Dopo aver presentato il funzionamento del Ranking FIFA, Rado ci introduce nei meandri del Ranking UEFA per Nazionali. Il nuovo ranking è stato applicato per la prima volta per Euro2012. Nello sviluppo del post - diviso in due parti - Rado effettua un confronto col ranking FIFA e descrive pregi e difetti del sistema adottato dalla confederazione europea.
PREMESSA –
Euro2012 ha rappresentato il primo torneo in cui è stato usato
il nuovo ranking UEFA per nazionali, classifica diversa dall’omonima dedicata alle competizioni per club. Il
precedente, introdotto per le
eliminatorie di Euro1984, era di una semplicità, se si vuole, disarmante, essendo uguale alla media punti per gara calcolata sulle partite dei gironi di qualificazione dell’ultimo Mondiale e dell’ultimo Europeo. P.es., per le qualificazioni a Euro2012, il ranking avrebbe compreso i risultati dei gironi eliminatori di Euro2008 e Sudafrica2010; per la fase finale, quelli dei gironi di (nuovamente) Sudafrica2010 e dello stesso Euro2012. Erano quindi escluse non solo le partite delle fasi finali ma anche quelle dei turni di spareggio o playoff; inoltre i gironi eliminatori per i Mondiali dovevano essere obbligatoriamente quelli delle qualificazioni europee, regola applicabile solo alle nazionali che fossero entrate nell’UEFA provenendo da un’altra confederazione (l’ultimo esempio è il Kazakistan, ex membro AFC, comunque non toccato nel concreto).
Questo fu abbandonato all’indomani delle polemiche nate per il sorteggio dei gironi della fase finale di Euro2008, le cui 4 fasce risultarono a giudizio quasi unanime assolutamente non corrispondenti ai (presunti) valori delle 16 finaliste. Inoltre, proprio per la bizzarra classifica di merito risultante, vi fu il forte sospetto che Germania e Paesi Bassi avessero appositamente non vinto la loro ultima gara di qualificazione, abbassando così la media punti, allo scopo, apparentemente paradossale, di non entrare fra le teste di serie, dove avrebbero fatto compagnia ad Austria, Grecia e Svizzera, ritenute decisamente non facenti parte dell’élite continentale. Essendo il ranking basato su un criterio matematico, che escludeva quindi l’opera della “politica calcistica”, la classifica stravagante fu ritenuta esclusivamente dovuta a un metodo di calcolo errato, e l’errore fu in-dividuato proprio nel considerare solamente i risultati dei gironi di qualificazione. Tuttavia, pur riconoscendo in tale limite una pecca del vecchio ranking, è da evidenziare che ciò non era causa dei due problemi sollevati. Infatti, se per una questione di trasparenza è condivisibile che i criteri per i sorteggi siano conosciuti fin da subito (p.es., personalmente non apprezzo che la FIFA decida quelli, comunque numerici, di scelta delle teste di serie a finaliste della Coppa del Mondo note), ciò rende purtroppo inevitabile che, trovandosi nella possibilità di farlo, qualcuno cerchi di indirizzare il proprio ranking nella direzione voluta non perseguendo l’obiettivo sportivo della vittoria in ogni gara. Certamente un ottimale metodo di calcolo non dovrebbe mai suggerire tali soluzioni autolesionistiche, tuttavia se queste comunque arrivano, è perché i sorteggi non tengono conto solo del ranking. In un’incredibile miopia d’analisi, era stato tranquillamente sorvolato il fatto che Austria, Svizzera e Grecia erano teste di serie non perché fossero ai primi 3 posti del ranking, bensì d’ufficio quali organizzatrici e detentrice. In altre parole:
nemmeno il miglior ranking possibile e immaginabile nulla può se in prima fascia sono automaticamente inserite di diritto alcune nazionali.
METODO DI CALCOLO – Terminata la premessa storica, passo
all’analisi del ranking UEFA che, come quello FIFA,
si fonda sul medesimo principio base della media punti. Più precisamente,
è la somma (corretta per il fattore tempo) delle medie punti (corretti per i fattori risultato e importanza della partita) per gara degli ultimi 3 cicli; questi ultimi sono individuati o negli ultimi 3 tornei maggiori (Europei e Mondiali) disputati ovvero nel torneo che si sta disputando e nei precedenti due. Sono quindi
escluse tutte le partite anche ufficiali ma amichevoli o di tornei diversi da Mondiali ed Europei (come la Coppa delle Confederazioni).
