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GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

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CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

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giovedì, giugno 30, 2011

Milan 2011/2012 - adidas presenta la seconda e terza maglia

La seconda maglia
La terza maglia

Dopo il lancio della maglia rossonera avvenuto, il 2 maggio, con una blogger conference trasmessa in streaming mondiale dallla sede di adidas Italia a Monza (vedi), il brand a tre strisce svela il design anche della seconda a terza divisa dell'A.C. Milan per la stagione 2011/2012.

AC MILAN - SECONDA MAGLIA 2011/2012 
Come da tradizione bianca con 2 strisce rosse ed una nera sulle braccia.
Scollo a v bianco bordato di rosso.
La novità più rilevante sono le 2 strisce verticali (una rossa ed una nera) che passano sotto il logo Milan e si interrompono per quello Fly Emirates.
Sulla schiena 2 righe sottili verticali con i colori della bandiera italiana.

AC MILAN - TERZA MAGLIA 2011/2012
Base nera con le tre strisce rosse e colletto a polo nero.
Striscia orizzontale tricolore fra i loghi Milan e adidas e quello Fly Emirates. Per la prima volta i loghi adidas e Milan sono color oro. 

Juventus: Mercato 2011/2012 - Il punto al 30/06

IL FRENETICO MERCATO "MEDIATICO" - Mancano due mesi esatti al termine del Calciomercato 2011 e come accaduto  regolarmente negli ultimi anni, molti nomi eccellenti cambieranno casacca in prossimità del 31 agosto (il Milan assestò i colpi decisivi Robinho e soprattutto Ibrahimovic agli sgoccioli del mercato 2010). Tuttavia, stando alla frenesia con cui giornali, siti internet, radio e Tv rincorrono voci e notizie, sembrerebbe che il termine finale della sessione estiva sia ormai prossimo. Il calciomercato-mediatico si svolge praticamente in tempo reale, con news (poche), indiscrezioni (parecchie) e invenzioni (moltissime) ad ogni ora del giorno e della notte. Certo, un tempo - parlo di una decina d'anni fa - le news sul mercato erano scarne e lacunose. Ora però si è passati all'estremo opposto. Cito l'esempio di Sportitalia, Tv che ho sempre elogiato, ma che in occasione del mercato estivo 2011 offre ogni sera più di 3 ore di trasmissioni dedicate a voci e trattative: eccessivo. 
Detto ciò, inizio con questo post una breve panoramica sulla costruzione - ovviamente, per quanto detto sopra, ancora in divenire - di alcune squadre della Serie A 2011/2012. Il primo appuntamento riguarda la JUVENTUS targata Antonio Conte.

Antonio Conte
MERCATO JUVE AL 30/06/11 - Il mercato estivo 2010 bianconero fu molto problematico. L'esigenza di operare un'autentica rivoluzione nella rosa andò a scontrarsi con i precoci impegni europei e con un budget limitato. Il tutto innestato in un radicale mutamento a livello societario. Dopo un inizio più che positivo, la squadra di mister Del Neri è poi crollata nella seconda parte di stagione. Infortuni e alcuni acquisti rivelatisi decisamente sbagliati (Martinez, Motta e Traorè in primis), oltre che una qualità media non elevatissima, hanno prodotto un deludente risultato finale. Come sottolineato giustamente dalla dirigenza, la base della squadra è comunque valida (Krasic, Quagliarella e Matri sono stati tre ottimi acquisti). L'obiettivo del mercato juventino, quindi, è duplice: alzare la qualità media della squadra e colmare le lacune emerse in determinati ruoli nell'ultima stagione. Una considerazione legata alla mancata qualificazione alle coppe europee è che non occorrerà avere una rosa sterminata (anche se gli infortuni delle ultime annate costringono la dirigenza a muoversi con cautela). In tal senso Marotta e Paratici dovranno essere abili a trovare una sistemazione ai giocatori in scadenza o che non rientrano nei piani tecnici-societari (Almiron, Iaquinta, Amauri, Felipe Melo, Tiago - sì proprio lui - Martinez, Grygera, Grosso). Più che gli introiti provenienti dai rispettivi cartellini, queste cessioni porterebbero un notevole risparmio nel monte ingaggi. Il cda del 23 giugno ha portato in dote un ottimo tesoretto. Visti i precedenti e vista l'inaugurazione del nuovo stadio Delle Alpi - aspetto spesso sottovalutato ma in grado di proiettare la Juventus nel futuro, con ampio anticipo sulla concorrenza - sarebbe un delitto sprecarlo ancora una volta. L'obiettivo stagionale della Juventus 2011/2012 non può che essere un piazzamento tra le prime 3 in classifica, utile per la qualificazione in Champions).

