio.


Ps, speriamo che, a differenza di quanto avvenuto a Londra 2012, il codazzo di dirigenti al seguito della spedizione azzurra non si piazzi immediatamente alle spalle del portabandiera (vedi), lasciando spazio agli atleti, i veri protagonisti dei Giochi e della sfilata.

Questo l'elenco completo dei portabandiera italiani alle Olimpiadi estive e invernali*:


*info tratte da www.paolociraci.it/olimpiadi/portabandiera-italiani.htm

lunedì, settembre 21, 2015

Alex Schwazer torna in pista con un test sui 10km (VIDEO). Si prevedono polemiche e veleni

Giovedì 24 settembre alle ore 17.00, Alex Schwazer effettuerà un allenamento-test sulla distanza dei 10km, presso la pista di atletica del Centro sportivo comunale di Tagliacozzo (L'Aquila). Si tratta di un impianto non riconducibile al CONI e alle Federazioni sportive e, peraltro, non omologato, per cui è stato possibile chiedere ed ottenere il nulla osta dalla Procura Antidoping. Proprio in considerazione del suo status di atleta squalificato (la squalifica del marciatore altoatesino scadrà il 29 aprile 2016; il prossimo 5 ottobre il Tribunale Antidoping si riunirà per valutare la richiesta di sconto di pena per la collaborazione di Schwazer con le autorità giudiziarie), così come indicato dalla Procura, è stato chiesto al Comune l’uso dell’impianto in una giornata e in un orario nei quali non sono previsti gli allenamenti di squadre sportive locali. Per questa stessa ragione, i giornalisti non potranno accedere al campo e l’accesso sarà autorizzato solo ed esclusivamente ai componenti dello staff che assisterà Schwazer durante la prova.
Poco prima, alle ore 15, in una sala del Comune di Tagliacozzo (L’Aquila) i professori Domenico Ronci e Dario D’Ottavio comunicheranno i risultati della prima fase del monitoraggio ematico al quale Alex Schwazer è stato sottoposto da aprile 2015 fino ad oggi. Contestualmente, tali risultati sono stati messi a disposizione dell’Ufficio di Procura Antidoping del CONI.
Alla conferenza sarà presente anche il prof. Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer.

Una giornata molto importante che condenserà due degli aspetti peculiari del progetto Schwazer-Donati. Da una parte la presentazione dell'innovativo sistema di monitoraggio antidoping messo a punto da uno staff di primissimo livello. Un sistema di controllo che potrebbe fungere da modello per la WADA e per le agenzie nazionali antidoping. Se lo vorranno. Dall'altro lato, l'aspetto sportivo con un Alex Schwazer dato in ottime condizioni sia a livello fisico che tecnico. Lo staff che segue il campione olimpico di Pechino 2008 ha curato nei minimi dettagli l'organizzazione della giornata, in particolare scegliendo una pista "sconsacrata", senza cioè alcun legame con CONI o FIDAL. L'autorizzazione della Procura Antidoping, con relative prescrizioni, stoppa sul nascere qualsivoglia tipo di (pretestuosa) polemica sul ritorno in pista di un atleta squalificato per doping. O forse no. Pronostico facile: in molti, tra addetti ai lavori e tifosi, avranno qualcosa da ridire, paragonando magari questo test con le esibizioni agostane di Carolina Kostner. Ne sentiremo e leggeremo delle belle.





venerdì, settembre 18, 2015

Coppa del Mondo Rugby 2015 - Calendario Partite, Copertura Tv e Quote per Scommettere

Da oggi, 18 settembre, al 31 ottobre 2015, si disputa in Gran Bretagna la Coppa del Mondo di Rugby - Rugby World Cup 2015. Un evento unico, meraviglioso, probabilmente meno sentito in Italia rispetto alle precedenti edizioni a causa della debolezza della nostra nazionale e del conseguente
disinnamoramento di una fetta degli appassionati occasionali degli scorsi anni (in fondo il Dio risultato conta anche negli sport a elevato tasso di sportività e convivialità). Effettivamente, gli uomini di Brunel, arrivano a questa Coppa del Mondo con poche chance di superare il girone (difficile ipotizzare una vittoria contro Francia o Irlanda).
Al di là dell'aspetto nazionalistico, sarà un mese e mezzo emozionante, con il livello della competizione che si alzerà strada facendo. La Nuova Zelanda, campione in carica, è la grande favorita del torneo. I padroni di casa dell'Inghilterra tenteranno di conquistare il trofeo, sfuggito nella prima edizione organizzata nel 1991 (finale persa contro l'Australia e sgarbo restituito nel 2003 in casa degli Aussie con il drop di Wilkinson). Il Sudafrica, campione nel 2007 in Francia, è la terza favorita del torneo. Australia, Irlanda e Francia sono invece le outsider di lusso.
La prima partita è in programma questa sera alle 21.00. A Twickenham l'Inghilterra affronta le Isole Fiji.


Ecco il calendario completo della Coppa del Mondo di Rugby 2015:

MONDIALI RUGBY 2015 - I GRUPPI
Girone A: Australia, Inghilterra, Galles, Fiji, Uruguay
Girone B: Sud Africa, Samoa, Scozia, Giappone, USA
Girone C: Nuova Zelanda, Argentina, Tonga, Georgia, Namibia
Girone D: Francia, Irlanda, Italia, Canada, Romania

MONDIALI RUGBY 2015 - CALENDARIO ITALIA
Italia v Francia – Twickenham, sabato 19 settembre
Italia v Canada – Leeds, sabato 26 settembre
Italia v Irlanda – Londra Olimpico, domenica 4 ottobre
Italia v Romania – Exeter, domenica 11 ottobre

MONDIALI RUGBY 2015 | CALENDARIO COMPLETO E ORARI PARTITE
Venerdì 18 Settembre 2015
21:00 Inghilterra V Fiji - Twickenham, London

Sabato 19 Settembre 2015
13:00 Tonga V Georgia - Kingsholm, Gloucester
15:30 Irlanda V Canada- Millennium Stadium, Cardiff
17:45 Sud Africa V Giappone - Brighton Stadium, Brighton
21:00 Francia V Italia - Twickenham, London

Domenica 20 Settembre 2015
13:00 Samoa V Usa - Brighton Stadium, Brighton
15:30 Galles V Uruguay - Millennium Stadium, Cardiff
17:45 Nuova Zelanda V Argentina - Wembley, London

Mercoledì 23 Settembre 2015
15:30 Scozia V Giappone - Kingsholm, Gloucester
17:45 Australia V Fiji - Millennium Stadium, Cardiff
21:00 Francia V Romania - Olympic Stadium, London

Giovedì 24 Settembre 2015
21:00 Nuova Zelanda V Namibia - Olympic Stadium, London