In realtà
il ranking UEFA è usato esclusivamente ai fini dei sorteggi degli Europei, per cui non sarà mai concretamente applicato a 3 cicli completi. Infatti, per esigenze organizzative, terminata la fase eliminatoria di un Mondiale si procede al sorteggio sia della sua fase finale sia delle qualificazioni del successivo Europeo, e viceversa. P.es., terminate le eliminatorie per Sudafrica2010, si sono sorteggiati i gironi sia della fase finale della Coppa del Mondo sia delle qualificazioni di Euro2012 e terminate le eliminatorie per Euro2012, si sono sorteggiati i gironi sia della fase finale del torneo continentale in Polonia e Ucraina sia delle qualificazioni europee per Brasile2014.
Pertanto all’atto pratico
il ranking UEFA copre sempre e solo 2 cicli (i due tornei meno recenti) e mezzo (le eliminatorie di quello più recente). Inoltre, valendo solo ai fini europei, non è aggiornato di mese in mese come quello FIFA ma solo alle seguenti scadenze:
- dopo le eliminatorie mondiali, per sorteggiare i gironi di qualificazioni degli Europei;
- dopo i gironi di qualificazione degli Europei, per sorteggiare gli spareggi, se previsti, degli stessi Europei ovvero i gironi della fase finale degli Europei;
- dopo gli spareggi , se previsti, degli Europei per sorteggiare i gironi della fase finale degli stessi Europei.
Anche qui ogni partita non attribuisce i canonici 3 punti per vittoria, 1 per il pareggio e 0 per la sconfitta, ma la metodologia di calcolo fra i due ranking è profondamente diversa. In quelllo UEFA si parte attribuendo a ogni gara giocata una
dote iniziale fissa di 10.000 punti, incrementati o decrementati in base a
due diversi tipi di fattori.
Il
primo riguarda il
risultato della gara stessa, e prevede che ai 10.000 punti iniziali siano:
- aggiunti 10.000 punti per ogni punto conseguito (quindi se ne aggiungono 30.000 in caso di vittoria o 10.000 per il pareggio);
- aggiunti 10.000 punti in caso di vittoria ai rigori, ma solo nelle partite a eliminazione diretta delle fasi finali;
- aggiunti 501 punti per ogni rete segnata (p.es.: se si segnano 3 reti, si aggiungono 1.503 punti);
- sottratti 500 punti per ogni rete subita (p.es.: se si subiscono 3 reti, si sottraggono 1.500 punti).
Il risultato è sempre quello conseguito al 90’ o al termine degli eventuali supplementari e l’esito dei rigori non conta (non assegnano i 10.000 punti aggiuntivi) se questi sono battuti nelle gare di ritorno degli spareggi o nell’ultima gara dei gironi delle fasi finali degli Europei. Su questo primo tipo di fattori si possono ripetere tali e quali le medesime osservazioni fatte sul parametro M del ranking FIFA.
Il
secondo tipo di fattori riguarda
l’importanza della gara, e prevede che siano aggiunti altri:
- 6.000 punti se la partita è valida per gli spareggi (play off) o per i gironi della fase finale dei Mondiali;
- 9.000 punti se la partita è valida per i gironi della fase finale degli Europei o per gli ottavi di finale;
- 18.000 se la partita è valida per i quarti di finale o per la finale per il 3° e il 4° posto;
- 28.000 se la partita è valida per le semifinali;
- 38.000 se la partita è valida per la finale per il 1° e il 2° posto.