Ecco l'analisi della situazione del mercato della Juventus al 30 giugno 2011:

ALLENATORE - La scelta di Antonio Conte soddisfa due requisiti: riportare entusiasmo nell'ambiente e tra i tifosi, affidando la squadra ad un ex bandiera bianconera, peraltro con una buona esperienza e due promozioni in A alle spalle; non stravolgere l'assetto tattico e quindi la rosa costruita la scorsa stagione. Conte ha dimostrato di avere idee e di saper lavorare bene. Per ora soltanto in Serie B (a Bergamo, nel breve periodo in A, ebbe diversi problemi con spogliatoio e tifosi), ma ciò non significa che non potrà fare bene sulla panchina della Juventus. Il suo 4-4-2 (o 4-2-4) necessita di interpreti validi anche dal punto di vista fisico (le cessioni di Giovinco e Palladino possono essere lette anche in quest'ottica).
Ecco un breve riassunto del credo calcistico di Antonio Conte: due attaccanti in grado di dividersi bene gli spazi e di interscambiarsi; due esterni di centrocampo molto offensivi e sempre pronti ad appoggiare le punte; un regista e un mediano in mezzo al campo (formula classica); linea difensiva alta e terzini di grande corsa, capaci di arrivare sul fondo per il cross. Possesso palla e pressing abbastanza alto. Grande attenzione e cura dei dettagli sulle situazioni da fermo (solitamente i difensori delle sue squadre portano un buon contributo in termini realizzativi).

PORTIERI - Confermato Buffon, da cui ci si aspetta un rendimento superiore a quello degli ultimi tempi, c'è da capire il futuro di Storari. Giustamente, l'ex portiere di Messina, Milan e Sampdoria vuole una maglia da titolare e il dualismo con Buffon non giova alla causa. Preferibile una sua cessione con l'acquisto di un secondo portiere affidabile, magari anche di prospettiva (Marchetti?).

DIFENSORI - Certamente il reparto da puntellare maggiormente. Gli acquisti di Ziegler (parametro zero) e soprattutto Lichsteiner rafforzano notevolmente le corsie esterne. L'ex laziale in particolare è cresciuto molto e - Maicon a parte - rappresenta uno dei migliori interpreti del ruolo nel panorama italiano, probabilmente europeo. De Ceglie e Motta i loro rincalzi. Attualmente i centrali di difesa sono 3: Bonucci, Barzagli e Chiellini. Ne serve un quarto. Da capire se solo per completare numericamente il reparto o se per alzare il livello qualitativo. Personalmente opterei per la seconda soluzione, anche se probabilmente le priorità sono in altri settori del campo. Come scritto già in passato, un'eventuale offerta per Chiellini andrebbe valutata molto bene e non scartata a priori...

Andrea Pirlo
CENTROCAMPISTI - L'acquisto di Andrea Pirlo a parametro zero rappresenta fin qui il fiore all'occhiello della campagna acquisti bianconera. L'ex regista del Milan, reduce da una stagione di riposo, può giocare ancora ad altissimi livelli per le prossime 2-3 stagioni. Dopo anni di tentativi andati a vuoto (Xabi Alonso) e di acquisti sballati-sbagliati (Tiago, Poulsen, Felipe Melo), finalmente la Juventus ha trovato il suo regista. Al fianco di Pirlo potrebbe essere rilanciato Sissoko, mentre Felipe Melo appare destinato ad altri lidi. Altro ottimo acquisto a parametro zero è quello di Pazienza, mediano cresciuto moltissimo sotto la gestione Mazzarri. Da valutare la posizione - in tutti i sensi - di Marchisio. Detto che il suo ruolo ideale è quello di interno sinistro in un centrocampo con tre centrali, nel modulo di Conte l'unico spiraglio possibile è quello di esterno sinistro. Ma in quel ruolo Conte predilige un'altra tipologia di giocatori (a Siena quel ruolo era ricoperto da Reginaldo...). Perciò, pur avendo rinnovato il contratto da poco, non sarebbe assurdo pensare ad un Marchisio inserito in qualche scambio importante. Lassana Diarra del Real, pur essendo un giocatore non facile da gestire, potrebbe essere un buon acquisto.

ESTERNI - Un paragrafo a parte riguarda i famosi esterni del 4-4-2 di Conte. Attualmente sono soltanto 2: Krasic e Pepe (a meno che il tecnico bianconero non decida di riproporre Martinez come esterno sinistro). Leggevo su qualche giornale l'opzione di Quagliarella esterno a sinistra. Un esperimento in tal senso potrebbe anche essere fatto, ma l'ex giocatore di Napoli e Udinese, pur essendo assai generoso, predilige giocare per vie centrali (a Udine e Napoli ha spesso finito per giocare centravanti). Per questi motivi penso che, al di là della ricerca di un grande attaccante, una delle priorità di Marotta sia quella di individuare un grande esterno sinistro. Bastos sarebbe ottimo, ma è extracomunitario e non è facile trattare col presidente Aulas. Servirà poi un quarto esterno per coprire eventuali assenze o infortuni. Santana, altro parametro zero, è più che un'idea.

ATTACCANTI - Il piano relativo all'attacco juventino è chiaro: Matri e Quagliarella più un terzo grande nome (Aguero o qualcun altro?) come prime scelte, Del Piero e Toni di scorta. L'acquisto di un top player potrebbero finalmente placare le tradizionali polemiche circa l'utilizzo di Del Piero (a novembre 37 anni). Personalmente vedrei molto bene Mirko Vucinic, già collaudato nel campionato italiano. Aguero ha certamente grandi doti, ma non mi stupirebbe un suo inserimento faticoso nel nostro campionato.