Venerdì 25 Settembre 2015
17:45 Argentina V Georgia - Kingsholm, Gloucester

Sabato 26 Settembre 2015
15:30 Italia V Canada - Elland Road, Leeds
17:45 Sud Africa V Samoa - Villa Park, Birmingham
21:00 Inghilterra V Galles - Twickenham, London

Domenica 27 Settembre 2015
13:00 Australia V Uruguay - Villa Park, Birmingham
15:30 Scozia V Usa - Elland Road, Leeds
17:45 Irlanda V Romania - Wembley Stadium, London

Martedì 29 Settembre 2015
17:45 Tonga V Namibia - Sandy Park, Exeter

Giovedì 1 Ottobre 2015 
17:45 Galles V Fiji - Millennium Stadium, Cardiff
21:00 Francia V Canada - Stadiummk, Milton Keynes

Venerdì 2 Ottobre 2015 
21:00 Nuova Zelanda V Georgia - Millennium Stadium, Cardiff

Sabato 3 Ottobre 2015
15:30 Samoa V Giappone - Stadiummk, Milton Keynes
17:45 Sud Africa V Scozia - St James Park, Newcastle
21:00 Inghilterra V Australia - Twickenham, London

Domenica 4 Ottobre 2015 
15:30 Argentina V Tonga - Leicester City, Leicester
17:45 Irlanda V Italia - Olympic Stadium, London

Martedì 6 Ottobre 2015
17:45 Canada V Romania - Leicester City, Leicester
21:00 Fiji V Uruguay - Stadiummk, Milton Keynes

Mercoledì 7 Ottobre 2015
17:45 Sud Africa V Usa - Olympic Stadium, London
21:00 Namibia V Georgia - Sandy Park, Exeter

Venerdì 9 Ottobre 2015 
21:00 Nuova Zelanda V Tonga - St James Park, Newcastle

Sabato 10 Ottobre 2015 
15:30 Samoa V Scozia - St James Park, Newcastle
17:45 Australia V Galles - Twickenham, London
21:00 Inghilterra V Uruguay - Manchester City, Manchester

Domenica 11 Ottobre 2015 
13:00 Argentina V Namibia - Leicester City, Leicester
15:30 Italia V Romania - Sandy Park, Exeter
17:45 Francia V Irlanda - Millennium Stadium, Cardiff
21:00 Usa V Giappone - Kingsholm, Gloucester

QUARTI DI FINALE
Sabato 17 Ottobre 2015
17:00 Quarti Di Finale - Twickenham, London
21:00 Quarti Di Finale - Millennium Stadium, Cardiff

Domenica 18 Ottobre 2015
14:00 Quarti Di Finale - Millennium Stadium, Cardiff
17:00 Quarti Di Finale - Twickenham, London

SEMIFINALI
Sabato 24 Ottobre 2015 
17:00 Semifinali - Twickenham, London

Domenica 25 Ottobre 2015
17:00 Semifinali - Twickenham, London

FINALI
Venerdì 30 Ottobre 2015 
21:00 Finale Terzo Posto - Olympic Stadium, London

Sabato 31 Ottobre 2015
17:00 Finale - Twickenham, London


COPERTURA TV (SKY SPORT 2 E MTV8) - Tutta la Coppa del Mondo di Rugby 2015 sarà trasmessa in diretta e in esclusiva da Sky Sport 2 (canale dedicato interamente all'evento). Studi pre e post partita condotti da Federica Lodi e Stefano Meloccaro con diversi esperti ad alternarsi (tra loro Diego Dominguez e John Kirwan). Il commento delle partite principali - comprese quelle dell'Italia - sarà affidato a Francesco Pierantozzi (ricordo che la coppia Raimondi-Munari è passata al gruppo Discovery e commenta il Sei Nazioni per DMAX). Al commento tecnico ci saranno Federico Fusetti, Alessandro Moscardi, Andrea De Rossi e John Kirwan. Lia Capizzi racconterà il Mondiale dell’Italia, mentre Moreno Molla seguirà (e commenterà) i match delle altre Nazionali. 
MTV8 - Sul canale 8 del digitale terrestre (MTV8), acquisito recentemente da Sky, saranno trasmesse in differita di circa 3 ore tutte le partite dell'Italia, un quarto di finale, una semifinale e la finale del 31 ottobre.
L'hashtag scelto da Sky per commentare la Coppa del Mondo è #unitiallameta


QUOTE SCOMMESSE - Ed ecco le quote alla vigilia della prima partita della Coppa del Mondo 2015 (fonte: eurobet)

NUOVA ZELANDA 2.20
INGHILTERRA 6
SUDAFRICA 6.50
AUSTRALIA 10
IRLANDA 11
FRANCIA 18
GALLES 21
ARGENTINA 66
SAMOA 101
SCOZIA 151
ITALIA 301
ALTRO 301


* Gruppi e calendario da http://rugby1823.blogosfere.it/ (sito consigliato per seguire quotidianamente la Coppa del Mondo).

Che tifoso sei? L'infografica per capirlo

Che tipo di tifoso sei? Una domanda apparentemente semplice che invece può portare a svariate risposte. Non esiste, infatti, un’unica categoria di tifoso. A tutti sarà capitato di seguire una partita di calcio, o di qualche altra disciplina, in compagnia di amici e conoscenti. Ognuno vive il match a proprio modo, divertendosi, soffrendo, dando indicazioni ai giocatori, inveendo contro l’allenatore reo di ritardare i cambi o di averli proprio sbagliati (del resto, siamo o non siamo, una nazione di santi, poeti e allenatori?).
Grazie all'infografica ideata da tuttomercatoweb puoi scoprire concretamente a quale categoria di tifoso appartieni. Sei totalmente dipendente dal calcio? Ti interessa solo la tua squadra o segui tutte le partite, anche quelle di Lega Pro? Ti piace il calcio ma fidanzata, moglie e famiglia vengono prima di tutto? Oppure sei uno sportivo a 360° sullo stile di Gianfranco Agus, alias Rocky, in Vacanze in America (1984)?
In base alle risposte scoprirai a quale tipologia di tifoso appartieni: pragmatico, altruista, sportologo o allenatore. Personalmente posso dire di essere a metà strada tra “sportologo” e “allenatore”. Nel primo caso, come penso dimostri la raccolta di post di Blog-In, perché amo non solo il calcio ma un po’ tutti gli sport (non  proprio tutti, eh). Allenatore perché durante le partite, mi piace provare a “leggere” la partita, cercando di capire le mosse e le idee dei tecnici. A dire il vero penso di avere anche una percentuale di “altruista”, visto che a volte rinuncio a seguire qualche partita o evento in diretta. Immagino, però, che qualcuno non sarà proprio d’accordo con questa definizione…
Buon Test!




