BLOG-IN DENTRO LO SPORT

Commenti e riflessioni sullo Sport e sul rapporto con Tv, Media, Marketing. Presentazione grandi eventi sportivi (calcio, ciclismo, basket, atletica, rugby), Olimpiadi. Inchieste su doping, diritti televisivi, giustizia sportiva. Recensioni libri sportivi. Blog che promuove la #culturasportiva

GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

TV - MEDIA - MARKETING

Analisi e commenti sul rapporto tra Tv, Media, Marketing e Sport. News e approfondimenti sul business che ruota attorno ad eventi, squadre e atleti. Approfondimenti su Programmi Tv, Editoria, Social Media, Sponsor, Eventi.

CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

INCHIESTE E SPECIALI

Le Inchieste e gli Speciali di Blog-In. Analisi su Diritti Tv, Bilanci, Fair Play Finanziario Ranking FIFA, UEFA, Giustizia Sportiva, Doping, ecc. Uno spazio per chi vuole andare "dentro lo sport", approfondendone meccanismi, regole e distorsioni.

sabato, dicembre 29, 2012

Calendario Sport 2013 - Le date dei principali eventi sportivi del 2013

Il calendario sportivo del 2013 è la guida di Blog-In per segnare in agenda le date e gli appuntamenti sportivi del nuovo anno. Uno strumento utile per chi desidera sapere quando si terrà l'evento sportivo preferito, per tenersi liberi da impegni in vista di una gara o per programmare una mini-vacanza per ammirare dal vivo i propri campioni preferiti.
Il 2013, come tutti gli anni dispari, non presenta gli eventi di maggior rilievo (Olimpiadi, Mondiali o Europei di calcio), ma prevede le rassegne iridate dei due sport più nobili: Atletica leggera e Nuoto. Il Calcio avrà nella Confederations Cup in Brasile un buon antipasto in vista di Brazil 2014, mentre tra gennaio e febbraio si disputerà la Coppa d'Africa. Per Sci alpino, Sci Nordico e Biathlon è l'anno dei rispettivi mondiali (in val di Fiemme quelli di Nordico). Il basket, oltre agli appuntamenti tradizionali (NBA ed Eurolega) vivrà il suo momento più importante in occasione degli Europei in Slovenia. Senza dimenticare Ciclismo, Rugby, Tennis e Formula Uno con i loro appuntamenti tradizionali. Insomma, un'altra grande annata di sport. Buon divertimento!

ATLETICA LEGGERA
EUROPEI INDOOR 2013 a Goteborg, Svezia (1-3 marzo 2013)
MONDIALI ATLETICA LEGGERA 2013 a Mosca-Russia (10-18 agosto 2013)
DIAMOND LEAGUE 2013 (dal 10 maggio al 6 settembre; GOLDEN GALA, Roma il 6 giugno):
  • DOHA 10 maggio
  • SHANGAI 18 maggio 
  • NEW YORK 25 maggio
  • EUGENE 1 giugno
  • ROMA 6 giugno
  • OSLO 13 giugno
  • BIRMINGHAM 30 giugno 
  • LOSANNA 4 luglio
  • PARIGI 6 luglio
  • MONTECARLO 19 luglio
  • LONDRA 26-27 luglio
  • STOCCOLMA 23 agosto
  • ZURIGO 29 agosto
  • BRUSSELS 6 settembre
NUOTO 
MONDIALI DI NUOTO 2013 a Barcellona (dal 19 luglio al 4 agosto)

RUGBY 
6 NAZIONI 2013 dal 2 febbraio al 16 marzo

SCI ALPINO 
MONDIALI DI SCI ALPINO 2013 a Schladming (Austria) dal 4 al 17 febbraio

SCI NORDICO 
MONDIALI di SCI NORDICO 2013 in Val di Fiemme (dal 20 febbraio al 3 marzo)

BIATHLON 
MONDIALI BIATHLON 2013 a Nove Mesto (Rep. Ceca) dal 6 al 17 febbraio

BASKET 
FINAL 4 EUROLEGA 2013 a Londra - O2 Arena (10-12 maggio)
NBA FINALS 2013 (dal 6 giugno; possibile anticipo al 4 giugno)
EUROBASKET 2013 in Slovenia (dal 4 agosto al 22 settembre)

CALCIO 
FIFA CONFEDERATIONS CUP 2013 in Brasile (dal 15 al 30 giugno)
COPPA D'AFRICA 2013 in Sudafrica (dal 19 gennaio al 10 febbraio) (vedi nel dettaglio)
FINALE CHAMPIONS LEAGUE a Wembley (25 maggio)
FINALE EUROPA LEAGUE ad Amsterdam (15 maggio)
CAMPIONATO EUROPEO UNDER 21 Israele (5-18 giugno)

CICLISMO 
GIRO D'ITALIA 2013 dal 4 al 26 maggio - VEDI TAPPE, PERCORSO, ALTIMETRIE GIRO 2013
TOUR DE FRANCE 2013 dal 29 giugno al 21 luglio
VUELTA ESPANA 2013 (dal 24 agosto al 15 settembre)

TENNIS 
AUSTRALIAN OPEN 2013 dal 14 al 27 gennaio
INTERNAZIONALI D'ITALIA 2013 dal 13 al 19 maggio
ROLAND GARROS 2013 dal 27 maggio al 9 giugno
WIMBLEDON 2013 dal 24 giugno al 7 luglio
US OPEN 2013 dal 26 agosto all'8 settembre
MASTERS FINALS 2013 a Londra dal 4 novembre
FINALI COPPA DAVIS 2013 prima settimana dicembre


PALLAMANO 
CAMPIONATI MONDIALI PALLAMANO 2013 in Spagna dall'11 al 27 gennaio


EVENTI MULTISPORTIVI 2013
UNIVERSIADI a Kazan, Russia dal 6 al 17 luglio
UNIVERSIADI INVERNALI in Trentino dall'11 al 21 dicembre
GIOCHI DEL MEDITERANNEO a Mersin, Turchia dal 20 al 30 giugno



FORMULA 1 - CALENDARIO 2013
AUSTRALIA 17 marzo
MALESIA 24 marzo
CINA 14 aprile 
BAHRAIN 21 aprile
SPAGNA 12 maggio
MONTECARLO 26 maggio
CANADA 9 giugno
GRAN BRETAGNA 30 giugno
GERMANIA 7 luglio
EUROPA/VALENCIA 21 luglio
UNGHERIA 28 luglio
BELGIO 25 agosto
ITALIA 8 settembre
SINGAPORE 22 settembre
GIAPPONE 6 ottobre
COREA DEL SUD 13 ottobre
INDIA 27 ottobre 
ABU DHABI 3 novembre
USA 17 novembre
BRASILE 24 novembre

SUPER BOWL 2013 - 3 febbraio @Mercedes Benz Stadium, New Orleans

N.B. post soggetto a variazioni e integrazioni nel corso dell'anno.

lunedì, dicembre 24, 2012

Le dichiarazioni calcistiche più improbabili del 2012. Il Blob calcistico di Blog-In

In questo periodo si sprecano classifiche e resoconti dell'anno sportivo. Anche Blog-In non si sottrae a questa tradizione e, dopo aver lanciato il sondaggio sull'atleta italiano del 2012 (si può votare fino al 6 gennaio), propone una speciale graduatoria natalizia riservata allo sfavillante mondo del calcio italiano. 
Si tratta delle 5 dichiarazioni più improbabili, azzardate e, alla luce dei fatti, inattendibili sentite nel 2012. Ovviamente ce ne sarebbero altre, non presenti in questa hit-parade, ma mi sono limitato a quelle che mi hanno colpito maggiormente. Nell'era di internet le dichiarazioni e le interviste rilasciate dai protagonisti del mondo pallonaro si sedimentano nei motori di ricerca ed è molto semplice scovare incongruenze, boutade o bubbole in piena regola.