Wimbledon 2011 - Highlights quarti di finale: colpaccio Tsonga (Tennisworlditalia.com)

Articolo di Alessandro Varrassi per Tennisworlditalia.com (vedi) - Jo Wilfred Tsonga, 26 anni, numero 19 del ranking ATP, batte 3-6 6 (3)-7 6-4 6-4 6-4 Roger Federer nei quarti di finale del torneo di Wimbledon, ed accede per la prima volta in carriera in semifinale nello Slam londinese, contro Novak Djokovic (precedenti 5-2 per il francese). Terza semifinale a livello di Slam per lui (le altre due in Australia, 2008 e 2010, bilancio 1 vinta e 1 persa).
Tsonga incredulo per la rimonta su Federer
Per il secondo anno consecutivo Federer si ferma ai quarti di finale a Wimbledon (settima sconfitta qui in carriera, l’anno scorso lo battè in 4 set Thomas Berdych, poi finalista), rimandando ancora (definitivamente?) l’aggancio a Sampras e Renshaw a quota 7 titoli . Una prestazione molto positiva nei primi due set, per il campione svizzero, che però dopo è stato troppo passivo, lasciando l’iniziativa in mano a Tsonga, che specie col dritto comandava troppo da fondocampo, meritando ampiamente il successo.
Una vittoria clamorosa, non certo preventivabile alla vigilia, meno che mai per come si è sviluppato inizialmente il match. Alzi la mano chi, da casa o sul campo centrale baciato dal sole, avrebbe mai pensato, dopo il tie break del secondo set, che il francese avrebbe potuto vincere questa partita. Roger Federer conduceva infatti per due set a zero (6-3 7-6), aveva vinto il primo parziale grazie ad un break nel secondo game, ed il secondo per 7-3 al tie (il 301esimo della sua carriera tra l’altro). Nella sua storia a Wimbledon, lo svizzero vantava prima di oggi un record di 55 vittorie (e 0 sconfitte) in quei match dove era stato capace di vincere il primo parziale. Ed addirittura negli Slam non aveva mai perso (178 match) dopo aver vinto i primi due set (in carriera gli era successo solo in due occasioni, in Coppa Davis contro Hewitt nel 2003 e nella finale della Masters Cup 2005 contro Nalbandian).
Ma i record sono fatti per essere infranti. E questo lo manda in frantumi un omone nero, dalla straordinaria somiglianza con Cassius Clay: come il pugile, anche Tsonga picchia duro (col servizio e col dritto) e sfianca i suoi avversari. La dote principale, emersa oggi, è stata quella del non arrendersi mai. D’altronde, Federer aveva avuto palle break sono nel secondo gioco del primo set. Perché arrendersi, perché mollare? Avrà pensato questo Jo, continuando a spingere. Anche dopo un secondo set giocato alla pari con l’avversario, ma perso in un tie break giocato malamente.

L’inizio di terzo set riusciva però a ridare ossigeno alle speranze francesi: nel terzo gioco, dopo essersi visto annullare due palle break consecutive dai servizi svizzeri, se ne procurava una terza con un gran dritto. Uno strepitoso passante, chiamato fuori da Federer, ma riportato “in” dall’occhio di falco, gli permetteva di strappare per la prima volta il servizio al blasonato avversario. Che perderà il set per 6-4, pur avendo commesso solo 3 errori gratuiti (di cui 2 nel game perso alla battuta). 
Roger Federer
Anche il quarto parziale era deciso da un solo break a favore del francese, in apertura di parziale, difeso poi col solito inattaccabile servizio (4 prime su 4 nell’ultimo gioco). E così, dopo 2 ore e 29 minuti, la gara arrivava al quinto set, per l’ottava volta nella storia a Wimbledon di Federer. Ma l’inerzia era ora tutta dalla parte di Tsonga, che per la terza volta strappava il servizio in apertura di parziale. E manteneva ancora una volta il vantaggio fino alla fine. Un dato eloquente: Federer è salito in palla break solo nel secondo gioco del primo set. Veramente troppo poco. Che siano giunti i titoli di coda per uno dei più grandi di tutti i tempi?

Ed ecco invece gli highlights di tutti i 4 quarti di finale di Wimbledon 2011. Negli altri 3 incontri pronostici rispettati, con Nadal vittorioso su Fish, Murray su Feliciano Lopez e Djokovic (non senza qualche problema) che ha sconfitto la rivelazione del torneo, il 18enne australiano di origini croate Tomic (ne sentiremo parlare...). Ecco i video dei 4 match:

TSONGA vs FEDERER

DJOKOVIC vs TOMIC

MURRAY vs LOPEZ

NADAL vs FISH

lunedì, giugno 27, 2011

Libri & Sport: "La Fiamma Rossa - Storie e strade dei miei Tour" di Gianni Mura (a cura di Simone Barillari)

Gianni Mura, Dunkerque, 5 luglio 2001 "...Ho seguito il mio primo Tour nel '67. Che l'abbia vinto Pingeon lo ricordano in pochi. Il '67 è l'anno di Simpson. Si partiva da Angers, nei bistrot vicino alla stazione, a mezzanotte, l'aria sapeva di tabacco nero e Cointreau. C'erano 130 corridori, tredici squadre nazionali. Era un venerdì 13, quello del Ventoux. Simpson era allegro, la sera prima aveva incontrato due fratelli Salvarani, la stagione dopo sarebbe stato al fianco di Gimondi. Aveva inzuppato allegramente il berrettino nell'acqua minerale e lo aveva usato come un aspertorio sui compagni. Vi benedico, voi che andate al Ventoux. Faceva già di mattina un caldo feroce. Simpson quel pomeriggio è morto a puntate, in mezzo ai sassi. Più che cadere, due volte, era scivolato da fermo dalla bicicletta. Prima uno spettatore, poi un meccanico lo avevano rimesso in sella. Aiutato a ripartire verso un buco infuocato. Qualche anno fa Giancarlo Ferretti mi ha raccontato che poco prima, quando c'erano ancora gli alberi, un gruppetto di spettatori ubriachi si divertiva a passare ai corridori borracce piene di cognac. Ferretti aveva annusato e buttato via, Simpson bevuto due sorsate. E' vero che l'autopsia indicò il doping come concausa della morte. C'era anche il sole. Sarà un caso, ma già l'anno dopo il rigido, quasi sadico regolamento del Tour permise i rifornimenti liquidi in corsa, 50km dopo il via e fino a 20 dall'arrivo.
Ocaña, Merckx e Gimondi


Fu più impressionante la caduta di Ocaña nel '71, giù dal Col de Menté. Credo che resti il Tour più emozionante che ho visto da vicino. Merckx aveva esordito nel '69 come un tornado: 18' sul secondo, Pingeon, sei tappe vinte. Nel '70, otto tappe vinte. Ai francesi Merckx non piaceva granché, lo rispettavano perché vinceva molto e andava all'attacco in maglia gialla (bisognerà aspettare Hinault per rivedere un atteggiamento simile) ma lo trovavano poco umano (...). Sul Col de Menté c'era il sole delle grandi occasioni, poi l'aria diventò all'improvviso viola, elettrica, quasi nera. Fulmini e grandine grossa così, la strada una cosa incerta, nascosta, saponosa. Merckx scollina e allunga, Ocaña a ruota. Merckx attacca, sbanda, va contro un muretto, resta in piedi e continua. Ocaña sbanda, va contro lo stesso muretto, rimbalza in mezzo alla strada, cade, si rialza e viene abbattuto definitivamente da Zoetemelk. Rivedo la foto e mi sembra sempre una deposizione della croce. Fine del Tour di Ocaña, a 15km dalla Spagna, a tre giorni da Mont-de-Marsan, la sua nuova patria (...) E Merckx quella maglia gialla non la voleva, per un giorno non la indossò, poi lo obbligarono. E si prese sputi, insulti, pugni, sassate, ma l'umiliazione più grande per lui era quella maglia gialla che sapeva di non meritare. Ocaña poi vinse un Tour ma non era felice. Qualche anno fa, nella sua vigna, s'è tirato una fucilata in faccia. 
Armstrong a Limoges
Il Mentè è molto vicino al Portet d'Aspet, dove c'è la stele per Casartelli. Altra caduta, altro elicottero, altra morte sulla strada. Di quel Tour '95 ricordo il brutto teatrino delle premiazioni, dei sorrisi, delle miss (i corridori non sapevano? non dovevano sapere?) ma soprattutto, il giorno dopo, il tappone dei cinque colli corso in gruppo, basse le teste e l'andatura. Un vero funerale. C'era già l'EPO, ma miracolosamente c'era (ci sarà ancora?) un cuore collettivo, una reazione solidale a una morte quasi banale ma così improvvisa che riguardava tutti, e tutti aveva colpito. E poi quelli della Motorola sfrangiati in avanti, e dopo qualche giorno Armstrong che vince a Limoges indicando il cielo, queste sono le cose che non posso dimenticare. E nemmeno le pene di Indurain nel '96, lasciato indietro nel giorno del primo arrivo a Pamplona, la sua città, lasciato indietro già sui tornanti pelati dell'Alto de Larrau, la sua montagna preferita. Cinque Tour di fila vinti, e questa recita balbettante, inadeguata, sofferta fin sull'uscio di casa. Ho smesso di seguire il Tour nel '72, ho ripreso nel '91. Erano tutte facce nuove. Gli occhi da husky di Bugno, la rabbia di Chiappucci, fondendoli in un corridore solo si sarebbe ottenuto un grande campione. Le follie di Abdu il grifagno. Magic Perini. Pantani, accidenti a me. Pantani, quelli che mi scrivono ti odio perchè ci hai insegnato ad amare Pantani e adesso che dovremmo fare? Fate come me, consideratelo disperso sul fronte russo. Ma era Pantani che dava un senso alle salite, non viceversa, non importa Alpi o Pirenei. Era questo sciamano a creare la sensazione di magia. La storia si potrà riscrivere, la forza delle emozioni no. Anche Armstrong, che pure non è Merckx, ai francesi non sta simpatico. Mi sono molto emozionato al Puy-du-Fou, la sera della sua prima maglia gialla. Armstrong era tornato dagli ultimi confini, come in un libro di Buzzati. Per riconoscerlo bisognava leggergli il numero sulla schiena, ma era tornato. Tutto il resto (le altre maglie gialle, i due ultimi Tour vinti) è un regalo.".

Rispetto alle altre recensioni (vedi rubrica Libri & Sport) ammetto di aver riportato un estratto un po' più lungo (me ne scuso con l'Autore). Purtroppo, però, in presenza di un libro come "La Fiamma Rossa - Storia e strade dei miei Tour" è difficile scegliere un singolo, breve passaggio. In realtà la struttura del testo è molto semplice: si tratta di una raccolta degli articoli migliori scritti da Gianni Mura come inviato al Tour de France (prima, dal 1967 al 1972 per la Gazzetta dello Sport, poi, dal 1991 ad oggi per Repubblica). La scelta degli articoli è stata effettuata da Simone Barillari. Il passaggio sopra riportato è assai significativo perché condensa il modo di raccontare (e vivere) la Grand Boucle di Mura. L'aspetto sportivo preminente, certo, ma anche (accenno di veltronismo) i ricordi, le persone, la cultura, le tradizioni, l'enogastronomia. Tutti gli ingredienti che rendono unici i pezzi di Mura, sorprendentemente simili (ma mai uguali o banali) tra loro, nonostante il grande salto temporale (si parte con Merckx e si finisce con Armstrong, dopo essere passati per Indurain, Bugno e Pantani e per alcuni non-personaggi protagonisti per un giorno sulle strade di Francia). In "Fiamma Rossa" c'è spazio quindi per i momenti straordinari, ma anche per quelli drammatici (le morti di Simpson, Casartelli, gli scandali doping a partire dagli anni '90). Un occhio di riguardo, infine, per la parabola di Marco Pantani. Per lui un piccolo speciale, con la raccolta di alcuni articoli extra-Tour de France.
La grandezza del Tour de France attraverso l'inarrivabile prosa di Mura. Un binomio imperdibile per chi ama il ciclismo e la sua storia.

Gianni Mura: "LA FIAMMA ROSSA - STORIA E STRADE DEI MIEI TOUR" (a cura di Simone Barillari). Edizioni Minimum Fax - 2008. 464 pp. - € 17.50

lunedì, giugno 20, 2011

Ciclismo & Doping: la Federazione Italiana vieta Tricolori e Nazionale a chi ha avuto sanzioni

Sfogliando i giornali dello scorso weekend, mi ha molto colpito la notizia circa la presa di posizione della Federazione Italiana  Ciclismo avente ad oggetto la delibera presidenziale dello scorso 30 maggio. Tale delibera va interpretata  in via estensiva: tutti i ciclisti sanzionati in passato per vicende doping non potranno partecipare ai campionati italiani e nemmeno essere convocati nelle rappresentative nazionali. In un primo momento sembrava che tale divieto fosse inteso solamente per i corridori sanzionati successivamente al 2008 (l'estate del Cera: scandalo Riccò-Piepoli al Tour, caso Sella, ecc.). In realtà, il presidente della Federazione Renato Di Rocco ha chiarito come il divieto andasse esteso anche alle sanzioni precedenti al 2008. In termini concreti, quindi, non potranno partecipare ai Campionati Nazionali Tricolori (che si svolgeranno domenica prossima in Sicilia) e non potranno essere convocati in nazionale per disputare Mondiali od Olimpiadi, atleti come Ivan Basso, Michele Scarponi, Danilo Di Luca, Alessandro Petacchi, tutti sanzionati per vicende doping. Un giro di vite che la Federciclismo ha adottato su "ispirazione" del CONI che per bocca di Gianni Petrucci aveva rimarcato qualche settimana fa la gravità della situazione nel mondo  del ciclismo. CONI che peraltro non ha ancora digerito la revoca della medaglia d'argento di Davide Rebellin alle ultime Olimpiadi di Pechino. Sempre in punta di diritto sportivo, c'è da chiarire se il divieto vada esteso altresì ai soggetti che in passato hanno ricevuto una ammonizione per questioni formali. Nello specifico si può citare il caso di Daniele Bennati, "ammonito" per la mancata comunicazione dell'utilizzo di una pomata contenente una sostanza vietata (betametasone).
Di Luca in maglia Katusha
Personalmente penso sia un passo giusto, lodevole. Soprattutto un tipo di sanzione concreta, che va a colpire in modo "irrevocabile" chi ha utilizzato scorciatoie illegali. Una sorta di primo passo verso quella sanzione durissima che in molti auspicano: niente più squalifica di 2 anni con possibilità di ritorno alle corse, ma radiazione dopo la prima violazione. In tutta questa vicenda va segnalata la quantomeno inopportuna scelta di Di Luca e del suo legale che hanno presentato ricorso presso l'Alta Corte del CONI per chiedere un'interpretazione della norma. Dopo le ultime vicende che lo hanno coinvolto, penso che sarebbe stato più corretto astenersi da qualsiasi forma di "contestazione" riguardante la normativa antidoping e le situazioni ad essa collegate. Anche perché il ciclista abruzzese ha ottenuto già uno sconto dalla giustizia sportiva nel procedimento post Giro d'Italia 2009.
La speranza è che la Federciclismo mantenga questa linea e che le altre Federazioni nazionali seguano questo esempio. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che i corridori trovati positivi paghino già abbastanza con la semplice squalifica e che tale sanzione accessoria sia eccessivamente pesnate. Tuttavia, penso che la maglia tricolore e quella della nazionale debbano essere intonse e lontane da qualsiasi vicenda (presente o passata) poco limpida.

AGGIORNAMENTO AL 23/06 - In data 23/06 il Consiglio Federale della Fci ha ratificato la delibera presidenziale del 30 maggio, chiarendo come l'esclusione da Tricolori e Nazionali, valga per chi è stato squalificato almeno 6 mesi per doping. Escluse dal provvedimento le "ammonizioni". Per molti, anche per l'Associazione dei Ciclisti Professionisti Italiani (Accpi), si tratta di un provvedimento iniquo, trattandosi in sostanza di una sanzione accessoria comminata ex post. Staremo a vedere come sarà risolta la questione. Personalmente, lo ribadisco, è invece un provvedimento apprezzabile e la sua applicazione retroattiva è in linea con il (giusto) giro di vite voluto dal CONI.

Tour de France 2011: favoriti e quote scommesse

Il podio del Tour de France 2010 (Menchov 3°)
Pochi giorni prima dell’inizio del Giro d’Italia 2011 scrissi il consueto post relativo a favoriti e quote delle scommesse per la Corsa Rosa (vedi). Era palese il fatto che Alberto Contador fosse il grande favorito del Giro, ma rimasi comunque colpito dalla quota bassissima con cui veniva bancato il fuoriclasse di Pinto. A distanza di poco tempo, a meno di due settimane dal via del Tour de France 2011, la storia si ripete e anche in vista della Grand Boucle, Contador – stando alle prime quote uscite – appare pressoché imbattibile (quota 1.65). La cosa fa abbastanza sensazione se si considera che normalmente le quote per le scommesse ciclistiche (in particolare quelle relative agli antepost sui vincitori di una corsa) sono sempre piuttosto alte. A dire il vero quest’anno i grandi campioni stanno facendo venir meno questa consuetudine, visto che anche Gilbert in occasione dell’ultima Liegi-Bastogne-Liegi ebbe una quotazione assai bassa.
A detta di tutti (anche del bookmaker Bwin), comunque, Andy Schleck sarà il vero grande avversario di Contador. Come nel 2010, infatti, si prospetta un emozionante duello tra i due principali protagonisti delle corse a tappe. Il capitano del Team Leopard è quotato a 3.50. Dietro i due campioni  il vuoto, letteralmente. Il terzo incomodo – si fa per dire – dovrebbe essere Cadel Evans, quotato a 20. Franck Schleck, a dire il vero mai realmente competitivo in una grande corsa a tappe, è dato - alla pari di Bradley Wiggins, ottimo vincitore del Delfinato - a 25. Ivan Basso, in cerca della condizione migliore dopo la brutta caduta sull’Etna a maggio, è quotato a 30. Da segnalare poi le quote di Van den Broeck (50), Vinokourov (75), Brajkovic, Tony Martin e Leipheimer (100) e Damiano Cunego (200). Ecco lo screenshot con le quote scommesse (vedi link a Bwin) per il Tour de France 2011:

Le quote per il Tour de France 2011 (Bwin)

domenica, giugno 19, 2011

Fanta Tour de France 2011: con Zweeler un montepremi di 15.000 euro

Mancano due settimane alla partenza del Tour de France 2011. Un'edizione che si preannuncia spettacolare (magari a cominciare dalla seconda settimana di corsa vista la consueta sfilza di tappe per velocisti delle prime tappe...), con la sfida Contador-Andy Schleck a dominare la scena. Blog-In ha già descritto nel dettaglio il percorso della Grand Boucle 2011: vedi post a riguardo. Come avvenuto per il Giro d'Italia 2011, Zweeler lancia il suo Fanta Tour de France, un gioco a premi con (almeno) 15.000 euro di montepremi

REGOLE FANTA-TDF 2011 - Prima di poter iniziare a giocare occorre registrarsi a Zweeler.com (da segnalare anche la Pagina Facebook con tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla starting list e su tutti gli avvenimenti sportivi in cui Zweeler organizza i propri Fantasy Game). Una volta iscritti si potrà prendere parte a tutti i Fantasy Game legati allo Sport (Tennis, MotoGp, Formula 1, ecc). Dopo la registrazione occorre iscrivere la/le propria/e squadra/e al FantaTDF 2011. Le squadre possono essere iscritte e cambiate fino a sabato 2 luglio alle ore 13.05
Per formare una squadra ogni giocatore deve scegliere 15 corridori e 5 corridori di riserva. Se un corridore non comincia in una tappa, allora la prima riserva ne prende il posto. I punti del corridore che si è ritirato rimarranno nel totale dei punti, e i punti del corridore di riserva conteranno solo dall'inizio della prossima tappa.
Si può formare più di una squadra. Però c'è una regola da seguire: per ogni squadra diversa dello stesso partecipante devono esserci almeno 3 corridori diversi dalle altre sue squadre.