martedì, settembre 15, 2015

Sull'eterna disputa Calcio vs Altri Sport

Le recenti imprese dello sport italiano (Pennetta-Vinci, Aru, Italbasket, Ginnastica Ritmica, Lotta Greco-Romana, ecc.) hanno riaperto l'annosa disputa Calcio vs Altri Sport. Il confronto tra il ricco pallone e tutte le altre discipline diventa materia di discussione soprattutto in occasione delle Olimpiadi. Al termine di ogni edizione dei Giochi, sull'onda lunga delle emozioni suscitate dai successi di atleti semi-sconosciuti di discipline normalmente snobbate, si alza, puntualissimo, il seguente coro: "Non è giusto ricordarsi di questi sport e di questi atleti una volta ogni quattro anni: va dato più spazio alle altre discipline". Il buon proposito tendenzialmente svanisce nel giro di un paio di settimane, in concomitanza con le prime polemiche arbitrali del campionato. La questione, peraltro, andrebbe sviscerata meglio visto che anche le singole Federazioni hanno delle precise responsabilità per la mancata crescita dei rispettivi sport. Spesso, infatti, si accontentano di vivacchiare in attesa del grande evento olimpico. Della serie, non è (solo) colpa dei mezzi d'informazione.

Senza tornare per la centesima volta sul discorso della cultura sportiva del nostro Paese, riporto quanto scritto sulla pagina Facebook di Blog-In dopo la straordinaria vittoria dell'Italia contro la Spagna a Eurobasket 2015:

Flavia Pennetta e Roberta Vinci hanno scritto una pagina storica dello sport azzurro, conquistando la finale degli US...
Posted by Blog-In Dentro lo Sport on Sabato 12 settembre 2015

Dopo quella critica, nelle quattro successive edizioni, la Gazzetta ha aperto ben tre volte con argomenti non calcistici. Del resto quanto avvenuto agli US Openma anche le performance di Fabio Aru, Gallinari-Belinelli e compagnia, non potevano non trovare spazio in prima (la finale Pennetta-Vinci, addirittura, è riuscita far aprire Corriere dello Sport e Tuttosport con qualcosa diverso dal calcio: evento storico).


Su questa disputa sottolineo due cose.
La prima è che questa contrapposizione, molto spesso, finisce per sconfinare nella retorica e nel populismo. "Il calcio ricco, brutto e sporco contro gli altri sport, poveri ma ricchi di valori". Nel calcio (italiano, ma non solo) accadono cose allucinanti, vero. Violenza, corruzione, doping amministrativo e chi più ne ha più ne metta. Gli altri sport, invece, secondo questa visione piuttosto forzata sarebbero immuni da tutto ciò. Conclusione: lasciate perdere il calcio e seguite il resto. Demagogia tipicamente italiana. No, non ci siamo. Lo sport, come la politica, è semplicemente lo specchio del Paese e della società. Il calcio riflette tutte le virtù e i vizi italici. La violenza e gli scandali ci sono perché il pallone è lo sport che coinvolge più persone e muove i maggiori interessi economici. Se, per assurdo, il basket (o qualsiasi altra disciplina) fosse lo sport nazionale, scandali e violenze esisterebbero in egual misura. Perciò, è corretto elogiare atleti di altre discipline, ma per favore basta con questa battaglia - stupida, fratricida - tra Bene (altri sport) e Male (calcio). Contrapporre il calcio agli altri sport è sbagliato e deleterio. Il calcio è lo sport nazionale e occupa giustamente gli spazi principali sui media. Gli altri sport ci regalano spesso emozioni in occasione dei grandi eventi e meriterebbero semplicemente maggior considerazione da parte dei media. E qui arriviamo al secondo punto, vale a dire alla suddivisione degli spazi a livello mediatico. Il calcio, e con esso il calciomercato (di fatto secondo sport nazionale), dominano ormai la scena mediatica, lasciando letteralmente le briciole a tutti gli altri sport. Ci sono svariati esempi in tal senso. Basterebbe dare un'occhiata alla suddivisione degli spazi su quotidiani come Corriere dello Sport e Tuttosport, oppure guardare un'edizione di Studio Sport (Mediaset). A spanne: 80/85% calcio, 10/15% F1 e MotoGp, 5% per tutto il resto. No, non ci siamo. Questa è la battaglia da condurre. Non contro il calcio, ma contro chi fa informazione e propone solo calcio (e calciomercato). Il calcio, come detto, è lo sport nazionale ed è giusto abbia i maggiori spazi. Non TUTTI gli spazi, però. Le logiche commerciali sono sacre ovviamente. Tuttavia, se un giornale dedicasse la prima pagina a Gallinari-Belinelli, invece che ad un'intervista a Lippi, oppure aprisse con l'oro di Tania Cagnotto ai Mondiali, invece che con un'analisi sulle amichevoli estive dell'Inter, non penso che chiuderebbe il giorno dopo, anzi. Sarebbe semplicemente il giusto riconoscimento per delle grandi imprese sportive. Il discorso vale anche per Tv, Web e Radio.
L'Equipe seppur non immune da critiche, non ha paura di mettere in prima pagina tennis, biathlon, pallamano, rugby, ciclismo, atletica, ecc.
Superare l'egemonia mediatica del calcio, dedicando maggior spazio e tempo agli altri sport. Semplicemente. Senza inutili battaglie di retroguardia sulla purezza di uno sport rispetto ad un altro. Questo sarebbe il vero salto culturale. 

sabato, settembre 12, 2015

Vinci-Pennetta in finale agli US Open: pagina storica dello sport italiano. Post da conservare

L'11 settembre 2015 entra di diritto nella storia dello sport italiano. Flavia Pennetta e Roberta Vinci hanno conquistato la finale delgli US Open battendo in semifinale, rispettivamente la numero 2 al mondo Simona Halep e la numero 1 e favoritissima Serena Williams. Due imprese straordinarie che hanno emozionato l'Italia sportiva e non. Per il tennis italiano, ma più in generale per lo sport azzurro, è un evento storico.
Una finale tutta azzurra in un torneo dello Slam: incredibile, impensabile, meraviglioso. Adesso, per chi non ha simpatie o preferenze per una delle due, non resta che godersi, senza alcuna tensione, la finale di questa sera.

TV - La storica finale, tutta italiana, sarà trasmessa in diretta in chiaro su Deejay Tv (ch. 9 digitale terrestre) questa sera alle ore 21.00. Complimenti a Discovery, proprietaria di Deejay Tv, che avrebbe potuto lasciare la finale solo su Eurosport (altro canale del gruppo) in pay Tv. Invece, capendo la portata storica dell'evento e pregustando un record d'ascolti per Deejay Tv, ha deciso di trasmettere in chiaro l'evento. Ovviamente la finale andrà in onda anche su Eurosport (canale 210 di Sky e 372 di Mediaset Premium).


Vista la portata storica dell'evento, ho deciso di raccogliere in questo post i video di Eurosport con i momenti più belli ed emozionanti delle due semifinali e le prime pagine dei giornali. Da conservare.
Grazie ragazze!!