5° POSTO - GIAMPAOLO POZZO (23 maggio 2012)
Il patron dell'Udinese, dopo il terzo posto conquistato, spiega programmi e strategie di mercato della società friulana per la stagione 2012/2013.

"Qui si stanno facendo, come sempre, i conti senza l’oste. Premettendo che di offerte vere e proprie, concrete, qui non ne sono mai arrivate per i nostri giocatori, quello che mi preme sottolineare è che l’Udinese non ha alcuna intenzione di gettare alle ortiche quanto di buono costruito, con tanta fatica, in questi due anni. La squadra e lo staff tecnico hanno svolto un lavoro eccezionale e la società sta lavorando per mettere a disposizione, dei giocatori e dei propri tecnici, strutture, attrezzature, e un “ambiente”, sempre più moderno, efficiente e al passo con i tempi per raggiungere quello che è il nostro vero obiettivo: consolidare quel salto di qualità che abbiamo compiuto negli ultimi due anni. Ci siamo qualificati per i preliminari di Champions League, e adesso vogliamo andare avanti.
Noi non abbiamo alcuna necessità o volontà di vendere i nostri pezzi pregiati. 

4° POSTO - GIOVANNI PETRUCCI (11 dicembre 2012)

Il presidente uscente del CONI Giovanni Petrucci fa il bilancio del suo mandato e si compiace per un notevole risultato conseguito.

Intervista al Corriere dello Sport dell'11 dicembre del presidente del CONI Gianni Petrucci 
3° POSTO - STEFANO COLANTUONO (11 dicembre 2012)

L'allenatore dell'Atalanta spiega i motivi per cui Guglielmo Stendardo sarà multato per essere andato - senza permesso - a dare l'esame di stato per diventare avvocato.

"È una situazione delicata. Il caso ha voluto che il suo esame di Stato ci fosse in questa settimana, importante anche per noi, visto che abbiamo stasera la Coppa Italia e domenica la Juve. Ci sono dei regolamenti, noi siamo a disposizione dell’Atalanta, siamo dei professionisti ben pagati. A volte si possono fare delle deroghe, come già successo con Stendardo, ma stavolta la situazione era delicata. Se ne assumerà la responsabilità. Non si possono creare precedenti: è vero che questo esame non c’è ogni giorno, ma ogni anno sì. Spero voglia continuare a giocare a calcio fin quando vorrà, non ha l’impellenza di svolgere la professione di avvocato".
Per un approfondimento sul Caso Stendardo vedi post dell'11 dicembre 2012.

2° POSTO - SILVIO BERLUSCONI (14 giugno 2012)

Il presidente del Milan spiega i motivi per cui ha deciso di trattenere Ibrahimovic e Thiago Silva 
nonostante l'offerta del PSG. Adriano Galliani, in stile "Calboni", esalta la decisione del presidente.


“Non abbiamo cambiato idea, non si era mai consolidata l'ipotesi di una cessione. Arrivavano delle offerte che avevano dello straordinario da un club come il Psg. Noi siamo stati sempre molto chiari e assolutamente corretti, abbiamo detto fin da subito che non c'era una decisione già assunta di accettare delle offerte per il nostro campione. Volevamo tuttavia ascoltare le offerte e, una volta presa cognizione delle proposte, avremo dato una risposta. Ci hanno fatto un'offerta molto interessante di 46 milioni di euro e noi abbiamo preso atto di questa possibilità. Poi abbiamo dato un occhio al mercato dei centrali difensivi per sostituire il nostro Thiago e abbiamo convenuto che sarebbe stata un'operazione non conveniente. Il vecchio cuore rossonero di Silvio Berlusconi è riuscito a dire no ad un'offerta del genere per un difensore che farà vincere il Milan in Italia e in Europa
ADRIANO GALLIANI - "Sto molto meglio grazie al presidente Berlusconi. I tifosi milanisti sono contenti? Anche io sono milanista. Dovreste ringraziare Berlusconi, questo è un atto d'eroismo. Tenendo Thiago Silva il Milan perderà tanti soldi anche nel 2012. Soldi che metterà Silvio Berlusconi".
Per l'IPSE DIXIT di tutta la vicenda Ibra-Thiago Silva vedi questo articolo di Eurosport.

1° POSTO - MAURIZIO ZAMPARINI 

Al primo posto, assolutamente inarrivabile, Maurizio Zamparini. Il presidente del Palermo nel corso del 2012 ha messo a segno una doppietta degna di menzione.

4 febbraio 2012 - Presentazione nuovi investitori arabi

"Ho portato con me degli amici che mi avevano invitato a Dubai e che con me stanno portando avanti determinate operazioni finanziarie in Italia, perchè in Italia c'è bisogno di capitali. Con loro ho già parlato del Palermo e della città di Palermo, che considerano una consorella. Io spero che il nostro incontro li porti a voler entrare in un mondo come quello del calcio che non dà ricchezza, ma visibilità. Speriamo che il Palermo possa trarre vantaggi dal loro interesse. Solo così potrei dire di avere completato la mia opera per Palermo e per il Palermo. A quel punto sarei davvero soddisfatto".

15 maggio 2012 - Zamparini accoglie il nuovo allenatore Sannino e il nuovo ds Perinetti.
"Da Perinetti mi aspetto organizzazione, esperienza e serenità. Le cose che sono mancate quest'anno. A Sannino chiederò di costruire una squadra per fare insieme un ciclo. Nessun traguardo preciso, possiamo arrivare anche decimi in classifica ma voglio che mi costruisca un Palermo che abbia un gioco, una squadra che giochi al calcio".