Come si vede, la scala di valori è crescente seguendo l’importanza della gara, con delle
eccezioni: la “finalina” (al momento contemplata nei soli Mondiali) che vale tanto quanto un quarto di finale, e le gare dei gironi finali dei Mondiali che pesano quanto quelle degli spareggi e meno di quelle dei gironi finali degli Europei, che a loro volta valgono tanto quanto una gara degli ottavi di finale dei Mondiali. Probabilmente il motivo di queste ultime risiede nella diversa attuale formula della fase finale dei due tornei: i Mondiali, infatti, anche perché coinvolgono il doppio delle squadre, conoscono un turno in più (gli ottavi di finale) rispetto agli Europei. Con quest’assegnazione, le 3 gare dei gironi degli Europei valgono complessivamente 27.000 punti (9.000 x 3), tanti quanti le 3 gare dei gironi dei Mondiali e dei successivi ottavi (6.000 x 3 + 9.000) . È quindi probabile che da Euro2016, quando la fase finale sarà a 24 squadre e quindi colla disputa degli ottavi, anche le gare dei gironi finali degli Europei varranno 6.000 punti l’una.
Vediamo ora un
esempio di punteggio applicato alla recente finale di Euro2012, terminata con una vittoria per 4-0 della Spagna sull’Italia. Le Furie Rosse hanno guadagnato ben 80.004 punti: ai 10.000 di base si sono aggiunti 30.000 per la vittoria, 2.004 (= 501 x 4) per le reti segnate e 38.000 essendo la gara, per l’appunto, una finale per il titolo. Dal canto loro, gli Azzurri guadagnano comunque 46.000 punti: ai 10.000 di base possono aggiungere solo i 38.000 di “bonus finale”, avendola persa senza segnare reti, salvo poi detrarne 2.000 (= 500 x 4) per le reti subite.
DIFFERENZE COL RANKING FIFA – A questo punto, si possono analizzare le ulteriori
differenze fra ranking UEFA e ranking FIFA.
Innanzitutto il sistema di calcolo è diverso già nell’impostazione: mentre in quello FIFA i parametri che pesano i diversi fattori sono di tipo “moltiplicativo”, nel ranking UEFA sono di natura “aggiuntiva”; per cui se nel primo è sufficiente che uno di questi sia nullo per azzerare il punteggio assegnato alla singola partita (ragione per cui le sconfitte valgono 0 a prescindere da ogni altra condizione), nel secondo non è così automatico. Anzi, l’alto valore dato al punteggio base (10.000) e ai punti conquistati (10.000 per punto) è stato scelto proprio per evitare che nel concreto una nazionale non guadagni nemmeno un punto in una gara dove esca sconfitta. Conti alla mano, perché si raccolgano 0 punti bisogna, p.es., perdere 20-0 una gara dei gironi eliminatori (10.000 + 0 x 501 - 20 x 500 = 0); già soccombendo 21-1 non si esce a mani vuote (10.000 + 1 x 501 - 21 x 500 = 1) . San Marino, che ha patito il più pesante rovescio per Euro2012, uno 0-11 dai Paesi Bassi, ha così rimediato comunque 4.489 punti (= (10.000 + 0 x 501 - 11 x 500).
La
seconda differenza è nei parametri scelti per pesare adeguatamente le gare: rispetto al ranking FIFA, in quello UEFA spariscono sia C relativo alle confederazioni di appartenenza (d’altronde perfettamente inutile essendo coinvolte solo le nazionali europee) sia T relativo al valore dell’avversaria, per cui
tutte le squadre sotto questo punto di vista “sono alla pari”. Perdere 4-0 contro la Spagna ha lo stesso valore, perciò, di un’uguale sconfitta (in una medesima fase del torneo) contro San Marino, giusto per toccare i due estremi della classifica. In effetti, le classifiche dei gironi assegnano lo stesso numero di punti al medesimo risultato conseguito senza badare contro chi è stato ottenuto; riprendendo l’esempio precedente, perdendo 0-4 contro la Spagna o San Marino, sempre 0 punti si guadagnano, così come Spagna o San Marino vincendo 4-0 sempre 3 punti aggiungono al loro bottino.
Rispetto al ranking FIFA, quello UEFA aggiunge
altri due parametri legati al numero di reti segnate e subite; se a parità di ogni altra condizione, nel primo vincere 1-0 o 20-0 è la medesima cosa, nel secondo non è più così. La Spagna, p.es., battendo l’Italia 4-0 nella finale di Euro2012 ha guadagnato 80.004 punti; con una vittoria di misura 1-0 sarebbero stati solo 78.501 (= 10.000 + 3 x 10.000 + 1 x 501 - 0 x 500 + 38.000), 1.503 in meno.