VIDEO - Gli highlights della vittoria di Flavia Pennetta su Simona Halep (6-1 6-3):




Gli highlights della vittoria di Roberta Vinci su Serena Williams (2-6 6-4 6-4)





 I cinque colpi più belli delle semifinali di Flavia Pennetta e Roberta Vinci:




GIORNALI - Per capire la grandezza dell'impresa delle due azzurre, basta dare un'occhiata ai quotidiani, generalisti e sportivi, di sabato 12 settembre. Tutti dedicano ampio spazio alla vittoria di Flavia e Roberta. Addirittura Corriere dello Sport e Tuttosport, per la prima volta da tempo immemorabile non aprono con il calcio. Un'altra impresa straordinaria delle due tenniste azzurre. 

Ecco una breve rassegna:



































































venerdì, settembre 11, 2015

Serie A 2015/16 - La Griglia di Partenza e l'Analisi delle 20 squadre

Dopo il buon successo del 2014, ripropongo il post di presentazione della Serie A 2015/16, con l'analisi delle 20 squadre e la griglia di partenza di Blog-In. Rileggendo quanto scritto lo scorso anno (vedi), si notano alcune previsioni azzeccate, altre decisamente meno. Non poteva essere diversamente del resto. Nessuno ha la sfera di cristallo e prevedere il risultato di 20 squadre, oltre che il rendimento di tutti i giocatori, è impresa pressoché impossibile.
Prima di addentrarci nell'analisi delle singole squadre, è utile dare un'occhiata a quanto combinato sul mercato dai 20 club della Serie A 2015/16. Il tutto ricordando che a partire da questa stagione è scattato il nuovo contratto televisivo grazie a cui le società si divideranno più di un miliardo di euro.
Per avere un quadro preciso di entrate, uscite e impatti sui bilanci, è necessario affidarsi alle analisi de "Il Tifoso Bilanciato". Qui sotto riporto la tabella aggiornata al 2 settembre*, vale a dire al termine della (estenuante) sessione estiva:




 *la tabella potrebbe subire qualche variazione nei prossimi giorni

Per entrare maggiormente nei dettagli e capire da dove saltano fuori questi numeri, rimando a questo link. Ad uno primo sguardo si può dire che praticamente tutti i club, al netto delle situazioni soggettive, si siano mossi sul mercato con un occhio al bilancio. Un segnale incoraggiante, forse legato ai sostanziali cambiamenti a livello normativo (abolizione delle comproprietà e riduzione delle rose in primis).


ATALANTA - Nonostante l'addio del DG Pierpaolo Marino a mercato in corso, la dirigenza bergamasca ha allestito una rosa estremamente valida e profonda in tutti i reparti. Qualcuno ha obiettato per la cessione di Baselli (in realtà mai veramente titolare), ma gli acquisti fatti possono permettere a Reja di ottenere una salvezza abbastanza tranquilla. La coppia Paletta-Toloi (o Stendardo) assicura esperienza e fisicità dietro. Più che il tanto reclamizzato Kurtic, giocatore a dire il vero un po' sopravvalutato, molto interessante l'innesto di De Roon in mezzo al campo. Insieme a Carmona e Cigarini compone una mediana di tutto rispetto. L'olandese può essere una delle rivelazioni del campionato. Maxi Moralez sembrava destinato alla partenza e invece è rimasto. Nel 4-3-3 di Reja (bravo a smarcarsi dal suo ormai tradizionale 3-5-2) lui e Gomez possono disputare una grande stagione. Soprattutto il Papu, dopo un'annata trascorsa a ritrovare la forma perduta in Ucraina, può essere l'uomo decisivo per innescare Pinilla (o Denis, o Monachello...) e per scombinare le difese avversarie.
Da tenere d'occhio due giovani di grande prospettiva: Conti (terzino destro del '94, già schierato da Di Biagio in U21) e Grassi (centrocampista del '95).

BOLOGNA - Il ritorno in A, soprattutto per una grande storica, è sempre molto difficile. Occorre capire quanti giocatori protagonisti della promozione possano essere all'altezza anche nella massima categoria. Il patron (anche se fa più figo dire chairman) Saputo ha dimostrato coi fatti (leggi soldi spesi) di voler riportare i felsinei a buoni livelli. Come si evince dalla tabella di tifosobilanciato, il Bologna ha speso per consegnare a Delio Rossi una squadra pronta per la massima serie. Il risultato finale è buono ma non straordinario. Mirante è certamente più affidabile di Da Costa. Rossettini ha iniziato male ma resta un discreto difensore. Da capire chi saranno i centrali difensivi titolari. Maietta, Gastaldello, lo stesso Rossettini e Oikonomou lottano per due posti. Il greco ha disputato un ottimo campionato di B. Giocatore forte fisicamente (bravo anche di testa in area avversaria) e dotato di senso della posizione, pecca in fase d'impostazione. Sarà interessante vederlo all'opera contro i grandi attaccanti della nostra Serie A. Il centrocampo voluto da Corvino è giovane ma sembra un po' leggero. Tra i vari Donsah, Crisetig, Taider, Brighi, Rizzo, Pulgar, Giaccherini e Zuculini (questi ultimi schierabili anche in posizione più avanzata nel 4-3-2-1 di Rossi), non c'è infatti nessun vero leader. I due trequartisti alle spalle di Destro (se non segna lui sono guai) saranno probabilmente l'eterno Brienza e Mounier, francese dal buon curriculum. Occhio anche al giovane Falco, rincalzo in zona fantasia. L'unica alternativa a Destro è di fatto Mancosu. L'attaccante sardo può paradossalmente essere più pericoloso in A che non nei 6 mesi in B (è un ottimo contropiedista e il Bologna, presumibilmente, si affiderà alle ripartenze in molti match). Sarà una stagione difficile con probabile lotta per non retrocedere fino alle ultime giornate (ci saranno comunque degli interventi sul mercato di gennaio).

CARPI - Insieme al Frosinone è la squadra che tutti gli addetti ai lavori danno per spacciata. La base di partenza era assolutamente inadeguata per la Serie A, così il DS Sean Sogliano (piuttosto singolare la sua scelta: spesso avvicinato a grandi club, ha preferito ripartire da una piazza più piccola di Verona) era chiamato ad un grande lavoro. La rosa allestita è piuttosto eterogenea. Senza grandi capitali da spendere, si è puntato molto su prestiti e parametri zero. Sono arrivati alcuni giocatori in cerca di spazio (Bubnjic, Gabriel Silva, Wallace, Marrone, Matos) e altri di maggior esperienza (Brkic, Zaccardo, Spolli, Lazzari, Borriello). Il risultato finale è discreto ma non sarà facile per Castori trovare l'assetto giusto. Nelle prime due partite il tecnico marchigiano ha cambiato le carte in tavola a livello tattico. Molto probabilmente si affiderà al 3-5-2 che va tanto di moda in Serie A. Da tenere d'occhio le prestazioni di Ryder Matos. Salvezza difficile ma non impossibile come invece in molti pronosticano.