Per questo, verranno applicate le seguenti regole*:
1. Tra i 15 corridori, solo 12 corridori possono essere uguali tra le diverse squadre.
2. Tra tutti i 20 corridori, solo 17 corridori possono corrispondere.
*Il software notificherà con un messaggio d'errore l'eventuale infrazione di queste regole.


PUNTEGGIO - Si possono guadagnare punti con la propria squadra in base ai risultati delle tappe. Ad es. quando uno dei propri corridori finisce 9° la propria squadra riceverà 7 punti. Quando un altro corridore arriva al 3° posto, la propria squadra riceverà altri 15 punti, ecc.
Per di più, occorrerà indicare anche il proprio pronostico per:
  • Vincitore del Tour de France
  • Vincitore della classifica a punti (maglia verde)
  • Vincitore della classifica degli scalatori (maglia a pois)
  • Vincitore della classifica dei giovani (maglia bianca)
  • Squadra vincitrice della Crono a squadre                 

    giovedì, giugno 16, 2011

    Copa America 2011 su Sky Sport: palinsesto, programmi e commentatori

    Nell'articolo di presentazione della Copa America 2011 (vedi), avevo già accennato al fatto che la competizione calcistica più importante dell'estate sarà trasmessa in diretta e in esclusiva da Sky Sport. Proprio oggi la Tv di Rupert Murdoch ha presentato il proprio palinsesto, introducendo programmi, rubriche, commentatori e nuovi volti.

    PROGRAMMI - Come detto, Sky Sport proporrà in diretta esclusiva e in Alta Definizione tutta la competizione (su Sky Sport 1 HD e sul canale 205, rinominato dal 1 ° luglio,  Copa America 1) per 90 ore di dirette tra partite e studi di approfondimento pre e post, che saranno replicati in orario diurno per tutti gli incontri che si giocheranno nella notte. Inoltre, grazie all'opzione dell'audio multiplo, sarà possibile seguire tutti  gli incontri anche in lingua spagnola. Tutti i giorni, per rivivere le partite della sera prima e presentare quelle del giorno, arriva "Copa America Hoy", in diretta su Sky Sport 1 HD (e Copa America 1, canale 205) alle 14.00 con Alessandro Cattelan (ex Vj di Mtv). Ad aprire la prima serata, alle 20.45 su Sky Sport 1 HD e Copa America 1, sarà "Buenas Tardes Copa America", striscia quotidiana con Roberta Noè e Marco Cattaneo, che introdurrà le partite del giorno e darà spazio a tutte le novità in diretta dall'Argentina.
    Su Sky Sport24, inoltre, è prevista una rubrica quotidiana dal titolo “Colpo di Tango”, tutti i giorni alle 18 per raccontare storie, presentare la giornata e rivedere il meglio di quella passata.

    COMMENTATORI - La squadra di commentatori di Sky Sport per la Copa America 2011 sarà composta da: Fabio Caressa, Maurizio Compagnoni, Riccardo Trevisani, Antonio Nucera e Massimo Tecca. Gli opinionisti/seconde voci saranno Josè Altafini, Beppe Bergomi, Antonio Di Gennaro, Luca Marchegiani, Claudio Onofri. A loro si aggiungeranno i “nuovi acquisti” Hernan Crespo (già sentito e apprezzato in alcune telecronache di Premier League al fianco di Massimo Marianella), Roberto Carlos “El Pampa” Sosa e Massimo Margiotta (che ha disputato e segnato un gol nella Copa America 2007 con la maglia del Venezuela).

    INTERATTIVITA' - Come per ogni grande evento trasmesso da Sky (Olimpiadi, Mondiali, ecc.) sarà attivo il servizio interattivo (tasto verde del telecomando) a cui si potrà accedere da tutti i canali di Sky Sport. Il Mosaico Interattivo, in onda 24 ore su 24 conterrà 4 canali: su Copa America 1 (205) i match live e le rubriche; il secondo canale, Copa America 2 (206) conterrà  gli highlights; quindi Copa America 3 (207), un canale dedicato a tutti i gol ed infine Copa America 4 (208) che offrirà ai telespettatori tutte le news della manifestazione.

    martedì, giugno 14, 2011

    Copa America 2011 - Calendario, Tabellone, Formula e Diretta Tv (Sky Sport)

    E' l'evento calcistico più importante dell'estate. La Copa America 2011 si disputerà in Argentina e visto il livello delle squadre partecipanti e dei rispettivi convocati sarà un torneo da non perdere. A livello tecnico il gap tra le due big (Argentina e Brasile) e il resto della compagnia resta marcato, ma altre compagini come Uruguay (semifinalista ai Mondiali 2010), Cile e Colombia possono dare fastidio alle due corazzate. Oltre a loro, da segnalare la presenza del Messico, mentre il Giappone, dopo la catastrofe dello scorso 11 marzo, ha deciso di rinunciare. Al suo posto giocherà il Costarica. Le due compagini centro-americane vanno a completare il quadro delle partecipanti (le squadre della CONMEBOL, la confederazione del Sud America sono infatti 10 e per formare 3 gironi all'italiana è necessario procedere all'invito di altre 2 squadre).

    FORMAT E CADENZA COPA AMERICA  - Il format della Copa America così come la cadenza con cui viene disputata ha subito svariate modifiche nel corso della - quasi - centenaria storia del torneo (la prima edizione fu disputata nel 1916). Addirittura dal 1975 al 1983 la Copa America non fu organizzata da nessun Paese, ma disputata con la seguente formula: 9 squadre (esclusa quella campione in carica) venivano suddivise in 3 gironi con partite di andata e ritorno. Le vincenti accedevano alle semifinali e poi alle finali (giocate anch'esse in gare di andata e ritorno). Nel 1987 l'organizzazione fu affidata ad un singolo Paese, mantenendo la formula precedente (senza però gare di andata e ritorno). Nel 1989 si cambiò radicalmente formula con le 10 protagoniste divise in due gironi da 5, con le rispettive prime due classificate che accedevano alle semifinali. L'ultimo cambiamento, quello che ha portato all'attuale formula, è avvenuto nel 1993, con  l'apertura, come detto, a due squadre non appartenenti alla CONMEBOL. Tre giorni da quattro squadre, con le prime due e le due migliori terze qualificate ai quarti di finale.


    COPERTURA TELEVISIVA - Tutta la Copa America 2011 sarà trasmessa in diretta e in esclusiva su Sky Sport. VEDI LO SPECIALE COPA AMERICA SU SKY (clicca qui)
    GIRONI, CALENDARIO E TABELLONE - Ecco i gironi e il calendario delle partite della Copa America 2011. L'orario delle partite riportato è quello argentino (l'Italia è 5 ore avanti).



    GRUPPO A
    ARGENTINA - COLOMBIA - COSTARICA - BOLIVIA


    ARGENTINA vs BOLIVIA (1 luglio ore 21.45, La Plata)
    COLOMBIA vs COSTARICA (2 luglio ore 15.30, San Salvador de Jujuy) 
    ARGENTINA vs COLOMBIA (6 luglio ore 21.45, Santa Fe)
    BOLIVIA vs COSTARICA (7 luglio ore 19.15, San Salvador de Jujuy)
    COLOMBIA vs BOLIVIA (10 luglio ore 16.00, Santa Fe)
    ARGENTINA vs COSTARICA (10 luglio ore 21.45, Cordoba)


    GRUPPO B
    BRASILE - VENEZUELA - PARAGUAY - ECUADOR


    BRASILE vs VENEZUELA (3 luglio ore 16.00, La Plata)
    PARAGUAY vs ECUADOR (3 luglio ore 18.30, Santa Fe)

    BRASILE vs PARAGUAY (9 luglio ore 16.00, Cordoba)
    VENEZUELA vs ECUADOR (9 luglio ore 18.30, Salta)
    PARAGUAY vs VENEZUELA (13 luglio, ore 19.15, Salta)
    BRASILE vs ECUADOR (13 luglio, ore 21.45, Cordoba)  


    GRUPPO C
    URUGUAY - PERÙ - CILE - MESSICO


    URUGUAY vs PERÙ (4 luglio ore 19.15, San Juan)
    CILE vs MESSICO (4 luglio ore 21.45, San Juan)
    MESSICO vs PERÙ (8 luglio ore 19.15, Mendoza)
    URUGUAY vs CILE (8 luglio ore 21.45, Mendoza)
    CILE vs PERÙ (12 luglio ore 19.15, Mendoza)
    URUGUAY vs MESSICO (12 luglio ore 21.45, La Plata)





    TABELLONE COPA AMERICA 2011

    QUARTI DI FINALE
    SEMIFINALI
                   
    FINALE











    Córdoba - 16 luglio 2011



    COLOMBIA
    0
    ore 02.45 in Italia
    PERÙ d.t.s.
    2

     PERÙ
    0

    URUGUAY
    2

    ARGENTINA
    1(4)
    Buenos Aires - 24 luglio 2011 ORE 21.00 in Italia
    URUGUAY d.c.r.
    1(5)

    URUGUAY
    3

    PARAGUAY  
    0
    BRASILE
    0(0)
    ore 02.45 in Italia
    PARAGUAY d.c.r.
    2(0)

    PARAGUAY d.c.r.
    0(5)
    FINALE TERZO/QUARTO POSTO

    VENEZUELA 
    0(3)

    CILE
    1
    PERÙ
    4
    VENEZUELA
    2

     VENEZUELA
    1