Infine il parametro I del ranking FIFA, relativo all’importanza della gara, “rimane” anche in quello UEFA ma molto più articolato. Come anticipato, è dapprima ristretto l’ambito delle partite “valide”, limitato a quelle giocate per le qualificazioni e le fasi finali di Europei e Mondiali. Se però all’interno di queste, il ranking FIFA differenzia solo fra qualificazioni e fase finale, quello UEFA differenzia anche i vari turni delle prime (gironi e spareggi) e della seconda (gironi, ottavi, quarti, semifinali e finali). Riprendendo l’esempio di Spagna-Italia, il 4-0 inflittoci dalle Furie Rosse a Euro2012 avrebbe fatto loro guadagnare:
- 42.004 punti se conseguito nei gironi eliminatori;
- 48.004 punti se conseguito negli spareggi;
- 51.004 punti se conseguito nei gironi della fase finale;
- 60.004 punti se conseguito nei quarti di finale;
- 70.004 punti se conseguito nelle semifinali;
- 80.004 punti se conseguito, come avvenuto, in finale.
LA MEDIA CICLO E IL RANKING FINALE – L’ultima differenza è l’arco temporale di riferimento:
il ranking FIFA copre tutte le gare giocate nei precedenti 48 mesi (per quanto non esattamente corrispondenti a quelli da calendario),
quello UEFA le partite di 3 “cicli” (2 Mondiali e un Europeo, o viceversa), contando solo l’ambito del torneo e non la data cui sono state disputate. È una soluzione coerente coi principi base di costruzione e logica, che evita di “perdere per strada” le partite che, pur valevoli per Mondiali o Europei, per vari motivi sono state giocate al di fuori dei mesi interessati eventualmente dal ranking.
Come il ranking FIFA è la somma ponderata delle medie punti delle gare giocate nei 4 periodi di riferimento, così il ranking UEFA è la media ponderata delle medie punti delle gare giocate nei 3 cicli di riferimento. La cosiddetta “media ciclo” (MC), può essere facilmente calcolata anche solo usando i dati riassuntivi finali del percorso di una nazionale nei tornei interessati. Per i Mondiali, MC è il risultato, arrotondato all’unità, della seguente formula:
dove
•
D = gare giocate;
•
P = punti conquistati;
•
R = differenza reti;
•
F = reti segnate;
•
s = gare giocate per gli spareggi;
•
G = gare giocate nei gironi della fase finale;
•
O = gare giocate per gli ottavi di finale;
•
Q = gare giocate per i quarti di finale;
•
S = gare giocate per le semifinali;
•
F3 = gare giocate per la finale per il 3° e il 4° posto;
•
F1 = gare giocate per la finale per il 1° e il 2° posto.
Da ricordare che si devono considerare tutte le partite giocate per i Mondiali, sia per le qualificazioni sia per la fase finale. Inoltre O, Q, S, F3 e F1 assumono solo valore 0 o 1 a seconda se la nazionale abbia giocato, ri-spettivamente, gli ottavi, i quarti, le semifinali, la finale per il 3° e quella per il 1° posto, così come s varrà o 0 o 2 e G o 0 o 3.
Per gli Europei, la formula di MC è la seguente:
Da notare, infine, come solo R possa assumere valori negativi diventando quindi l’unico fattore che potenzialmente possa detrarre punti e non solo aggiungerne.
Il ranking finale è, come anticipato, la somma ponderata per il fattore tempo delle medie ciclo degli ultimi 3 tornei, ed è uguale al risultato, arrotondato all’unità, della seguente formula:
dove
•
MC1 è la media ciclo del torneo meno recente, MC3 del torneo più recente e MC2 del torneo “media-no”;
•
T1 assume valore 1 e T2 e T3 valore 2, oppure valore 0 se la nazionale interessata non ha partecipato al torneo di riferimento.