CHIEVO - Lo scorso anno Rolando Maran, arrivato in corsa, ha svolto un lavoro straordinario, raggiungendo una (larghissima) salvezza grazie soprattutto a un organizzazione difensiva di primo livello. La nuova annata è ripartita alla grande, con due vittorie molto ampie contro Empoli e Lazio.
La squadra è sostanzialmente la stessa della passata stagione con un Castro (pupillo di Maran) in più. Da monitorare il recupero di Mattiello (quando starà bene - ottobre/novembre? - sarà titolare al posto di Frey). Per Paloschi può essere una grande annata, quella della consacrazione e, chissà, della chiamata in azzurro. La pecca principale della rosa clivense riguarda l'attacco, abbastanza corto a livello numerico. Potrebbe essere una stagione da colonna sinistra della classifica con possibilità di ottenere lo scalpo di qualche grande o presunta tale.

EMPOLI - Dopo la splendida annata 2014/15, si prospetta una stagione molto dura per i toscani. La società, pur rischiando viste alcune esperienze assai deludenti, ha puntato su Giampaolo, allenatore che conosce molto bene il 4-3-1-2 sarriano. Il problema è che se ne sono andati 5 giocatori fondamentali: Sepe, Rugani, Hysaj, Valdifiori e Vecino. Lo sforzo principale sul mercato è stato fatto per il riscatto di Saponara: entusiasmante il suo 2015. Poi sono arrivati giocatori non trascendentali. In difesa, probabilmente, sarà Barba a sostituire Rugani, mentre Zambelli si giocherà il posto con Mario Rui e Laurini per sostituire Hysaj. Skorupski ha già sulla coscienza la sconfitta contro il Milan e deve dimostrare di poter essere titolare in una squadra di Serie A. Peraltro proprio la gara di San Siro è stata confortante sotto il piano del gioco. Da tenere d'occhio Dioussé, talento classe '97 chiamato a sostituire Valdifiori (in alternativa al senegalese ci sono Maiello e Ronaldo). Croce comincia ad avere qualche primavera sulle spalle, ma può fare ancora bene grazie alla sua grande tecnica, mentre è chiamato a un salto di qualità Zielinski, giocatore tecnicamente molto valido ma ancora troppo poco "cattivo" e convinto dei suoi mezzi. Davanti Saponara può illuminare la scena con la sua classe e la sua capacità di produrre assist e gol. Anche lo scorso anno l'attacco empolese non era straordinario a livello realizzativo (molte reti arrivarono da calcio piazzato o corner). Da valutare l'apporto di Livaja, giocatore bizzoso ed estroso come pochi. Salvezza complicata.

FIORENTINA - Nelle ultime due sessioni di mercato la famiglia Della Valle ha cercato di sistemare il bilancio, abbattendo il monte ingaggi. Operazione ampiamente riuscita con un significativo -17% (vedi). Ciò, inevitabilmente, determina una riduzione dela qualità complessiva, ma le prospettive sono comunque interessanti.
Le vicende Montella, Salah e Joaquin rappresentano al meglio il modus operandi della società viola: ferma sulle sue posizioni, anche a costo di andare al muro contro muro. Nonostante il ridimensionamento economico, la rosa allestita dalla Fiorentina per il 2015/16 è comunque valida, in grado di reggere entrambe le competizioni. Paulo Sousa è allenatore con esperienza internazionale che ha già apportato alcune modifiche all'impostazione di Montella. Meno possesso palla e più fisicità. Soprattutto in mezzo al campo. Emblematico in tal senso il passaggio da Pizarro a Suarez. La difesa è sostanzialmente la stessa, anche se centralmente è un po' corta a livello numerico. Tutto da scoprire Gilberto.
Borja Valero sarà chiamato a un compito di maggior responsabilità (e a giocare meglio dello scorso anno) in mezzo al campo. In attacco il tecnico portoghese ha diverse soluzioni (Kalinic, Babacar, Ilicic) anche a livello di modulo. Ancora una volta sarà determinante scoprire se Giuseppe Rossi tornerà ad essere l'attaccante visto in Spagna (e solamente intravisto in Italia causa gravi infortuni). Con lui in forma la Fiorentina può puntare a un posto tra le prime 5, senza no. Da tenere d'occhio le prestazioni di Bernardeschi, talento purissimo che quest'anno potrebbe trovare più spazio.

FROSINONE - Eccola qui l'altra debuttante della Serie A. Rispetto al Carpi la rosa è decisamente meno pronta per la Serie A. Sono stati fatti pochi innesti di spessore, puntando sulla continuità tecnica e sull'entusiasmo dei molti debuttanti. Stellone (tecnico giovane, capace di conquistare due promozioni consecutive) punta sul suo consolidato 4-4-2. Il problema, però, non è il modulo bensì gli interpreti. Pochissimi hanno una esperienza in A e ancora meno offrono garanzie a livello qualitativo. Gli unici giocatori che destano un po' di curiosità sono Gucher in mezzo al campo e soprattutto Verde, arrivato in prestito dalla Roma e impiegato col contagocce nelle prime due partite. Francamente risulta difficile ipotizzare un Frosinone salvo a fine anno (salvo robusti interventi sul mercato di gennaio).


GENOA - Altro giro, altra corsa. Anche quest'anno il presidente Preziosi ha dato molto lavoro ai sempre più numerosi esperti (?) di mercato. La società rossoblù ha venduto alcuni giocatori e ridotto drasticamente il numero di giocatori tesserati/controllati, con indubbi benefici a livello di bilancio. Lo scorso anno Gasperini ha svolto un ottimo lavoro, rilanciando sè stesso e alcuni giocatori che sembravano persi (Iago e Perotti in primis).
La difesa, compreso Perin (il più credibile erede di Buffon in nazionale), è molto valida grazie all'esperienza di Burdisso e alla fisicità di De Maio (giocatore cresciuto esponenzialmente). Marchese, Izzo e soprattutto Munoz completano molto bene il reparto. Gli esterni, fondamentali nel gioco di Gasperini, sono nuovi di zecca: Cissokho, Diogo Figueiras e Ansaldi (oppure il promettente Laxalt, visto anche da mezz'ala sinistra) garantiscono corse a profusione. Gasperini, poi, potrebbe irrobustire la mediana con tre giocatori (Rincon, Tino Costa e Dzemaili) o applicare il consueto 3-4-3 con Perotti unico punto fermo e i vari Pavoletti (grande rapporto minuti giocati-gol per l'ex Sassuolo), Pandev, Gakpè e Lazovic a giocarsi una o due maglie. Da seguire con interesse il giovane francese Ntcham oltre a Diego Capel, ex stellina del Siviglia, smarritasi nel passaggio allo Sporting, in cerca di un rilancio in stile Perotti. Nel complesso la squadra sembra un po' più debole dello scorso anno ma i rossoblù possono comunque disputare una stagione tranquilla, da centro classifica.