Giuseppe Sannino è stato esonerato il 16 settembre dopo 3 giornate di campionato.
Giorgio Perinetti ha risolto il contratto col Palermo in data 4 ottobre 2012

lunedì, dicembre 17, 2012

Il Mondiale per Club e la coerenza dei media italiani

Nel dicembre del 2009 scrissi un articolo dal titolo "Mondiale per club? Per i media conta solo quando gioca un'italiana". Riporto un passaggio di quel post:
"Purtroppo i media italiani snobbano regolarmente questa competizione quando non è presente una squadra italiana. E’ una cosa che succede ogni anno e che succedeva già prima della rivisitazione della formula (che al di là dei chiari intenti commerciali e di marketing, trovo giusta ed equa perché permette a tutte le squadre-campioni continentali di confrontarsi con le rappresentanti europee e sudamericane; il divario tecnico è evidente, ma fra qualche anno non mi stupirei di vedere "un’intrusa" in finale). 
Si tratta dell’ennesima dimostrazione del provincialismo e dell’italianocentricità dei nostri mezzi d’informazione (sportiva ma non solo). Nel 2007 il Milan partecipò e vinse il torneo, battendo nettamente il Boca Juniors in finale. Si sprecarono fiumi d’inchiostro e ore di trasmissione per celebrare, giustamente, l’impresa dei rossoneri, ancora una volta sul tetto del mondo. Mi ricordo addirittura un’inedita ospitata di Berlusconi a Controcampo. Quando invece non c’è una nostra squadra a rappresentarci, cioè quasi sempre, si fatica addirittura a trovare un trafiletto sul giornale, lasciando tutto lo spazio necessario a presentare un avvincente Inter-Livorno di Coppa Italia o all’illuminante intervista di Tizio o Caio. Penso si tratti di un’incoerenza clamorosa.
Qualcuno sostiene che sia colpa della nuova formula che ha fatto perdere al torneo il fascino di un tempo. Balle, perché il Milan giocò proprio con questa formula e due anni fa di questi tempi non si parlava d’altro. In passato, quando c’era ancora la finale secca Europa vs Sudamerica molte finali furono snobbate (quelle di Porto e Liverpool nel 2004 e 2005 in particolare).
(...) Al pari delle finaliste del Mondiale per Club, la cultura sportiva, perché è di questo che si tratta, non ha cittadinanza italiana.

Ieri il Corinthians ha conquistato il Mondiale per club 2012 battendo in finale il Chelsea per 1-0 (foto AP). Nel solco della tradizione i media italiani hanno sostanzialmente snobbato l'evento.
Ecco un confronto tra la prima pagina della Gazzetta del 19 dicembre 2010 (dedicata al trionfo del'Inter di Benitez) e quella odierna. Inutile cercare con la lente d'ingrandimento: non c'è neanche una riga dedicata al Mondiale per Club 2012. Si preferisce citare, tanto per cambiare, Balotelli. Ho preso come riferimento "La Gazzetta dello Sport" perché è il medium più importante, ma avrei potuto fare lo stesso confronto con altri giornali, siti internet, ecc.
Quando la coerenza è tutto.

La Gazzetta dello Sport, 19/12/2010
La Gazzetta dello Sport, 17/12/2012

martedì, dicembre 11, 2012

Il Caso Stendardo-Esame di Stato e la miopia del calcio

Leggendo l'edizione odierna de La Gazzetta dello sport, mi sono balzate agli occhi due notizie. La prima è l'intervista al Segretario Generale del CONI Raffaele Pagnozzi, candidato alla presidenza dello stesso ente. Il buon Pagnozzi sostiene che la priorità del suo (eventuale) mandato sarà la lotta al doping. Me lo auguro con tutto il cuore anche se, leggendo l'ultimo libro di Sandro Donati  "Lo sport del doping", è inevitabile avere qualche dubbio...
La storia che più mi ha colpito, però, è quella di Guglielmo Stendardo, 31enne difensore centrale dell'Atalanta che sarà multato dalla società perché, senza autorizzazione, prenderà parte tra martedì 11 e giovedì 13 dicembre 2012 alle tre prove dell'Esame di Stato per diventare avvocato. Stendardo aveva chiesto a tempo debito l'autorizzazione all'Atalanta per assentarsi in questi tre giorni, ma l'allenatore Colantuono gliel'ha negata causa impegno in Coppa Italia contro la Roma. Lui però ha continuato per la sua strada e farà l'Esame di Stato. 
La decisione dell'Atalanta conferma la miopia e l'autoreferenzialità del mondo calcistico. Ok, Stendardo è un professionista, è pagato bene dall'Atalanta, è tenuto a rispettare un contratto e un regolamento interno, ma il caso di specie è del tutto eccezionale. Del resto Stendardo è uno dei pochissimi laureati in Serie A. L'Esame di Stato è il momento più importante per un laureato in giurisprudenza. In pochi giorni si mettono in gioco anni di faticoso studio e si pongono le basi per il proprio futuro professionale. Stendardo tra 3-4 anni smetterà di giocare e giustamente si preoccupa di costruirsi un futuro extra-calcistico. L'Esame di Stato per avvocati si tiene una volta l'anno. Se non ci si iscrive o si viene bocciati occorre ripresentarsi l'anno successivo. 
Negare questo permesso significa ritenere più importante il calcio (e nella fattispecie un ottavo di finale di Coppa Italia...) rispetto a una tappa fondamentale nella vita privata e professionale di una persona. Una mancanza di elasticità e buonsenso tipiche di un mondo "portatore sano di disvalori".

COLANTUONO A SKY SPORT24 - Per la serie peggio la toppa del buco Stefano Colantuono è intervenuto a SkySport24 per spiegare la decisione di multare Stendardo: "È una situazione delicata. Il caso ha voluto che il suo esame di Stato ci fosse in questa settimana, importante anche per noi, visto che abbiamo stasera la Coppa Italia e domenica la Juve. Ci sono dei regolamenti, noi siamo a disposizione dell’Atalanta, siamo dei professionisti ben pagati. A volte si possono fare delle deroghe, come già successo con Stendardo, ma stavolta la situazione era delicata. Se ne assumerà la responsabilità. Non si possono creare precedenti: è vero che questo esame non c’è ogni giorno, ma ogni anno sì. Spero voglia continuare a giocare a calcio fin quando vorrà, non ha l’impellenza di svolgere la professione di avvocato". Penso che ogni commento sia superfluo.

domenica, dicembre 09, 2012

Olimpiadi Europee 2015 - A Baku la prima edizione. Erano proprio necessarie?

Dopo diversi propositi e tentativi andati a vuoto, a Roma, in data 8 dicembre 2012, l'Assemblea dei Comitati Olimpici Europei (COE) ha deliberato la nascita delle Olimpiadi Europee. La prima edizione si svolgerà a Baku, in Azerbaijan nel giugno 2015, a un anno di distanza dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. La decisione è stata presa con 38 voti a favore, 8 contrari e 2 astenuti. Il potente Comitato olimpico azero - molte le polemiche alle ultime Olimpiadi sulla sua "influenza" nella boxe - è riuscito quindi a superare le resistenze e i dubbi che avevano sempre accompagnato questa manifestazione, da più parti considerata anacronistica.