P.es., nel ranking per i sorteggi per la fase finale di Euro2012, l’Italia aveva 34.357 punti, risultato di
dove
•
34.439 era la media ciclo di Euro2008 (MC1);
•
31.771 era la media ciclo di Sudafrica2010 (MC2);
•
36.902 era la media ciclo di Euro2012 (MC3), calcolata sulle sole gare delle qualificazioni.
Le due MC più recenti hanno quindi valore fra loro uguale e doppio rispetto alla MC meno recente. Tuttavia, come detto in apertura, nel concreto MC3 è sempre e solo calcolata sulle qualificazioni del torneo più recente, che così finiscono per avere peso uguale all’intero torneo precedente e doppio dell’intero torneo meno recen-te, creando un’evidente distorsione se nei 2 tornei meno recenti la nazionale in esame avesse (come l’Italia) disputato anche la fase finale.
Distorsione che è comunque presente perché il ranking UEFA, analogamente a quello FIFA, usa una proce-dura errata per il calcolo della media ponderata, che statistica vorrebbe essere il risultato di questa formula:
dove Dn sono le gare disputate ai fini della MCn. Pertanto, riprendendo l’esempio precedente, i punti dell’Italia non sarebbero più 34.357, bensì 34.115 risultanti da
Il calcolo della MC conosce alcune eccezioni riferite alle nazionali ospitanti le fasi finali, le quali, come noto, sono esentate dalla disputa delle eliminatorie. Ciò comporta che dette squadre disputano solo gare “appe-santite” dai bonus relativi all’importanza della partita, con evidente vantaggio in un ranking basato sulla media punti per gara. Per evitare tale distorsione, la MC di queste nazionali è calcolata aggiungendo dei risultati fittizi per la non disputata fase eliminatoria, posti uguali a quelli conseguiti nelle ultime qualificazioni effettivamente giocate. P.es., la MC per Euro2012 della Polonia, in base ai soli risultati reali (3 partite dei gironi finali, con 2 punti frutto di 0 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, e differenza reti di -1 frutto di 2 reti fatte e 3 subite) sarebbe di 25.501, risultato di

Quella ufficiale aggiunge a queste partite, quelle disputate ai fini delle qualificazioni a Sudafrica 2010, dove la Polonia aveva giocato 10 partite, con 11 punti frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, e differenza reti di +5 frutto di 19 reti segnate e 14 subite), abbassandosi a 22.232, risultato di
Il correttivo usato, tuttavia, non (mi) convince, giacché finisce per “sommare” dei risultati contradditori, ed il caso della Polonia è calzante. Infatti, i polacchi nella MC di Euro2012 usano sia i risultati veri della fase finale sia quelli (fittizi) di una fase eliminatoria (Sudafrica2010) che non avevano superato, con evidente effetto distorsivo. Sarebbe stato preferibile usare come risultati delle non disputate qualificazioni dei dati rappresentanti delle eliminatorie comunque superate, p.es. prendendo quelli ottenuti dalla migliore o dalla peggiore delle qualificate di quel torneo o quelli medi di queste.
In effetti, che tale correttivo produca delle distorsioni è evidente alla stessa UEFA, che per… “correggere il correttivo” introduce un’ulteriore eccezione al calcolo del ranking aggiornato al termine di una fase elimina-toria prevedendo che T3 sia pari a 0 per le nazionali che ospiteranno la successiva fase finale. P.es., nel ran-king al termine degli spareggi di Euro2012, la Polonia non aveva 22.784 punti, risultato di
bensì 23.806, risultato di
In realtà, si hanno effetti pratici solo nel caso di Mondiali ospitati da un’europea: la Polonia, così come l’Ucraina, quali ospitante Euro2012, era testa di serie d’ufficio e quindi a prescindere dalla posizione nel ranking a fine spareggi, usato solo per i sorteggi della sua fase finale giacché per le eliminatorie mondiali si usa il ranking FIFA. Viceversa, per le eliminatorie a Euro2020, il cui sorteggio avverrà terminate le qualificazioni europee alla Coppa del Mondo 2018, la Russia, che ospiterà quell’edizione dei Mondiali, sarà presente nel ranking UEFA solo in base alle MC di Brasile2014 e Euro2016.