ITALIA - Fin qui gli azzurri hanno disputato un Europeo da
6.5. Nella prima partita contro la
Spagna hanno tenuto testa agli iberici meritando il pareggio. Il
3-5-2 ha funzionato bene, seppur con un vistoso calo fisico negli ultimi 20 minuti. Discorso simile per il match contro la
Croazia. Sempre 3-5-2, buon primo tempo e ripresa con evidente flessione. Oltre all'aspetto fisico, in quest'ultima partita l'Italia ha palesato una
mentalità non proprio da grande squadra. Anziché cercare di chiudere il match (e di fatto la qualificazione) gli azzurri hanno puntato al mantenimento del risultato, arretrando il baricentro. Tipico atteggiamento delle squadre italiane. L'errore di un singolo (Chiellini) ha finito per condannare l'Italia ad un altro 1-1 e al classico match da dentro o fuori nell'ultimo turno. Sorvoliamo sull'avvicinamento mediatico al match (sul'argomento
biscotto si è espresso magistralmente Arrigo Sacchi). L'Irlanda era l'avversario più debole del girone e l'Italia ha giocato la sua peggior partita in termini di gioco e personalità (emblematico un replay a 10 minuti dal termine in cui Prandelli e i giocatori guardavano nervosamente il cronometro). Contro la formazione del Trap il ct azzurro ha rispolverato il
4-3-1-2 adottato durante le qualificazioni. Mi sono già espresso sulla questione modulo alla vigilia degli Europei (
vedi) e, alla luce delle prestazioni, ribadisco a maggior ragione il mio pensiero sulla
preferibilità del 3-5-2. Ciò per due semplici ragioni: 1- interpreti a disposizione (e mancanza di un trequartista di livello); 2- conoscenza di questo sistema di gioco da parte di molti azzurri.
Se invece Prandelli dovesse optare per il
4-3-1-2, la formazione sarebbe assai simile a quella vista contro l'Irlanda:
Buffon
Abate-Barzagli-Bonucci-Balzaretti
De Rossi-Pirlo-Marchisio
T.Motta
Cassano(Di Natale)-Balotelli
INGHILTERRA - A scanso di equivoci, è l'Inghilterra di
Roy Hodgson. E' bene precisarlo perché i media nostrani sono molto abili (?) nel condurre il seguente giochetto: nel momento in cui la squadra va bene i meriti sono da dividere con
Fabio Capello (e qualcuno si è spinto persino a dire che c'è qualcosa anche di
Di Matteo); nell'eventualità in cui l'Inghilterra fosse stata eliminata si sarebbe certamente detto "potevano tenersi stretto Capello". Beninteso, Capello è un grande tecnico ma il campanilismo italico è spesso fastidioso.

L'Inghilterra si schiera con un
4-4-2 o, per meglio identificare la formazione che affronterà l'Italia, con un
4-4-1-1. Il ritorno di
Wayne Rooney, infatti, ha permesso a Hodgson di modificare la disposizione offensiva. Nella fotografia di
Zonal Marking il sistema di gioco inglese nell'ultimo match contro l'Ucraina.
Si nota come la
difesa a 4 davanti ad
Hart (a proposito, il portiere del Manchester City non sarà un fenomeno, ma non è nemmeno così scarso come vogliono far credere alcuni sedicenti esperti sentiti in Tv) sia molto bloccata. In effetti
Johnson e
Cole limitano molto le loro discese sulle corsie.
Terry e
Lescott formano una buona coppia centrale, anche se potrebbero patire i giocatori tecnici e rapidi (Di Natale). Il centrocampo inglese è ben assortito.
Gerrard è tornato su ottimi livelli, giocando a tutto campo e appoggiando le azioni offensive.
Parker copre le spalle al capitano del Liverpool, mentre
Milner, spesso, finisce per giocare da terzo centrocampista centrale anziché restare largo sulla destra. A sinistra
Young gioca da ala, anche se l'ex Aston Villa non ha brillato in zona offensiva (e in fase difensiva ha palesato alcuni limiti, mettendo talvolta nei guai Ashley Cole). L'assenza di Lampard, pur togliendo qualità e inserimenti in zona offensiva, ha fatto bene a Gerrard e all'equilibrio della mediana inglese. Come detto, Rooney parte da dietro, svariando su tutto il fronte offensivo (con predilezione per il centrosinistra). Il centravanti dovrebbe essere Welbeck, fin qui convincente solo in occasione del gol - meraviglioso - contro la Svezia. Possibile la staffetta con Carroll. Theo Walcott dovrebbe partite dalla panchina ed entrare nella ripresa. L'esterno dell'Arsenal è in grado di mettere in difficoltà il fianco sinistro azzurro.
Nel complesso si tratta di
un 4-4-1-1 tradizionale, con poche variazioni sul tema. Buona organizzazione difensiva e più lanci a scavalcare la metà campo che possesso palla. Il plus è dato dalla forza mentale della squadra e dalla classe/esperienza di alcuni interpreti (Terry, Gerrard e Rooney su tutti).
Infine, per quanto concerne le
palle inattive, le due squadre non hanno un paio di saltatori buoni a testa, ma le vere insidie per le difese potrebbero arrivare dalle traiettorie (dirette o indirette) velenose di Pirlo e Gerrard.
In definitiva le due squadre si affronteranno con due sistemi di gioco diversi e ciò potrebbe determinare una partita discretamente aperta. Tuttavia, è più probabile che, considerando posta in palio e buona organizzazione difensiva di entrambi i team, il
match sia piuttosto equilibrato (almeno nella prima parte), aprendosi maggiormente nel secondo tempo.
QUOTE SCOMMESSE - Secondo i bookmakers Italia-Inghilterra è sfida dal pronostico assai incerto. Quote Better per Italia-Inghilterra:
1. 2.55 X. 3.15 2. 2.85
Domenica ore 20.45 ci saranno molto milioni di italiani incollati alla Tv. Come per un altro, famosissimo Inghilterra-Italia...