INTER - La rivoluzione estiva ha consegnato al capriccioso Mancini una squadra completa, in grado di lottare per i primi tre posti. Il punto di partenza è stata la ricerca di due difensori centrali affidabili.  Miranda-Murillo formano una coppia ben assortita. Sugli esterni è da valutare Telles, terzino sinistro richiesto esplicitamente da Mancini. Montoya, come si poteva immaginare, ha di buono solamente il fatto di provenire dal Barcellona. Il centrocampo ha perso molto in termini di qualità (via Kovacic ed Hernanes), ma ha guadagnato a livello fisico con Kondogbia (seppur strapagato) e Felipe Melo. Il gioco passerà probabilmente dai piedi del brasiliano ex Juve e Galatasaray, non proprio un regista sopraffino. Il terzo centrocampista sarà scelto tra Guarin, Brozovic e Gnoukouri. Nel complesso un centrocampo buono ma non trascendentale.
Il terzetto offensivo sarà formato probabilmente da Perisic-Jovetic-Icardi. Sicuramente tre nomi di ottima levatura. Il problema è trovare la posizione ai primi due. Jovetic è una seconda punta classica che deve spaziare alle spalle di Icardi. Perisic invece è esterno sinistro offensivo adatto al 4-3-3. Quindi? Come combinare i tre? Difficile da dire. Una soluzione potrebbe essere il 4-2-3-1, ma di fatto manca l'esterno offensivo di destra. Vedremo quali accorgimenti adotterà Mancini per farli coesistere (4-3-2-1?). Sottovalutato l'acquisto di Ljajic, giocatore discontinuo ma di grande classe.

JUVENTUS - I campioni d'Italia hanno dovuto - più o meno volontariamente - modificare sostanzialmente l'assetto degli ultimi anni. In assoluto penso sia un bene. Pirlo era chiaramente agli sgoccioli di una carriera immensa, Vidal era stato più un peso che una risorsa nell'ultima stagione, mentre Tevez si pensava potesse continuare almeno un altro anno, favorendo la crescita senza troppe pressioni di Dybala. Proprio l'addio di Tevez ha costretto la dirigenza a modificare i piani a livello offensivo. Nel complesso la rosa allestita da Marotta e Paratici è molto profonda e varia.
Il modulo base dovrebbe essere il 4-3-1-2 (Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Khedira, Marchisio, Pogba, Hernanes, Dybala, Morata). Non male come 11 titolare. Le alternative non mancano, in primis Cuadrado che permetterà ad Allegri alcune variazioni sul tema. Manca in realtà un attaccante sinistro che possa permettere al tecnico livornese di adottare un 4-3-3 puro, miglior modulo per sfruttare l'estro del colombiano. Saranno tre gli uomini chiave di questa Juventus 2014/15: Khedira (se supererà i guai fisici sarà un acquisto fenomenale), Hernanes (tornerà quello degli esordi alla Lazio o sarà quello visto all'Inter?) e Dybala (talento assoluto). Il rendimento di Mandzukic (troppe critiche per lui in questo inizio di stagione: non è un bomber da 20 gol ma è giocatore di caratura internazionale) sarà direttamente proporzionale a quello della squadra. Abbastanza incomprensibile l'operazione Zaza, giocatore con buoni colpi ma tutto da scoprire a questi livelli. Ad ogni modo, in tutti i reparti ci sono molte soluzioni. Corretto l'intento societario di abbassare l'età media della squadra.
I due fattori fondamentali per la stagione bianconera saranno due: le motivazioni e la capacità di Allegri di trovare la quadratura del cerchio il prima possibile.

LAZIO - Come accaduto per il Napoli nella passata stagione, anche la Lazio non ha svolto alcun tipo di mercato prima del playoff di Champions League e ha puntualmente pagato questo immobilismo. Oddio, il Bayer è squadra di livello, con maggior esperienza dei biancocelesti a livello internazionale, tuttavia è stato un peccato non affrontarlo con due o tre acquisti di spessore in rosa. Anche perché, da quest'anno, l'UEFA dà un sostanziale contributo ("paracadute") alle squadre eliminate al preliminare.
La rosa è praticamente quella dello scorso anno con qualche innesto di prospettiva come Kishna, Milinkovic-Savic e Morrison. Buono l'innesto di Matri vista l'età di Klose e considerando i problemi fisici di Djordjevic. La garanzia si chiama Stefano Pioli, ingenerosamente criticato da alcuni tifosi laziali dopo il brutto inizio di stagione. Il problema principale della stagione biancoceleste è legato al doppio impegno campionato-Europa League. Non sarà facile gestirlo, anche se la rosa nel complesso può sopportare la doppia competizione. Difficile che Felipe Anderson, anche per il discorso EL, possa esprimersi sui livelli dello scorso anno. Da chiarire il discorso sul contratto di Biglia, giocatore fondamentale e praticamente insostituibile nel 4-3-3 di Pioli. Stagione non semplice in cui, comunque, la Lazio può togliersi qualche soddisfazione parziale.


MILAN - A inizio mercato i rossoneri - causa anche le nebulose vicende societarie - sembravano destinati a rivoluzionare la rosa, con l'innesto di grandi giocatori. A fine mercato, invece, la sensazione è che la squadra sia migliorata di poco. Di fatto, il salto di qualità principale è stato fatto davanti, con l'innesto di un grandissimo attaccante come Carlos Bacca, giocatore straordinario nell'attaccare la profondità (fatte le debite proporzioni, ricorda in parte il Ronaldo interista). Luiz Adriano è una buona seconda punta che può arrivare in doppia cifra.
I veri problemi, però, nascono dietro. Soprattutto a centrocampo, reparto troppo povero a livello di qualità. Bertolacci è finito subito nel mirino delle critica vista la cifra pagata per il suo cartellino. Troppi soldi, vero, ma si tratta di uno dei migliori centrocampisti giovani italiani. Una mezz'ala che ha nella capacità d'inserimento la sua dote migliore. Kucka è un discreto acquisto, soprattutto a livello di prestanza fisica. Il problema è che nel 4-3-1-2 di Mihajlovic manca il regista - che non può essere De Jong, ovviamente - e anche il ruolo di trequartista è abbastanza scoperto. Meglio, ci sono diversi giocatori che possono giocare in quel ruolo (Honda, Bonaventura, Suso), ma nessun vero specialista. La domanda è una: per quale misterioso motivo è stato ceduto così facilmente il miglior talento italiano in quel ruolo (Saponara)? Mah. In difesa è arrivato Romagnoli (insieme a Rugani sarà il perno della nazionale italiana dei prossimi anni), mentre Ely è tutto da scoprire a questi livelli (esordio non proprio incoraggiante a Firenze). Sugli esterni non ci sono grandi novità, mentre Diego Lopez è una certezza. Nel complesso la squadra è un po' più forte dello scorso anno, ha un allenatore più preparato e con magggior esperienza, ma pecca ancora a livello qualitativo. L'obiettivo Champions appare di difficile realizzazione, a meno che Mihajlovic non riesca a trovare da subito un assetto stabile.