14 SPORT PIU' 2 DIMOSTRATIVI - Ai Giochi Olimpici Europei ci saranno sicuramente 14 sport: Pallavolo, Pallamano, Boxe, Judo, Scherma, Tiro a segno, Tiro a Volo, Tiro con l'Arco, Taekwondo, Rugby a 7, Beach Volley, Canoa, Triathlon, Tennistavolo. Altre due discipline non-olimpiche saranno inserite come sport dimostrativi: Calcio a 5 e Karate
Dall'elenco spiccano le assenze dei 3 sport olimpici principali: Atletica Leggera, Nuoto e Ginnastica Artistica. Se per queste ultime due esistono buoni margini per un loro inserimento (Paolo Barelli, presidente della Federazione europea del Nuoto si è detto più che possibilista), per l'Atletica Leggera, invece, non sembrano esserci spazi concreti di manovra. Del resto, e qui emerge il limite di questa nuova competizione continentale, il calendario internazionale dei vari sport è sempre più ricco e intenso. Anziché andare verso uno sfoltimento o un accorpamento per permettere una miglior preparazione agli atleti e creare al contempo attesa in appassionati e addetti ai lavori per elevare il tutto al rango di Evento, si procede nella direzione esattamente opposta. Vero che esistono i Giochi Panamericani, Asiatici, Africani, dell'Oceania e quelli del Commonwealth, ma nella maggior parte dei casi si tratta di rassegne con una loro storia e una loro tradizione. Nonostante questo, per le ragioni di "saturazione dei calendari" di cui sopra, negli ultimi anni anche queste manifestazioni hanno perso smalto. 

COMMENTO - L'idea delle Olimpiadi Europee non mi convince molto. Se per alcuni sport "minori" possono rappresentare una sorta di prova generale in vista delle Olimpiadi di Rio De Janeiro nonché una vetrina ulteriore per farsi conoscere (questo però dipenderà dall'attenzione con cui i medi copriranno l'evento), per altri diventeranno un peso, un ulteriore competizione di cui avrebbero fatto volentieri a meno. In tal senso, sempre interessante il commento di Massimo Brignolo che definendole anacronistiche e valutando gli aspetti di politica-sportiva a fondamento della loro nascita, elenca i grandi eventi già previsti per il 2015 (Mondiali di Atletica a Pechino, Mondiali di Nuoto, Tuffi e Pallanuoto a Kazan, Europe di Basket e Pallavolo).
Oltre a questo restano totalmente sconosciuti i costi della manifestazione. I comitati olimpici sono stati rassicurati sul fatto che non dovranno sborsare nulla, ma che, anzi, riusciranno ad ottenere dei benefici economici. Per gli atleti e le squadre impegnate un incentivo alla partecipazione potrebbe essere la possibilità di ottenere il pass olimpico per Rio (qui però si entra nel ginepraio dei regolamenti e dei criteri di qualificazione delle singole discipline).
Tutto da valutare, infine, il sostegno di sponsor e televisioni che, ovviamente, non investiranno somme ingenti se prima non avranno delle garanzie sul livello tecnico dell'evento. Il circolo virtuoso, infatti, è sempre il solito: più atleti di valore, più gare interessanti, quindi più spettatori, più presenza di media, più visibilità per sponsor e investitori. E qui ritorna l'interrogativo iniziale legato ai calendari e all'effettiva possibilità di avere al via i grandi atleti, elemento indispensabile per la riuscita di questi primi Giochi Olimpici Europei.

giovedì, dicembre 06, 2012

Champions League 2012/2013 - Analisi fase a gironi, sorteggio e date ottavi di finale

Si è chiusa la fase a gironi della Champions League 2012/2013. Come da tradizione Blog-In propone un'analisi su quella che è stata la prima fase della competizione calcistica più affascinante.
La cosa che emerge in modo abbastanza chiaro è che, almeno in questa prima parte, il divario tra le big e il "ceto medio" europeo si è ridotto in modo significativo. Se negli anni scorsi, infatti, le sfide tra le solite note (Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Bayern Monaco) e squadre di medio livello erano già segnate in partenza, in questa edizione è stata chiara l'impressione di un livellamento dei valori in campo. Ciò non significa affatto che a contendersi la vittoria finale saranno delle outsider, ma che, molto probabilmente, assisteremo anche nella fase a eliminazione diretta a dei match più equilibrati. Basti pensare al Borussia Dortmund, a mio avviso la squadra migliore vista nella fase a gironi, arrivato davanti al Real Madrid e responsabile dell'eliminazione del Manchester City (la peggior squadra della prima fase in rapporto a investimenti e aspettative); al Barcellona e al Manchester United che concludono due gironi piuttosto semplici con "soli" 13 e 12 punti; oppure al Bayern Monaco che termina a pari punti col Valencia, pareggiando in extremis la partita decisiva al Mestalla. In questo senso il caso più lampante è quello del Chelsea, prima squadra campione in carica a uscire dopo la fase a gironi. Pur non essendo al massimo del loro splendore - i tempi di Mourinho sono lontani e la vittoria dello scorso anno rappresenta una sorta di risarcimento per le molte, sfortunate eliminazioni degli anni precedenti - i Blues sono sempre una squadra esperta e di valore. Juventus e Shakthar rientrano perfettamente in quel "ceto medio" di cui sopra. Altre squadre come PSG, Malaga Porto, rappresentano degli ostacoli molto insidiosi, anche per le formazioni di maggior tradizione.

GRIGLIA DI PARTENZA OTTAVI DI FINALE - Questa la griglia di partenza di Blog-In per gli ottavi di finale della Champions League 2012/2013. Ovviamente sono valutazioni indicative, basate su quanto visto nei gironi. Al solito, per valutare potenzialità e ambizioni, occorrerà vedere in che condizioni arriveranno le varie squadre a febbraio-marzo.
Ho inserito 5 fasce: il confine tra la 3 e la 4 è molto labile.

FASCIA 1: BARCELLONA - REAL MADRID - BAYERN MONACO
FASCIA 2: MANCHESTER UNITED - BORUSSIA DORTMUND
FASCIA 3: PSG - JUVENTUS - SHAKTHAR - PORTO - MALAGA
FASCIA 4: ARSENAL - MILAN - VALENCIA - SCHALKE 04
FASCIA 5: CELTIC GLASGOW - GALATASARAY

BILANCIO NAZIONI E POLEMICHE SU SCELTE PLATINI - Questo il bilancio delle singole nazioni (squadre qualificate):
  • 4 SPAGNA
  • 3 GERMANIA
  • 2 ITALIA - INGHILTERRA
  • 1 UCRAINA -TURCHIA - PORTOGALLO - FRANCIA - SCOZIA 
Evidente lo strapotere del campionato spagnolo, nonostante i professionisti del qualunquismo sostengano che la Liga sia un campionato noioso, formato soltanto da Barcellona e Real Madrid. Molto bene la Germania, con la Bundesliga che dopo aver fatto dei passi da gigante in termini di "prodotto" (stadi, botteghino, merchandising: vedi) ha innalzato, in un rapporto di causa-effetto, il livello delle proprie squadre. L'Inghilterra conferma le proprie difficoltà (la Premier League resta il campionato di riferimento, ma come accennato lo scorso anno il livello tecnico è decisamente in calo), ottenendo il medesimo risultato dell'Italia.
Dopo le prestazioni di Dinamo Zagabria e Nordsjelland torna in auge la solita discussione sull'opportunità o meno di "aprire le porte" nel tabellone delle 32 a squadre di campionati cosiddetti minori. Certamente si corre il rischio di avere delle formazioni molto deboli, che abbassano il livello dei match e dei gironi. Tuttavia, ribadisco la mia posizione favorevole a questa scelta di Platini (basata comunque su motivi più politici che tecnici). I casi di Copenaghen 2010/2011 (qualificato agli ottavi) e Apoel Nicosia 2011/2012 (qualificato ai quarti) dimostrano che anche queste compagini possono giocarsela su tali palcoscenici. Anzi, disputare la Champions League permette a loro di crescere sia sotto il profilo tecnico che sotto quello economico, favorendo indirettamente la crescita dei rispettivi campionati (le altre squadre hanno un punto di riferimento e cercano a loro volta di migliorarsi). Se poi si considera che Montpellier e Lille (quest'ultima finita alle spalle del Bate Borisov...) hanno ottenuto rispettivamente 2 e 3 punti, si capisce come anche formazioni di campionati importanti possano incappare in una campagna europea di basso profilo. 

DATE OTTAVI DI FINALE - Come avvenuto nelle ultime edizioni, l'UEFA ha deciso di "spacchettare" gli ottavi di finale con due blocchi da quattro. Il primo blocco disputerà l'andata degli ottavi di finale il 12 e 13 febbraio con ritorno il 5 e 6 marzo, mentre il secondo blocco giocherà l'andata il 19 e 20 febbraio e il ritorno il 12 e 13 marzo. Le gare d'andata si disputeranno in casa delle seconde classificate. Ci sarà come sempre l'inversione della giornate di gioco tra andata e ritorno: chi gioca l'andata il martedì, al ritorno scenderà in campo al mercoledì e viceversa.

SORTEGGIO OTTAVI DI FINALE - Il sorteggio per gli ottavi di finale di Champions League 2012/2013 si terrà a Nyon giovedì 20 dicembre alle ore 12:00, con diretta Tv di Sky Sport e Mediaset Premium.

Queste le 16 squadre qualificate agli ottavi di finale della Champions League 2012/2013:
QUALIFICATE COME PRIME (sfideranno una seconda classificata - non possono giocare né contro la squadra qualificata nello stesso girone, né contro una squadra della stessa nazione -  e giocheranno la gara di ritorno in casa):
  • PARIS SAINT GERMAIN
  • SCHALKE O4
  • MALAGA
  • BORUSSIA DORTMUND
  • JUVENTUS
  • BAYERN MONACO
  • BARCELLONA
  • MANCHESTER UNITED
QUALIFICATE COME SECONDE (sfideranno una prima classificata - non possono giocare né contro la squadra qualificata nello stesso girone, né contro una squadra della stessa nazione -  e giocheranno la gara di ritorno in trasferta):
  • PORTO
  • ARSENAL
  • MILAN
  • REAL MADRID
  • SHAKHTAR DONETSK
  • VALENCIA
  • CELTIC GLASGOW
  • GALATASARAY

mercoledì, dicembre 05, 2012

Dossier-Doping#6: Video-documentario sulla storia del doping nel ciclismo

Sesta puntata del #Dossier-Doping. Come spiegato nella presentazione dello speciale (vedi), il dossier, per la gran parte, è costituito da documenti già presenti in Rete.
Nel caso specifico, ho scovato su youtube un video-reportage di Herve Bricca del dicembre 2011 sul doping nel ciclismo. Premetto che la battaglia tra strenui difensori del ciclismo che dicono "Okay la battaglia doping, ma negli altri sport non ci sono tutti i controlli presenti nel ciclismo" e qualunquisti che, seppur con un fondo di verità, sostengono che "non vale la pena seguire il ciclismo perché sono tutti dopati", mi appassiona quanto una conferenza stampa di un calciatore. Dico solo che il ciclismo è stato lo sport più devastato dagli scandali doping e, nonostante le frasi fatte, la soluzione ai tanti problemi sembra essere ancora molto lontana. In tal senso, sposo le parole di Pieraugusto Stagi nell'editoriale di Tuttobici di novembre 2012:

(...) Rabbrividisco all’idea che ci possa essere qualcuno in grado di dire oggi che il ciclismo è cambiato. È più credibile. Più lento. Più umano. Non ci credo. Non ci crederò fin quando a gestire l’antidoping ci saranno gli attuali dirigenti, ma soprattutto fin quando i manager dell’Uci si ostineranno a gestire in proprio il «passaporto biologico», che molto probabilmente non sarà la panacea per risolvere tutti i mali, ma di sicuro non può essere gestito da loro, senza pensare di poterlo dare in gestione ad un organo terzo, super partes, cancellando in un sol colpo qualsiasi brutto pensiero, che in questi anni ci ha portati a pensare che ci fossero figli e figliastri. Corridori di serie A e altri di serie B.
La vicenda Armstrong dice chiaramente questo. Dice che si può essere controllati fin quanto si vuole ma la si può fare franca fin quando il sistema non va in cortocircuito. (...)

Commissioni Antidoping totalmente indipendenti a livello nazionale e internazionale. Un vecchio, sacrosanto cavallo di battaglia del prof. Sandro Donati, personaggio-guida di questo dossier. E proprio Donati, assieme a Pasquale Bellotti (ex componente assieme a Donati della Commissione Antidoping, sciolta dopo la vicenda GH-Sidney 2000) e al giornalista Renzo Bardelli, esperto di ciclismo, ripercorrono in questo video-reportage la storia del doping nel ciclismo a partire dalle prime edizioni del Tour de France fino agli ultimi scandali legati all'Operacion Puerto e al Caso Armstrong.

lunedì, dicembre 03, 2012

Cafusa - Il pallone ufficiale della Confederations Cup firmato adidas


In occasione del sorteggio avvenuto a San Paulo, è stato svelato il pallone ufficiale della FIFA Confederations Cup 2013, in programma in Brasile dal 15 al 30 giugno 2013. Il nome deriva dalla combinazione di tre simboli della cultura brasiliana il carnevale, il football e la samba: si chiamerà adidas Cafusa.
Creato dallo stesso team che ha prodotto il Tango 12, adidas Cafusa unisce tecnologie di alto livello con un design ispirato al paese ospitante, in particolare nei colori che richiamano la costellazione “croce del sud” rappresentata sulla bandiera brasiliana.
Per mostrare il nuovo pallone a tutti i brasiliani, 10 palloni giganti (2 metri di diametro) gireranno per tutto il paese fino a giugno 2013. Il viaggio inizierà a San Paolo e Rio de Janeiro per poi arrivare nelle altre città ospitanti della FIFA Confederations Cup 2013 - Recife, Fortaleza, Salvador, Brasília e Belo Horizonte
Il nuovo adidas Cafusa debutterà in campo alla FIFA Club World Cup in programma in Giappone tra il 6 e il 16 dicembre.

adidas Camusa - Pallone ufficiale Confederations Cup 2013

GRUPPI CONFEDERATIONS CUP 2013 - Il sorteggio ha stabilito i seguenti due gironi:
GRUPPO A: BRASILE - GIAPPONE  - MESSICO - ITALIA
GRUPPO B: SPAGNA - URUGUAY - TAHITI - vincente Coppa d'Africa 2013

La finale si disputerà domenica 30 giugno allo stadio Maracanà.