NAPOLI - Rivoluzione a metà quella partenopea. La scelta di puntare su Sarri è stata coraggiosa e lodevole. Il problema è vedere quanto società e pubblico (già molto critico per l'operato sul mercato) sapranno aspettare il lavoro dell'ex tecnico dell'Empoli. Il problema principale riguarda però la rosa, non proprio adatta al modulo preferito di Sarri (4-3-1-2, anche se a dire il vero il tecnico napoletano-toscano ha utilizzato diversi moduli in carriera). Di fatto sono rimasti gli esterni del 4-2-3-1 di Benitez. Mentre Insigne sembra essersi ritagliato il ruolo di trequartista - personalmente ho qualche dubbio sulle sue capacità fisiche/organiche di reggere un ruolo così delicato e dispendioso (non a caso la società aveva quasi acquistato Soriano...) - Callejon e Mertens sono rimasti, pur non essendo delle vere seconde punte. Gabbiadini ha dei colpi straordinari, ma non è ancora un giocatore fatto e finito. L'attacco, perciò, è un bel rebus.
Ottimo il ritorno di Reina che porta affidabilità e personalità alla difesa. Occorreva acquistare un grande difensore centrale, invece è arrivato il solo Chiriches, discreto ma nulla più. Sugli esterni la rosa è ampia, mentre il centrocampo è estremamente intrigante, con Valdifiori regista e ai suoi lati la dinamicità di Allan e la qualità di Hamsik. Sarà curioso osservare il rendimento dello slovacco in un ruolo sostanzialmente inedito (perlomeno da quando è al Napoli). Come detto, il potenziale per fare una buona stagione - seppur col condizionamento del doppio impegno - c'è. Occorrerà avere pazienza e lasciare lavorare tranquillo Maurizio Sarri, persona di grande cultura e allenatore di rara bravura.

PALERMO - Lo scorso anno sbagliai completamente pronostico, mea culpa. Non avrei mai immaginato che Vazquez e Dybala potesseeo giocare su livelli così straordinari: a mio avviso sono stati la più bella coppia offensiva della Serie A 14/15. Soprattutto avevo sottovalutato l'abilità di Beppe Iachini, allenatore che stimavo ma che è andato al di là delle aspettative. Per capire il lavoro svolto dal tecnico marchigiano basterebbe ricordare il rendimento offerto da Rigoni nella sua stagione palermitana e confrontarlo con quello delle annate precedenti.
Anche quest'anno, nonostante la partenza di Dybala e un mercato chiuso con un larghissimo attivo, la squadra è partita molto bene, giocando un calcio estremamente organizzato. Gilardino è stato chiamato a coprire la lacuna offensiva creatasi con le cessioni di Dybala e Belotti. Francamente non so quale contributo possa dare l'ex viola. Di sicuro potrà trovarsi bene in un meccanismo così ben oliato come quello rosanero, sfruttando le giocate sopraffine di Franco Vazquez. Da seguire molto attentamente le prestazioni di Quaison, giocatore duttile e di qualità, oltre che del suo compagno in U21 svedese Hiljemark. Curiosità anche per Trajkovski, giocatore offensivo, bravo tecnicamente, in grado di ricoprire più ruoli (a Udine ha giocato addirittura da punta centrale).
La difesa si poggia sulla leadership di Gonzalez, ottimo difensore, e ha visto l'arrivo di El Kaoutari, difensore molto interessante (al di là del gol al debutto).
Nonostante la coperta corta davanti, i rosanero possono disputare un'altra stagione tranquilla.


ROMA - Ed eccoci a quella che, Juve permettendo, è la mia personale favorita per lo Scudetto. Attenzione, non mancano le lacune o i punti interrogativi, ma considerando che i bianconeri potrebbero alzare il piede dall'acceleratore, come normale che sia dopo 4 anni di vittorie, i giallorossi appaiono la squadra più accreditata per conquistare il tricolore.
L'acquisto più importante è stato senza dubbio Dzeko, centravanti che in Italia può superare i 20 gol. Insomma, il giocatore che mancava alla Roma per spiccare il volo. Qui, però, sorge il primo problema: come la mettiamo con Totti? Il capitano non potrà restare sempre in panchina, ma la sua presenza è sostanzialmente incompatibile con quella del bosniaco. Per far coesistere i due Garcia dovrà modificare l'impostazione tattica. La soluzione più semplice sarebbe quella di un Totti part-time o alternativa a Dzeko in alcune partite. Vedremo. Il tridente offensivo è completato da Iago e Salah, due dei migliori esterni offensivi visti lo scorso anno in A. L'egiziano è molto bravo, ma non così forte come in molti dicono (altrimenti perché il Chelsea lo ha ceduto?). Iago è atteso a una conferma a livelli così elevati. Non mancanoo comunque le alternative: Gervinho e Iturbe in primis.
Il centrocampo, pur privo di Strootman, è fortissimo, con Radja Naninggolan autentico trascinatore e Pjanic chiamato a inventare e a rifarsi da una stagione opaca. Nel complesso, comunque, la coperta lì in mezzo è piuttosto corta, soprattutto se De Rossi dovesse essere impiegato in difesa nell'attesa che Castan si ristabilisca completamente. Digne va a colmare, finalmente, la lacuna a sinistra.
Szczesny è un discreto portiere che non sposta gli equilibri (De Sanctis, a parte un paio di errori a stagione, è sempre stato un estremo difensore affidabile), mentre Manolas sarà il leader difensivo (grande giocatore).
Insomma, nonostante la rosa non sia profondissima, Garcia ha il dovere di lottare per lo Scudetto, facendo dimenticare il pessimo girone di ritorno della passata stagione.

SAMPDORIA - Inizio di stagione movimentato in casa Samp. Cocente delusione in EL, rischio esonero per Zenga, ritorno di Cassano, buon esordio nelle due partite in campionato ed esonero di Gigi Cagni. La rosa allestita dal presidente Ferrero e dai suoi collaboratori è assolutamente competitiva. Buono l'innesto di Zukanovic a sinistra (meglio come terzino, seppur non proprio di spinta, che come centrale), da valutare quello di Moisander in mezzo, al fianco della certezza Silvestre. Partito Obiang, la società si è mossa molto bene sul mercato, ingaggiando Barreto a parametro zero (grande campionato lo scorso anno) e Fernando, centrocampista brasiliano di tecnica e personalità. Correa potrebbe essere un elemento da tenere d'occhio, mentre la coppia Muriel-Eder è tra le migliori della Serie A (35 gol in due?). Da valutare la gestione di Cassano. Difficilmente partirà titolare, ma potrebbe essere il 12esimo uomo ideale per innescare la velocità (e la tecnica) del duo offensivo.
I blucerchiati possono concludere la stagione nella parte sinistra della classifica.

SASSUOLO - Come ho già avuto modo di scrivere, siamo dinanzi a una delle società più valide dell'intera Serie A. Idee chiare e buone risorse economiche hanno permesso ai neroverdi di stabilizzarsi in Serie A. Non è da escludere che nei prossimi anni il patron Squinzi decida di alzare l'asticella, puntando a un piazzamento europeo. Per ora la squadra è rimasta pressoché invariata. Confermato Di Francesco, la difesa è la stessa della passata stagione. A centrocampo, ottimo l'innesto di Duncan, giocatore cresciuto molto nell'esperienza alla Sampdoria. Davanti, partito l'incostante Zaza, è arrivato Defrel, uno degli attaccanti più ambiti dell'ultimo mercato. Le caratteristiche del francese si sposano alla grande col gioco offensivo di Di Francesco. Fondamentale la riconferma di Berardi, chiamato ad un ulteriore salto di qualità, soprattutto a livello comportamentale. Davanti il tecnico abruzzese ha l'imbarazzo della scelta per formare il tridente (peraltro Di Francesco sostituisce spesso i tre giocatori offensivi a partita in corso). Da seguire con attenzione Politano, il vice Berardi.

TORINO - Il presidente Cairo, insieme al direttore Petrachi, ha costruito un'ottima squadra anche quest'anno. Addirittura, senza l'impegno in EL, la rosa è sin troppo profonda. I granata hanno puntato molto sul made in Italy, acquistando Zappacosta, Baselli e Belotti. Ottimo l'innesto di Avelar a sinistra. Nel 3-5-2 di Ventura può fare molto bene. La conferma di Bruno Peres potrebbe sottrarre spazio a Zappacosta, esterno destro dalla grande corsa e dalla buona tecnica. Baselli ha iniziato molto bene la stagione. Per l'ex atalantino questa annata sarà decisiva per il salto di qualità tanto atteso. Acquah è una valida alternativa in mezzo, mentre a fianco del titolarissimo Quagliarella, si contenderanno il posto tre giocatori: Maxi Lopez, Martinez e Belotti. Quest'ultimo, al pari di Baselli, potrebbe trarre grandi benefici dalla cura Ventura.
Questo Torino può attestarsi stabilmente a ridosso delle grandi (se non superarne qualcuna che dovesse toppare).

UDINESE - Squadra abbastanza simile a quella della passata stagione, con una novità sostanziale: Colantuono al posto di Stramaccioni. Come scritto qualche mese fa, le squadre del tecnico romano non rubano di certo l'occhio ma sono estremamente pragmatiche e compatte.
Considerando il 3-5-2 di partenza, Edenilson e Ali Adnan (terzino sinistro iracheno dotato di grande corsa e potenza: da seguire) possono dare un ottimo contributo. Il brasiliano, di fatto, ha soffiato il posto a Widmer, altro esterno destro dalla grande corsa. La difesa è sostanzialmente la stessa e poggia su Karnezis e Danilo (strano che nessun club di fascia medio-alta abbia mai pensato al brasiliano). Il reparto meno convincente è il centrocampo. Guilherme sarà il fulcro del gioco. Il brasiliano è chiamato al riscatto dopo una stagione davvero deludente. Ai suoi lati giostreranno un cagnaccio come Badu e un giocatore di maggior inventiva come Bruno Fernandes. Il portoghese ha buone doti e nel suo nuovo ruolo di mezz'ala sinistra può rendere al meglio.
Davanti, un po' come la Roma con Totti, molto dipenderà da Di Natale e dal coraggio di Colantuono di lasciarlo in panchina per farlo entrare a gara in corso. L'attaccante napoletano ha ridotto sensibilmente la sua mobilità e la sua presenza condiziona - spesso in modo negativo - la manovra e il gioco di squadra. La coppia titolare ideale è chiaramente quella formata da Thereau e Duvan Zapata. Il colombiano può essere un giocatore determinante nella stagione bianconera. Aguirre e Perica completano il reparto. Vedremo come Colantuono riuscirà a gestire Di Natale. Ad ogni modo i bianconeri possono aspirare a una stagione più tranquilla e con prestazioni più convincenti rispetto a quella passata.
Ps, a dicembre/gennaio l'Udinese completerà il suo stadio. Un gioiellino che può fungere da esempio per molti club medio-piccoli. Ottimo lavoro.

HELLAS VERONA - Mercato molto oculato quello degli scaligeri. Interessante l'acquisto a parametro zero di Souprayen, terzino sinistro dal buon passo. A destra, a gennaio, è arrivato Eros Pisano, discreto specialista del ruolo. Soprattutto, però, è tornato a casa Romulo, strepitoso due anni fa e perseguitato dagli infortuni nell'esperienza juventina. L'italo-brasiliano può essere l'uomo in più. In mezzo, sempre a gennaio, era arrivato Greco (buon innesto), mentre è da seguire con interesse la stagione di Viviani.
L'operazione Pazzini, considerando il 4-3-3 piuttosto rigido di Mandorlini, può essere vista più in prospettiva futura (cioè per il dopo Toni) che per l'attuale campionato. Vero che Mandorlini potrebbe decidere, anche a gara in corso, di schierare il doppio centravanti, magari con Siligardi trequartista (occhio al mancino ex Livorno), ma tendenzialmente il tecnico gialloblù dovrebbe affidarsi al consueto tridente con Jankovic e Gomez a supporto dell'eterno Toni.
Ad ogni modo la rosa allestita da Bigon è discreta e può centrare la salvezza. Ovviamente, molto dipenderà dalla vena realizzativa del Luca nazionale.


Ed ecco la griglia di partenza della Serie A 2015/2016 secondo Blog-In:

FASCIA 1 (SCUDETTO)
ROMA
JUVENTUS

FASCIA 2 - (CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE)
 INTER
MILAN 
NAPOLI

FASCIA 3  (6°-10° POSTO)
LAZIO
FIORENTINA
 TORINO
SAMPDORIA
SASSUOLO

FASCIA 4 (SALVEZZA TRANQUILLA)
CHIEVO
GENOA
  UDINESE
PALERMO 
ATALANTA

FASCIA 5 (LOTTA PER NON RETROCEDERE)
HELLAS VERONA
BOLOGNA
EMPOLI
CARPI
FROSINONE