Il caso GH-Sidney 2000 e lo scioglimento della Commissione Antidoping. #Dossier-Doping [5]

Quinta puntata del #Dossier-Doping di Blog-In. Ancora una volta lo spunto viene da Sandro Donati e da una vicenda raccontata nel suo nuovo libroUna brutta storia, sconosciuta al grande pubblico (sul tema "media sportivi-doping" si potrebbe scrivere un libro...), riguardante la relazione della Commissione Scientifica Antidoping (accompagnata da diversi, precedenti moniti a CONI  e Federazioni) sui valori ematici sospetti di molti azzurri nel periodo precedente le Olimpiadi di Sidney 2000. Questa relazione interna, finisce nelle mani del Corriere della Sera che pochi giorni dopo la conclusione dei Giochi di Sidney la rende di dominio pubblico, scatenando le ire di CONI, Federazioni e atleti.

I CONTROLLI E LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE - La Commissione scientifica antidoping del CONI, su spinta iniziale del CONI che appoggia pienamente la campagna "Io non rischio la salute", lavora con grande impegno e tra il 1999 e il 2000 mette a punto un metodo che porta alla sospensione degli atleti che presentino un ematocrito superiore del 10% rispetto al livello "naturale". Si affina, personalizzandolo, un parametro lasciato in precedenza alla flessibilità del 50%. Poi, con l'approvazione dei medici federali, crea una specie di passaporto biologico ante litteram. Monitorando alcuni parametri del sangue degli atleti si possono evidenziare eventuali valori anomali, indice di assunzione di ormoni anabolizzanti o altre sostanze simili. Nei mesi precedenti le Olimpiadi di Sidney (15 settembre - 1 ottobre 2000), la Commissione effettua 538 controlli ematici su altrettanti atleti di «elevato livello» delle diverse discipline agonistiche. I risultati della ricerca rilevano 61 casi «anomali» di atleti con livelli «fuori norma» di ormone Gh nel sangue e vengono sintetizzati in un dossier di oltre 90 pagine che viene approvato all'unanimità dalla Commissione il 5 settembre 2000 e quindi trasmesso ai vertici del Coni e alle federazioni interessateVa precisato che il metodo messo a punto dalla Commissione era ancora sperimentale, ma non per questo inattendibile.
Le Federazioni e il CONI, non solo non rispondono alle molteplici comunicazioni interne della Commissione relative ai valori anomali degli atleti (6 le discipline interessate), ma, anzi, si lamentano presso il CONI per il disturbo in fase di preparazione pre-olimpica.

L'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA DEL 14 OTTOBRE 2000 
Ecco l'articolo del Corriere della Sera, pubblicato in data 14 ottobre 2000.
"Qualcosa non andava nel sangue dei nostri campioni. Qualcosa non tornava nei valori di GH, l' ormone della crescita, di cinque medaglie d' oro olimpiche. Il sangue di Massimiliano Rosolino, Agostino Abbagnale, Antonella Bellutti, Josefa Idem, Giovanna Trillini, presentava valori ormonali superiori tra le 30 e le 60 volte a quelli di un soggetto sano. E sono dunque loro 5 dei 61 atleti di «elevato livello» al centro del nuovo caso destinato a scuotere il Coni. Un caso che, da alcune settimane, non è più soltanto «sportivo», ma giudiziario. Da quando, a metà settembre, per ordine del procuratore di Torino Raffaele Guariniello, l'Arma ha bussato alla porta della Commissione scientifica Antidoping del Coni, per sequestrare i risultati della ricerca condotta sul GH ematico di 538 atleti e le cartelle cliniche dei 61 risultati «fuori norma». E' una brutta storia, i cui segreti sono stati a lungo protetti da una curiosa catena di silenzi, dall' anonimato degli atleti coinvolti. Per cui è necessario cominciare dall' inizio. Dal marzo di quest' anno, quando la Commissione scientifica Antidoping del Coni decide di avviare la campagna Io non rischio la salute. Uno screening dell' agonismo di «elevato livello» per «rilevare - come scriverà nelle sue allarmate conclusioni la Commissione -, attraverso controlli ematici, eventuali patologie in atto o eventuali modificazioni associabili all'assunzione di farmaci. Tali da comportare un rischio per la salute degli atleti». Nessuno sa, in quell'inizio di primavera, che la Commissione sta per scoprire quello che probabilmente mai avrebbe voluto. Il 22 giugno, nel centro federale di Verona, Massimiliano Rosolino, come tutti gli altri nuotatori della squadra azzurra, si sottopone al prelievo. In ogni millilitro del suo sangue vengono rintracciati 17 nanogrammi di GH, l' ormone della crescita, il motore dello sviluppo corporeo, il mattone dell' accrescimento somatico, il regolatore dell' altezza scheletrica, della massa muscolare e della sua capacità di allungamento. Diciassette nanogrammi, il triplo di un valore generosamente considerato «borderline», ottantacinque volte quello di un soggetto sano (0,2 nanogrammi per millilitro). Il valore più alto dei circa 400 prelievi effettuati sugli uomini di tutte le specialità. La sorpresa è forte. E comunque non diversa da quella che, un mese prima, il 20 maggio, a Castel Gandolfo, hanno regalato le provette di Josefa Idem, la donna che sta preparando il suo kayak per l' ultima olimpiade. Trentaquattro nanogrammi di ormone GH per millilitro, a fronte di valori medi per donne sane intorno ad 1 nanogrammo. Tre volte superiori ad un altro valore «anomalo». Il 10,6 che, l' 8 agosto, a Verona, a un mese dall' Olimpiade, sarà individuato nel sangue della ciclista e futura medaglia Antonella Bellutti. Sette giorni prima, il 1o agosto, al Ciocco, dove si sta allenando la squadra di fioretto femminile, un altro valore anomalo viene cerchiato dai laboratori della Commissione. Quello di Giovanna Trillini: 13,6 nanogrammi, contro una media tra lo 0,1 e lo 0,8 delle sue compagne di squadra. E pochi giorni dopo, nell' elenco degli anomali finirà, con lo stesso valore (13,6), anche Agostino Abbagnale, cuore e simbolo del nostro canottaggio. Ma è l' intero quadro che alla fine dell' estate spaventa la Commissione. Anomali non sono solo i valori delle cinque future medaglie d' oro, ma anche quelli della squadra di pallavolo femminile (con valori, oscillanti tra i 18 e i 24 nanogrammi) o gli 8,90 nanogrammi di ormone GH trovati al pistard Silvio Martinello. Così come, curioso, viene considerato l'esito dei controesami effettuati a distanza di alcune settimane sugli atleti risultati «fuori norma» ai primi esami. Rosolino, ad esempio, il 19 luglio vedrà il suo ormone GH cadere da 17 a 0,2 nanogrammi. E come lui, la quasi totalità degli altri casi. Perché? Il 5 settembre, la Commissione antidoping ha pronta la sua relazione definitiva, che viene votata all'unanimità. E con lei viene offerta la risposta al dubbio che i laboratori possano essere inciampati in cosiddetti «falsi positivi», legati cioè ad inspiegabili sbalzi ormonali. La circostanza che le tracce di GH non restano nel sangue per più di 48 ore e non sono rilevabili dall'esame delle urine fa infatti concludere: «Emerge in tutta la sua gravità un quadro riepilogativo di valori ingiustificatamente superiori a quelli della popolazione di riferimento. Se tale quadro è in sé preoccupante per i maschi esso è addirittura gravissimo per le femmine. Dunque, non resterebbe che l' ipotesi di un diffuso e marcato ricorso all' assunzione di farmaci che, per azione diretta o indiretta, possano aumentare la concentrazione ematica media dell' ormone della crescita». E non è tutto. Scrive infatti ancora la Commissione: «E' anche ipotizzabile che la non riscontrabilità nelle urine, nei controlli antidoping, possa aver determinato, nel corso degli anni, un ricorso crescente a tale forma di abuso». La relazione viene trasmessa ai vertici del Coni, vengono allertate le singole federazioni, una copia del rapporto finisce al ministero della Sanità. Ma la ruota olimpica, ormai, gira a pieno regime. L' 8 settembre, le anticipazioni del Corriere sull' esistenza e le conclusioni statistiche della ricerca sollevano un vespaio e la risposta piccata del Coni a metà Olimpiade. «Nessun nuotatore medagliato - dichiara ufficialmente Lello Pagnozzi, segretario generale del Coni - rientra nei casi segnalati dalla Commissione scientifica». I carabinieri di Guariniello stavano bussando alla porta.
Bonini Carlo - Giuseppe Toti
FONTE: (Corriere della Sera, archivio storico)

LA REAZIONI DI ATLETI, FEDERAZIONI E CONI- Il giorno dopo la pubblicazione dell'articolo, ecco le reazioni (sdegnate e con preannuncio di querele) di Federazioni e atleti chiamati in causa.
Sono estraneo a fatti inerenti l'odioso fenomeno del doping sportivo". Massimiliano Rosolino, con un comunicato su carta intestata del suo circolo, il Canottieri Napoli, e firmato di suo pugno, prende posizione "in relazione ad alcune inquietanti notizie di stampa che mi hanno riguardato". 
Secondo quanto scrive oggi il "Corriere della sera", il nome del nuotatore napoletano è tra quelli degli olimpionici italiani di Sydney che, dopo la ricerca e i test effettuati prima dei Giochi dalla commissione scientifica del Coni, sono risultati con i valori del sangue fuori norma ed un tasso molto elevato di ormone della crescita.
"Rilievi scientifici - spiega il nuotatore napoletano - dimostreranno in modo inequivocabile l'infondatezza di qualsiasi insinuazione". Rosolino precisa anche di riservarsi di "tutelare per vie legali la propria immagine di atleta pulito in ordine a notizie diffamatorie non si sa come divulgate senza un previo doveroso accertamento. "Tutto ciò - conclude Rosolino - anche e soprattutto al fine di difendere l'immagine dello sport italiano rispetto ad ignobili insinuazioni che potrebbero offuscare i grandi successi conseguiti a livello mondiale ed olimpico, danneggiando la mia immagine di atleta sano e pulito".

La Federazione Italiana Scherma prende posizione in difesa di Giovanna Trillini, rimasta in vacanza in Australia e alle isole Fiji dopo i giochi di Sydney. Il nome dell'olimpionica del fioretto e' tra quelli degli atleti italiani che avevano i valori del sangue fuori norma. "Le nostre medaglie sono pulite - commenta il presidente federale Antonio Di Blasi - tutti gli atleti della nazionale italiana di scherma hanno affrontato e superato i test antidoping prescritti dal CIO ed effettuati a Sydney. Ricordo anche che tutti i nostri schermidori hanno spontaneamente aderito alla campagna 'Io non rischio la salute'. Notiamo con preoccupazione che alcuni dati, peraltro in situazioni non punibili, vengano a più riprese strumentalizzati. Ad ogni modo questa storia non finisce qui, perchè faremo, sia noi come federazione che il Coni, tutti i passi necessari nelle sedi adeguate per tutelare la nostra reputazione e la limpidezza dei nostri successi".

Dopo le prese di posizione di Rosolino e della federazione di scherma, anche la Federazione italiana canottaggio (Fic) difende la medaglia conquistata da Agostino Abbagnale a Sydney definendo "falso" quanto riportato dal Corriere della sera e parlando di "assurde speculazioni sulla pelle degli atleti. La Fic - e' scritto in una nota della federazione - condanna l'uso degli atleti come mezzo di lotta politica che da diversi mesi si sta portando contro il coni. I nostri atleti non hanno mai fatto uso di sostanze proibite e nessuno di loro e mai risultato positivo ai test antidoping". In merito alla vicenda, il medico federale, Antonio Spataro, ha sostenuto che "e' noto dai dati della letteratura scientifica come un solo valore del livello ematico GH, non e' sufficiente per prospettare un quadro diagnostico di disfunzione ormonale, o far sospettare il ricorso all'assunzione di sostanze dopanti essendo tale livello influenzabile da numerosissimi fattori endogeni (assunzione di grandi quantita' di carni rosse, ecc) ed esogeni (allenamento intenso di lunga durata)".

"Io sono un'atleta pulita e non una scienziata ed e' una vita che combatto il doping". Antonella Bellutti, campionessa olimpica su pista a Sydney continua: "Evito frasi banali e scontate e ritengo che in questi casi sarebbe piu' opportuno far parlare un medico. Ritengo che utilizzare dati che non hanno alcun valore scientifico, come confermato anche in modo chiaro in un comunicato del comitato olimpico internazionale cio, sia sufficiente per distruggere l'immagine di un' atleta. Questo mi duole e non poco. Sono cinque anni che porto avanti da sola una crociata contro il doping e poco basta per mettermi in cattiva luce", dice la campionessa olimpica. "Mi da' enormemente fastidio dovermi difendere da qualcosa che non e' violazione di qualcosa, ma un dato senza alcun parametro certo, legato ad un esame conoscitivo che sapevo con anticipo di dover fare. Come mi e' stato riferito da autorevoli scienziati i valori messi in discussione sono elevabili semplicemente da condizioni di stress o emozione".

I risultati conseguiti da Josefa Idem sono solo il frutto di sacrificio e di duri allenamenti nel pieno rispetto delle norme vigenti: così la federazione italiana Canoa e Kayak (Fick) difende l'atleta italo-tedesca. La vicenda e' ricostruita dal medico federale, Stefano Dragoni. "Il 20 maggio alcuni atleti della federazione, tra cui Idem, sono stati sottoposti ad un controllo ematico da me richiesto alla commissione scientifica 'Io non rischio la salute' - spiega Dragoni -. Da tale controllo e' risultato anomalo il valore del Gh della Idem. Per questo la commissione ha richiesto un ulteriore approfondimento relativo ad un più ampio screening ormonale: tale controllo e' stato eseguito il 25 maggio sullo stesso campione di sangue ed ha mostrato valori del tutto normali". Successivamente, prosegue dragoni, la Idem, oltre ai controlli antidoping, e' stata sottoposta ad altri accertamenti (il 16/6 e il 30/8) richiesti dalla commissione scientifica e "nulla di anomalo e' emerso dai risultati".
"Siamo di fronte a comportamenti moralmente irresponsabili che ledono pesantemente la dignità umana". Così il CONI risponde alle notizie apparse sul Corriere della sera. Il Coni ha inoltre dato mandato al professor Franco Coppi e all'avvocato Giulia Buongiorno di studiare tutte le iniziative di carattere penalistico che il caso impone e ha avviato un'indagine interna sulla fuga di notizie.
(FONTE: sito raisport)

IL CONI SCIOGLIE LA COMMISSIONE ANTIDOPING - Il CONI, non si limita a presentare una denuncia-querela contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Roma e per diffamazione nei confronti dei giornalisti del Corsera, ma, su delibera della Giunta, dà mandato al Presidente di istituire una Commissione d'indagine per indagare sulla legittimità, relativamente alle norme sulla privacy, della campagna "Io non rischio la salute" (campagna inizialmente voluta dal CONI, alla base dei controlli effettuati dalla Commissione Antidoping). Il 26 ottobre 2000, vale a dire 12 giorni dopo la pubblicazione dell'articolo sul Corsera, la Giunta esecutiva del CONI delibera lo scioglimento coatto della Commissione scientifica anti-doping. Sempre il 26 ottobre 2000 il CONI licenzia Bellotti e Donati, ritenuti responsabili della fuga di notizie, per "il venir meno dei fondamentali rapporti di fiducia reciproca che sono alla base di un rapporto di lavoro" (parole del presidente Petrucci). Tuttavia, pochi minuti dopo questa comunicazione, giunge da Ferrara la notizia della conclusione delle indagini su Conconi e sulle pratiche effettuate presso il Centro ferrarese. Le accuse sono gravissime e coinvolgono il CONI con i suoi ultimi 3 presidenti e alcuni atleti di grande livello. Così, per evitare polemiche e discussioni, in serata il provvedimento di licenziamento di Donati e Bellotti viene revocato. FONTE ("Lo sport del doping", di Sandro Donati).

GIORNALISTI ASSOLTI - Il 9 luglio 2007 il Tribunale penale di Milano assolve gli autori dell'articolo incriminato (Bonini e Toti), oltre a Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera al momento della pubblicazione dello stesso. FONTE: (Corriere della Sera, archivio)

Il Corriere della Sera non ha diffamato Rosolino, Trillini, Bellutti, Abbagnale e Idem, né ha «offeso» il Coni, che avevano tutti sporto querela contro il nostro giornale («Il fatto non costituisce reato»). Con il suo articolo pubblicato il 14 ottobre 2000, il Corriere, peraltro, non ha violato nemmeno il segreto istruttorio, così come contestato (il pm di Torino Guariniello nel frattempo aveva aperto un' indagine), ma ha esercitato esclusivamente e legittimamente il diritto di cronaca. Questa la sentenza del giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Milano, Ilio Mannucci Pacini, pronunziata il 9 luglio scorso, le cui motivazioni sono state depositate il 4 ottobre. In ballo, lo scandalo Gh, l' allarme lanciato alla vigilia dei Giochi olimpici di Sydney del 2000 dall' allora in carica Commissione scientifica antidoping del Coni, in merito ai valori ematici dell' ormone della crescita considerati fuori norma per 61 atleti di alto livello (su 538 controllati), fra cui 5 che poi avrebbero vinto la medaglia d' oro in Australia: Massimiliano Rosolino (nuoto), Giovanna Trillini (scherma), Antonella Bellutti (ciclismo), Agostino Abbagnale (canottaggio) e Josefa Idem (canoa). Questi dati anomali - emersi nell' ambito della campagna di prevenzione «Io non rischio la salute!», fortemente voluta proprio dai vertici del Coni - erano stati riportati dal nostro giornale, in un articolo a firma di Carlo Bonini e Giuseppe Toti (assolti assieme al direttore responsabile dell' epoca Ferruccio de Bortoli, tutti difesi dagli avvocati Caterina Malavenda e Paolo Grasso). Il Corriere aveva riferito, peraltro, delle preoccupazioni e dei sospetti espressi nella relazione conclusiva della Commissione del 5 settembre 2000, sottoscritta all' unanimità dai suoi membri, compreso il dottor Francesco Botrè, citato come teste dai querelanti, ma che ovviamente non ha potuto smentire la circostanza né, tantomeno, contestare «la conformità dell' articolo alle conclusioni della relazione». La relazione fu consegnata al Foro Italico e alle federazioni sportive dopo mesi di controlli e di insistenti richieste di chiarimenti puntualmente disattese (la Commissione venne sciolta dal Coni una settimana dopo l' articolo). Il giudice Mannucci Pacini scrive, tra le altre cose, nelle sue motivazioni: «È vero o no che nella citata relazione la Commissione segnalò con preoccupazione l' esistenza di valori anomali nel sangue di molti atleti e prospettò il dubbio che quei valori dipendessero dall' assunzione di sostanze determinanti l' aumento dell' ormone della crescita? La risposta è certamente positiva. Dalla lettura della relazione tutti gli elementi riportati nell' articolo pubblicato sul Corriere della Sera sono confermati». Quindi «sotto il profilo della verità delle informazioni contenute nell' articolo, nessun addebito può essere prospettato a carico degli imputati». Riguardo alla rilevanza pubblica delle notizie, il giudice spiega che «essa non è stata neanche posta in discussione dalle parti civili, apparendo evidente l' interesse della comunità (non solo quella sportiva) a conoscere gli esiti di quella Commissione». Sulla continenza della notizia, il giudice stabilisce che «il linguaggio dei giornalisti non possa essere interpretato al di là del significato letterale delle espressioni utilizzate». Respinta dal giudice anche l' accusa di diffamazione avanzata dal Coni per il giudizio espresso nei suoi confronti dagli articolisti: «Una brutta storia, i cui segreti sono stati a lungo protetti da una curiosa catena di silenzi». Mannucci Pacini scrive infatti: «La definizione dell' atteggiamento assunto dagli organi sportivi come “catena di silenzi” rappresenta la corretta definizione della situazione determinatasi durante l'estate del 2000».


Queste le altre puntate del #Dossier-Doping: