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GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

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CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

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sabato, ottobre 30, 2010

Pronostici Serie A 2010/2011 - 9^ giornata

Dopo la vittoria di ieri sera dell'Inter sul campo del Genoa (squadra che fin qui è stata molto al di sotto delle attese complici infortuni e - soprattutto - decisioni alquanto discutibili di Gasperini), la 9a giornata di Serie A prevede il big match tra Milan e Juve. Bianconeri privi di Krasic, Milan senza Thiago Silva e Ronaldinho. Nell'ultimo turno la Juve ha pareggiato a Bologna mentre il Milan ha vinto a Napoli soffrendo troppo in superiorità numerica. Partita aperta a diverse soluzioni, ma probabile il Gol con tendenza al pareggio.
Domenica alle 12.30 bella partita tra Palermo e Lazio: 1X. Interessanti anche Cesena-Sampdoria e Bari-Udinese, mentre il Napoli si presenta al cospetto di un Brescia in serie negativa e molto agguerrito. Molto delicato - anche per i rispettivi mister - il posticipo domenicale Catania-Fiorentina (possibile il segno X).

ROMA-LECCE 1/OVER (1,35/1,70)
MILAN-JUVENTUS X/GOL (3,50/1,73)
PALERMO-LAZIO 1X (1,30)
BARI-UDINESE X2 (1,48)
BRESCIA-NAPOLI 1X (1,54)
CAGLIARI-BOLOGNA 1/UNDER (1,85/1,75)
CESENA-SAMPDORIA 1X/UNDER (1,48/1,65)
PARMA-CHIEVO 1/2 (1,32)
CATANIA-FIORENTINA X/UNDER (3,10/1,67)

PRONOSTICI: 14
ESATTI: 8
SBAGLIATI 6
QUOTA PIU' ALTA INDOVINATA: 3,10 (CATANIA-FIORENTINA X)

venerdì, ottobre 22, 2010

Qualificazioni Europei: dal 2014 sul modello Champions League?

Qualche giorno fa è apparsa sulla Gazzetta dello Sport una notizia molto interessante su un cambiamento che potrebbe riguardare le qualificazioni Uefa ai Campionati Europei. L'Uefa starebbe pensando di applicare il format Champions League ed Europa League alle partite valide per le qualificazioni  agli Europei.
Cosa significa? In pratica Nyon avrebbe intenzione di centralizzare la vendita dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni del torneo di qualificazione come avviene per Champions League ed Europa League.
L'obiettivo, oltre a quello di rendere più omogenee e standardizzate dal punto di vista organizzativo le partite di qualificazione, è chiaramente quello di incassare più soldi da Tv e sponsor, che avrebbero a disposizione per i loro investimenti non una singola partita come avviene oggi, bensì tutti gli incontri disputati al martedì e/o al venerdì. In concreto significherebbe che le partite dei vari gironi inizierebbero tutte alla stessa ora (fusi orari permettendo), si giocherebbe con gli stessi cartelloni pubblicitari in tutti i campi, ci sarebbe una canzoncina modello Champions prima degli inni nazionali e, per i molti appassionati di calcio internazionale, la possibilità al termine degli incontri di seguire delle trasmissioni riassuntive con gli highlights di tutti i match della giornata di qualificazione. In pratica una riproposizione di quello che avviene ad oggi per la Champions League e - dallo scorso anno - per l'Europa League. Anzi, proprio quest'ultima competizione è probabilmente quella che ha ispirato tale idea. La vecchia coppa Uefa non era gestita in modo centralizzato dal punto di vista del marketing e dei diritti Tv. Con l'evoluzione dell'Europa League, invece, c'è stato questo cambiamento che ha permesso all'Uefa di verificare la validità di questo modello di business.
Per quanto riguarda il format della competizione, l'ipotesi che circola - ancora tutta da verificare - è quella di suddividere le 52 squadre partecipanti (la 53esima è la Francia, paese ospitante) in 7 gironi da 6 squadre ciascuno con 10 partite da disputare per tutte le squadre, più due gironi da 5 (8 partite a testa) a cui si aggiungerebbero - per queste ultime 10 formazioni - due amichevoli. L'obiettivo è quindi quello di garantire a tutte e 52 le Federazioni lo stesso numero di incontri complessivi.
Dal punto di vista televisivo sarebbe sicuramente un passo in avanti. Avere la possibilità di gustarsi i filmati delle varie partite europee sarebbe una bella cosa. In realtà la Tv pubblica tedesca (Ard o Zdf) compie già da qualche anno uno sforzo del genere, trasmettendo nel post-partita degli incontri della Germania un ampio riassunto con relativi highlights delle sfide tra nazionali europee. Con il modello prospettato questa "eccellenza" teutonica diventerebbe la regola per tutti i network.
La domanda che ci si pone, però, è se tale cambiamento di format potrebbe preludere ad un passaggio della nazionale italiana sulla pay-Tv, Sky o Mediaset Premium. Al momento non è un'ipotesi da escludere, ma probabilmente è ancora presto per parlarne. Già in passato - come documentato nello splendido libro di Pino Frisoli e Massimo De Luca "Sport in Tv" che sarà recensito nei prossimi giorni su queste pagine - ci furono molte polemiche sull'acquisto da parte dell'allora Tele+2 dei diritti per un incontro dell'Italia. La sensazione è che, se passerà - come probabile - questo progetto dell'Uefa, ne vedremo delle belle.
Personalmente, come si può intuire dall'articolo, sono favorevole a tale cambiamento, se non altro per poter avere una panoramica completa sulle nazionali europee, senza ricorrere a streaming o saltabeccando tra i vari canali satellitari.

Pronostici Serie A 2010/2011 - 8^ giornata

Come ogni settimana ecco i pronostici per l'8a giornata della Serie A. Un turno con un solo anticipo al sabato in virtù del posticipo di lunedì tra Napoli e Milan (posticipo chiesto e ottenuto dal presidente De Laurentiis che evidentemente non sapeva che l'Europa League si giocasse al giovedì). Diverse partite interessanti con circoletto rosso per Parma-Roma, Udinese-Palermo e Inter-Sampdoria. La Juventus appare ampiamente favorita nella trasferta bolognese, mentre la Lazio - pur avendo il favore del pronostico - non avrà vita facile contro il CagliariNapoli-Milan da Gol.

FIORENTINA-BARI GOL (1,78)
PARMA-ROMA X2 (1,32)
BOLOGNA-JUVENTUS 2 (1,85)
CHIEVO-CESENA UNDER (1,60)
GENOA-CATANIA GOL (1,73)
LAZIO-CAGLIARI UNDER (1,73)
LECCE-BRESCIA X (3,00)
UDINESE-PALERMO 1X/GOL (1,38/1,65)
INTER-SAMPDORIA GOL (1,90)
NAPOLI-MILAN GOL (1,65)


Vedi i pronostici delle precedenti partite (clicca qui)

giovedì, ottobre 21, 2010

Eurolega 2010/2011: format, squadre favorite e dirette Tv

Con la netta vittoria dell'Olympiakos sul Real Madrid di lunedì scorso si è aperta l'Eurolega 2010/2011 (da quest'anno il nome ufficiale della competizione è Turkish Airlines Euroleague). Dopo il turno preliminare che ha visto per il secondo anno consecutivo l'Italia perdere una delle sue rappresentanti (l'anno scorso Treviso, quest'anno Caserta), è così scattata la fase a gironi. Come ogni anno, le prime partite serviranno a capire quali saranno le squadre che si contenderanno il massimo titolo europeo. Nella passata edizione si capì sin da subito la forza dirompente del Barcellona di Pasqual che si impose in modo disarmante nel doppio confronto con la Montepaschi Siena. Nonostante i budget milionari di alcune compagini, alle Final 4 di Parigi arrivò uno splendido Partizan Belgrado, che sfiorò anche la finalissima. 
L'edizione 2010/2011 si preannuncia interessante come sempre, con alcuni cambiamenti (anche sostanziali) nei roster. L'Italia si presenta al via con una Mps Siena profondamente rinnovata, mentre Milano e Roma hanno come obiettivo principale l'ingresso nelle Top 16.

FORMAT EUROLEGA 2010/2011: è quello dello scorso anno. Dopo la fase di qualificazione che ha visto Khimki e Spirou  staccare il pass per la fase a gironi, le 24 squadre sono state divise in 4 gruppi da 6 squadre ciascuno (10 partite per girone). La fase a gruppi terminerà il 23 dicembre e qualificherà alle Top 16 le prime 4 di ogni raggruppamento. Altri quattro gironi con 4 squadre che si sfidano in partite di andata e ritorno (dal 19 gennaio al 3 marzo) e accesso ai cosiddetti playoff per le prime due di ciascuno girone. I playoff sono dei quarti di finale al meglio delle 5 partite. Le quattro vincenti staccano il biglietto per le Final 4, previste in un primo momento a Torino (vedi) e spostate a Barcellona a causa della rinuncia del capoluogo piemontese. Le Final 4 di Eurolega 2011 si disputeranno in Catalogna dal 6 all'8 maggio.

I GRUPPI: ecco i 4 gironi. Molto difficile il raggruppamento dell'Armani Milano, decisamente più abbordabili quelli di Roma e Siena.

GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO C
GRUPPO D
CAJA LABORAL
OLIMPIACOS
BARCELLONA
CSKA MOSCA
MACCABI 
REAL MADRID
MONTEP. SIENA
PANATHINAIKOS
PARTIZAN 
UNICAJA
LIETUVOS RYTAS
VALENCIA
PROKOM
LOTT. ROMA
FENERBAHCE
EFES PILSEN
ZALGIRIS 
BROSE BASKETS
CIBONA
ARMANI MILANO
KHIMKI
SPIROU BASKET
CHOLET
OLIMPIJA LUBIANA


Il Barcellona campione nel 2010
FAVORITE: considerando anche l'epilogo casalingo al Palau Saint Jordi, il Barcellona è la candidata numero uno a (ri)vincere l'Eurolega 2010. Praticamente lo stesso roster dello scorso anno. Certo, conteranno moltissimo le motivazioni, ma la squadra di Pasqual ha ancora fame. Si attende un salto di qualità di Ricky Rubio, deludente agli ultimi Mondiali. Navarro, Mickeal, Lorbek, Lakovic, sono - in ordine sparso - solamente alcuni dei fuoriclasse blaugrana. Alle spalle del Barça, le due squadre meglio attrezzate sembrano essere le due ateniesi, con l'Olympiacos che sembra aver fatto le cose ancora meglio degli scorsi anni (alla squadra della passata stagione si sono aggiunti Nesterovic e Spanoulis) e il Panathinaikos che vuole rifarsi dopo la delusione dell'anno passato. La squadra di Obradovic ha perso Pekovic, volato a Minnesota e sostituito da un altro ex Partizan, Maric, ma ha acquistato Romain Sato. Un gradino sotto a queste tre squadre partono due fedelissime delle Final 4 come Cska Mosca e Maccabi (con David Blatt nuovo allenatore e Sofoklis sotto canestro) a cui si aggiunge il Real Madrid di Ettore Messina. Da seguire con particolare attenzione Valencia, Malaga (con Mc Intyre), Efes (sconfitto all'esordio da una Olimpija Lubiana che punta a riscattare la debacle dello scorso anno) e il solito Partizan, fucina di talenti.

L'EUROLEGA 2010/2011 IN TV: L'Eurolega 2010/2011 sarà trasmessa per l'Italia da Sportitalia (in chiaro sul digitale terrestre, canali 225 e 226 piattaforma Sky). Sportitalia trasmetterà in diretta - salvo sovrapposizioni - tutti i match delle italiane (Siena, Milano, Roma). Non mancheranno nemmeno le rubriche di approfondimento già viste lo scorso anno. Voce principe sarà quella di coach Dan Peterson, accompagnato nelle sfide più importanti da Nicolò Trigari.

martedì, ottobre 19, 2010

Josip Iličič, profilo dello sloveno che fa sognare Palermo di Roberto Siljan

Pubblico ora con  grande piacere un profilo, a firma Roberto Siljan, della sorpresa più piacevole di queste prime giornate di Serie A, Josip Iličič, centrocampista mancino del Palermo. Roberto, noto telecronista di Telecapodistria, ci porta alla scoperta di questo 22enne sloveno, passato in poco tempo dalla seconda squadra di Koper alla copertina della Serie A.  Un profilo inedito di questo talento, acquistato a fine agosto dai rosanero. Un sentito grazie a Roberto per la consueta disponibilità.



Josip Iličič, di etnia croata, nasce il 29 gennaio del 1988  a Prijedor in Bosnia, nell'attuale regione serba ( Republika Srbska) della federazione bosniaco-erzegovese. All' eta' di un anno, ancora in fasce quindi, rimasto orfano del padre, con la famiglia si trasferisce in Slovenia, nella Gorenjska, prima a Jesenice e poi a Kranj dove comincia a muovere anche primi passi calcistici nella locale squadra del Triglav. All' eta di 18 anni passa al Britof, formazione dell' omonimo paese della periferia di Kranj. Il primo ˝saltino˝ di qualita' lo effettua nel 2007 quando viene  ingaggiato dalla capodistriana Bonifika, una sorta di succursale del Koper, che all' epoca militava nella Seconda Lega slovena, societa' che successivamente si e' sciolta. A Capodistria fu portato dall' allora presidente del club il compianto Miladin Ostojič, grande conoscitore di sport, non soltanto di calcio, per i suoi trascorsi da dirigente in vari campi   (basket, pallamano, pallanuoto…). A Capodistria pero' non  fa in tempo ad emergere per cui ˝Jojo˝, questo il soprannome di Iličič, passa all' Interblock di Lubiana dove ha l'occasione per crescere. All' Interblock, squadra della massima serie retrocessa al termine dello scorso campionato, rimane per due stagioni (2008-2010). Nonostante nel lasso di tempo in questione abbia profuso prestazioni ondivaghe, dovute ovviamente alla giovane eta', l'indiscusso talento calcistico lo proietta nel gruppo della nazionale slovena under 21. Il resto e' storia recente. Nel giro di un' estate passa dal Maribor al Palermo fino ad assurgere alla nazionale maggiore (esordio l' 11 di agosto contro l' Australia nell' amichevole che ha inaugurato il nuovo impianto Stožice di Lubiana). Esplode in Serie A firmando reti d' autore nell' ordine contro Inter, Juventus, Fiorentina e domenica scorsa contro il Bologna. In seguito a scampoli di partita diputati a settembre contro Irlanda del Nord e Serbia, parte titolare negli ultime due impegni sostenuti dalla Slovenia nelle qualificazioni europee contro Far Oer ed Estonia.  Mancino naturale, sorretto da una non indifferente struttura fisica, 190 cm di altezza, viene schierato a sinistra a centrocampo (al posto di Kirm) nel collaudato modulo 4-4-2 che ha fatto le fortune del c.t. Matjaž Kek. Sebbene riesca a destreggiarsi egregiamente anche nel ruolo di esterno sinistro le giocate migliori le produce nella partita con i faroesi ( subisce il fallo da rigore poi trasformato da Novakovič  e confeziona l'assist per il quinto gol sloveno di Dedič) dal momento in cui viene dirottato sulla corsia opposta a destra in seguito all' uscita dal campo di Birsa,elemento questo assolutamente intoccabile in quella posizione del campo. Per Iličič (il quale predilige andare in progressione, convergere al centro per sferrare una conclusione con il sinistro) in nazionale sarebbe auspicabile un' evoluzione tattica che andasse ad assecondare le sue caratteristiche e di riflesso anche quelle di Armin Bačinovič (suo compagno d' avventura nella favola stiriano-palermitana come sappiamo). Proposta? Un 4-3-2-1, tipo albero di Natale con l'inserimento di Bačinovič in mezzo al campo nel reparto a 3 e lo schieramento di Iličič, inizialmente anche a sinistra per non snaturare troppo la formazione, sulla trequarti assieme a Birsa con il quale potrebbe interagire dietro ad un unica punta. La squadra potrebbe guadagnarne tanto in copertura difensiva quanto in fantasia godendo di una gamma piu' vasta di soluzioni offensive. Forse sto vaneggiando pero' sono convinto che l'idea non e' poi tanto invereconda (Palermo docet).



Roberto Siljan 

domenica, ottobre 17, 2010

L'Italia ritira la candidatura per Eurobasket 2013: un'altra sconfitta per il sistema Italia

La notizia è passata quasi inosservata, ma merita un approfondimento. Venerdì, prima con una nota ufficiale e poi per voce del suo presidente Dino Meneghin, la Fip ha ritirato la candidatura italiana per l'Europeo di basket 2013. Il comitato promotore si è sciolto e la candidatura italiana presso Fiba Europe è stata ritirata.
Un altro colpo durissimo per il nostro basket che pochi mesi fa aveva rinunciato ad ospitare le Final Four di Eurolega 2011 a Torino (nel caso specifico le manifestazione era già stata assegnata alla città piemontese). Meneghin ha spiegato che "a malincuore abbiamo dovuto rinunciare visto che mancavano le certezze di poter avere l'impianto da 15.000 posti a Tor Vergata (requisito imprescindibile per la Fiba, ndr),  considerando anche che - stante il momento di crisi economica - non c'era la possibilità di reperire sponsorizzazioni di alto livello". Se a tutto ciò si aggiungono "le diatribe nel nostro governo, con l'incertezza su eventuali nuove elezioni" si capisce come la candidatura italiana fosse davvero improponibile. A questo punto Eurobasket 2013 si disputerà - salvo improbabili sorprese - in Slovenia, unica candidata rimasta in lizza.
Questa auto-bocciatura merita un commento più generale sull'Italia e sulle capacità organizzative del nostro Paese. Non appena si tratta di organizzare delle manifestazioni sportive di un certo livello il sistema Italia dimostra tutte le sue contraddizioni e i suoi problemi. Qualche mese fa l'Uefa doveva decidere sugli Europei di Calcio del 2016: siamo finiti terzi su tre candidature, alle spalle di Francia e Turchia. Nel 2009 l'Italia ha organizzato tra mille difficoltà, cambiamenti di progetto, polemiche e strascichi giudiziari i Mondiali di nuoto a Roma. Sempre nel 2009 i Giochi del Mediterraneo di Pescara sono stati in forse fino all'ultimo per vari problemi (di budget in particolare). Settimana scorsa si sono conclusi i Mondiali di pallavolo e si può dire che, fortunatamente, siano stati l'evento meglio riuscito degli ultimi tempi. Nello specifico, però, va considerato che per organizzare un Mondiale di volley non occorrevano particolari investimenti: tutti gli incontri si sono disputati in impianti già esistenti.
Ritornando al discorso Eurobasket, si può dire che per l'Italia sia davvero una immensa occasione persa per rilanciare l'intero movimento cestistico. Nuovi impianti, nuovi sponsor, visibilità, livello più alto del campionato, promozione nelle scuole, ecc. Un circolo virtuoso a cui, per l'ennesima volta, dobbiamo rinunciare.
Il grande obiettivo, sullo sfondo, resta la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. Visto che - al momento - le altre candidature sembrano essere abbastanza timide, Roma potrebbe riportare in Italia l'evento sportivo più importante al mondo. Il problema, però, è che un'Olimpiade - pur nella sua grandiosità - non coinvolge fino in fondo un intero sistema, ma si gioca sull'asse città candidata-Coni-Governo-Cio. Eventi come Mondiali o Europei di calcio o Europei di basket, invece, riguardano l'intero sistema Paese con le sue città, le infrastrutture, la ricettività, gli impianti, la sicurezza ecc.
Al momento, purtroppo, non siamo in grado di organizzare eventi così importanti e la cosa più triste è vedere Paesi da poco entrati in Europa come Lituania e Slovenia in grado di ottenere l'organizzazione di queste manifestazioni. La Lituania, addirittura, ha chiesto e ottenuto dalla Fiba Europe la possibilità di allargare Eurobasket da 16 a 24 squadre, favorendo tra l'altro anche la qualificazione diretta dell'Italia. Non serve aggiungere altro.

venerdì, ottobre 15, 2010

Pronostici Serie A 2010/2011: 7^ giornata

Dopo la sosta per le nazionali ritorna la Serie A con un turno interessante e alcune sfide di buon livello. Giornata a cavallo tra nazionali e coppe europee, quindi assai pericoloso per le big o presunte tali. Sulla carta partita agevole per la Juventus contro il Lecce, mentre nascondono maggiori insidie i match del Milan in casa col Chievo (più pericoloso fuori che al Bentegodi) e dell'Inter a Cagliari. La capolista Lazio in posticipo a Bari: possibile l'Under, ma non è da escludere il gol (1-1?). Interessanti Sampdoria-Fiorentina e Roma-Genoa, mentre sembrano meritevoli di fiducia Palermo e Udinese. Di difficile interpretazione Cesena-Parma.

MILAN-CHIEVO 1/GOL (1,45/1,90)
ROMA-GENOA 1/GOL (1,85/1,70)
CAGLIARI-INTER 1X (1,84)
BRESCIA-UDINESE X2 (1,50)
CATANIA-NAPOLI UNDER (1,70)
CESENA-PARMA X/UNDER (3,15/1,65)
JUVENTUS-LECCE 1 (1,35)
PALERMO-BOLOGNA 1 (1,60)
SAMPDORIA-FIORENTINA UNDER (1,75)
BARI-LAZIO ris. esatto 1-1/X (6,00/3,10)

Pronostici: 14
Esatti: 10
Sbagliati: 4
Quota più alta indovinata: 3,15 (Cesena-Parma X)

mercoledì, ottobre 13, 2010

Italia-Serbia: le responsabilità italiane, i mancati controlli e il servizio Rai

E’ sempre molto difficile commentare fatti che poco hanno a che fare con gesti tecnici, tattiche e risultati. Tuttavia, la serataccia di Genova è strettamente connessa all’evento sportivo, all’incontro calcistico in particolare. Da qui si può partire per una prima considerazione generale. Perché solamente due giorni prima, in occasione della finale per il bronzo ai Mondiali di pallavolo a Roma tra Italia e Serbia non è accaduto niente di tutto ciò, ma, anzi, si è assistito ad una festa dello sport? Per quale motivo, invece, l’evento calcistico porta con sé violenza, minacce ed è luogo fertile per delinquenti di vario genere? I motivi sono diversi, difficile indicarne solo uno. Il più plausibile è che nessuno sport al pari del calcio permette una visibilità e una cassa di risonanza così grandi.
Passando ad analizzare i motivi di quel che è accaduto ieri sera, al di là delle dichiarazioni politiche del giorno dopo, la prima cosa da sottolineare è che l’arrivo della tifoseria serba è stato ampiamente sottovalutato dai responsabili della sicurezza. Prima di tutto perché, tra tutte le tifoserie europee, quella serba è tra le più pericolose e calde, con diverse frange estremiste. Poi, perché la sconfitta interna contro l’Estonia era stata a dir poco mal digerita dagli ultras locali che avevano già provocato degli incidenti al gay pride di Belgrado lo scorso weekend. Doveva esserci una comunicazione più efficace tra polizia serba e italiana. L’errore più grave, in realtà, lo si è commesso prima della partita. Dopo che i tifosi serbi nel pomeriggio avevano devastato il centro cittadino, i controlli all’ingresso dello stadio avrebbero dovuto essere – a maggior ragione – ancora più rigidi. Sugli spalti, invece, sono entrati fumogeni, coltelli, tronchesini, oggetti contundenti. La famiglia che la domenica decide di andare a vedersi la partita di Serie A deve lasciare all’ingresso il tappo della bottiglietta d’acqua. Gli ultras serbi che avevano devastato la città poche ore prima, non solo sono entrati allo stadio, ma lo hanno fatto portando con loro tutto quell’armamentario. Un controsenso assoluto. Insomma, non ci sono certezze in tal senso, ma con una prevenzione e dei controlli più rigidi Italia-Serbia si sarebbe potuta giocare, evitando di abdicare in quel modo.


(QUESTO ARTICOLO E' PUBBLICATO ANCHE SU STADIOSPORT.IT)

Ps, davvero rivedibile (eufemismo) anche la gestione della serata da parte della Rai. Mazzocchi non voleva creare allarmismi e ha ottenuto l'effetto opposto. Gentili che ripeteva ogni due minuti che tutto ciò era un affronto indiretto ai militari italiani caduti in Afghanistan (va bene una, due volte, ma alla fine si sfocia nella demagogia). Dossena e Collovati che ribadivano il fatto che la Fifa (!) dovrà prendere dei provvedimenti esemplari. Qualcuno spieghi loro che gli Europei sono organizzati dall'Uefa. Goria e Capaldi che cercavano informazioni in tutti i modi creando ulteriore confusione. Infine la perla dell'interpretazione del gesto del tre dei giocatori serbi sotto la loro curva: "Stanno dicendo che se continuate così ci daranno lo 0-3 a tavolino". Posso capire che  non tutti conoscano quel gesto, ma si poteva essere più prudenti, evitando la comicità involontaria. Se si considera poi che invece di restare sulla notizia e seguire gli sviluppi della serata, la famosa Rete ha richiesto la linea per trasmettere un film visto 46 volte (mentre altre reti mandavano in onda edizioni straordinarie dei tg), si capisce come anche la Rai non abbia fatto una grande figura.

martedì, ottobre 12, 2010

Giro di Lombardia 2010: percorso, favoriti e diretta Tv

Il Giro di Lombardia 2010 (o semplicemente "Il Lombardia", come da denominazione ufficiale voluta da Rcs) si disputerà sabato prossimo, 16 ottobre su un percorso rinnovato, sulla carta ancora più spettacolare rispetto alle ultime edizioni. La classicissima d'autunno che come sempre chiuderà la stagione agonistica a grande livello, vedrà al via tutti i migliori interpreti delle corse di un giorno, compreso il neo campione del mondo Thor Hushovd.
Dopo il dominio azzurro tra 2001 e 2008 (tre successi per Cunego, due a testa per Bartoli e Bettini), lo scorso anno ad imporsi fu un sontuoso  Gilbert, sfortunato protagonista al Mondiale australiano. Alla vigilia l'uomo da battere sembra proprio il campione belga, ma sono diversi i pretendenti al successo finale.

PERCORSO: come detto, il percorso studiato da Angelo Zomegnan e Mauro Vegni per la 104esima edizione si presenta ancora più affascinante rispetto agli scorsi anni. 260 km complessivi con partenza da Milano e arrivo a Como. La grande novità - un ritorno al passato a dire il vero - è l'inserimento della Colma di Sormano al posto del Civiglio (peccato che gli organizzatori abbiano preferito evitare il terribile muro - "la salita più dura affrontata in carriera" secondo Franco Cribiori - scegliendo di passare per la provinciale, decisamente più morbida). Il passaggio sulla Colma di Sormano (quota 1124 metri) sarà preceduto dall'ormai classica scalata sulla Madonna del Ghisallo. Dopo Ghisallo e Sormano i corridori transiteranno per Como, per poi affrontare lo strappo che potrebbe decidere la corsa: il San Fermo della Battaglia, strappo di quasi 3km con pendenza media del 6,8% e punte al 10%. Dalla cima del San Fermo al traguardo mancheranno solamente 5km, quasi tutti in discesa.
Altimetria Giro di Lombardia 2010

FAVORITI: il protagonista più atteso, vincitore dell'ultima edizione, è senza dubbio Gilbert, apparso superiore a tutti all'ultimo Mondiale e tradito - paradossalmente - proprio dall'aver fatto il vuoto e dall'essere rimasto da solo sul falsopiano controvento. Sono diversi i candidati alla vittoria finale, ma il lotto dei favoriti potrebbe restringersi ad Evans, Nibali, Pozzato e Samuel Sanchez. Tra gli outsider da citare senz'altro Cataldo (vincitore domenica del Gp Beghelli), Andy Schleck, KolobnevBrajkovic e Richie Porte.
Alla vigilia del Giro del Piemonte è scoppiata una polemica molto accesa tra Gilbert e Pozzato. Il corridore belga, dopo la Parigi-Tours, ha attaccato il vicentino, accusandolo di correre sempre e solo sull'avversario: "Ho provato ad attaccare su una delle due salitelle finali ma ho desistito perché avevo Pozzato a ruota che non collaborava. E' il suo modo di correre. Tutto quello che fa è far perdere il corridore che è favorito. Lo ha fatto per due anni con Boonen, ora il suo bersaglio sono io". Al di là della concreta possibilità di vittoria finale di Gilbert alla Parigi-Tours, quelle del belga non mi sembrano parole campate per aria, anzi.
Al momento non sono ancora uscite le quote dei bookmakers.

DIRETTA TV e INTERNET: la 104esima edizione del Lombardia si potrà seguire in diretta su Rai 3 ed Eurosport a partire dalle ore 15.00. Il sito gazzetta.it offrirà invece la diretta streaming della classicissima di autunno (commento di Antonino Morici e Marco Saligari).

lunedì, ottobre 11, 2010

Mondiali Pallavolo - Italia 2010: bilancio finale (con contributo di Vittorio Virgili)

Bruno festeggia la vittoria Mondiale
Con la netta affermazione del Brasile su Cuba si è conclusa una bella edizione dei Mondiali di Pallavolo - Italia 2010. Una manifestazione che ha registrato un ottimo successo di pubblico in tutte e 10 le città coinvolte. Un'altra bella notizia è stata il successo di ascolti per Italia-Brasile di sabato sera: ben 3,5 milioni di spettatori su Rai 3. La dimostrazione che anche gli sport diversi dal calcio, specie in occasione di eventi importanti, sanno conquistare il pubblico italiano. Dal punto di vista agonistico, poi, il Brasile ha dimostrato di essere ancora una volta una spanna sopra tutti, conquistando il terzo titolo iridato consecutivo. Per l'Italia un quarto posto di difficile interpretazione. Vero che gli ultimi Europei erano stati fallimentari (undicesimo posto) e che alla vigilia l'obiettivo massimo era quello di giocarsi le semifinali al Pala Lottomatica. Altrettanto onestamente, però, va ricordato che formula e tabellone hanno permesso agli azzurri di arrivare in semifinale senza affrontare avversari di particolare levatura (gli Usa sono una buona squadra, ma decisamente più abbordabili rispetto al 2008). Nelle due partite contro squadre di livello (Brasile e Serbia) sono purtroppo emersi diversi limiti, sia a livello tecnico che di personalità. Il fatto positivo, comunque, è che la kermesse mondiale ha permesso di lanciare, almeno part time, alcuni giovani su cui potremmo fare affidamento nel futuro prossimo (Zaytsev, Travica, Parodi, mentre su Marra ho qualche riserva). I Mondiali lasciano quindi un patrimonio importante a tutti i livelli. Spetterà a Fipav e Coni sfruttarlo al meglio.


Pubblico ora il bilancio finale dei Mondiali 2010 dell'amico Vittorio Virgili che ha avuto modo di assistere dal vivo a quattro incontri ad Ancona più le Finali di Roma. Un racconto di quello che è stato il Mondiale di volley dentro e fuori dal campo. Un grazie a Vittorio per questa bella testimonianza diretta. 



Ieri sera è terminato il Campionato del Mondo di Pallavolo dopo una finale dominata dal Brasile contro una Cuba troppo giovane e inesperta per avere la meglio contro i maestri brasiliani.

Questo mondiale passerà alla storia per vari motivi:

1)     per  le discutibili scelte della Rai che ha mandato sui canali visibili a tutti solo una partita, la semifinale Italia-Brasile su Raitre, mentre tutte le altre sono andate in onda su Raisport 1, praticamente oscurando a livello mediatico l’evento;
2)     Per l’inno d’Italia cantato a squarciagola da tutto il pubblico senza musica di sottofondo (assolutamente da ripetere in altri sport e molto emozionante dal vivo);
3)      Per il quasi tutto esaurito in tutti i palazzetti d’Italia anche se non giocava l’Italia. Io ho avuto la fortuna di vedere 4 partite ad Ancona e le Finali a Roma ed è sempre stato tutto esaurito;
4)     Per la gioia dei tifosi che fuori allo stadio giocavano con qualsiasi mezzo (palle, bastoni, carta) a pallavolo. Centinaia di famiglie con bambini, come non accadeva da secoli e file kilometriche agli stand per avere un gadget per ricordare l’evento;
Il Torello calcistico del Brasile
5)     Per la furbizia degli steward in uscita dallo stadio che quando un tifoso voleva uscire e rientrare gli applicavano un braccialetto fosforescente per poi chiedere oltre a questo il biglietto che aveva normalmente staccato un ora prima….Dopo aver finito i braccialetti hanno pensato di mettere dei timbri con scritto exit come in discoteca!
6)     Per il torello fatto con i piedi come i calciatori del Brasile campione del Mondo, vera chicca di questo mondiale…
7)     Per i prezzi assurdi del cibo nel palazzetto. 5 euro per un panino, 2 euro per 0,50 d’acqua e 3,50 per un pacchetto di patatine! Costava di meno il biglietto d’ingresso…

Speriamo che questa manifestazione abbia dato spunto agli organizzatori di altri eventi perché, anche se con forte critiche iniziali, questo Mondiale ha dimostrato che con biglietti a prezzi popolari si possono riempire gli stadi di famiglie festanti che comprano negli stand fuori lo stadio e tifano insieme all’avversario.


Vittorio Virgili

Una bella domenica di sport, senza calcio...

Siena-Bologna 82-64 (5^ Supercoppa per i toscani)
Il weekend appena concluso è stato a suo modo unico, difficilmente replicabile nel corso dell'anno sportivo 2010/2011. Approfittando della pausa del campionato di calcio e dal cambiamento di date per gli impegni delle nazionali (lo spostamento del doppio impegno al venerdì e martedì è una bella mossa e l'Uefa ne ha in cantiere un'altra a cui dedicherò un post a breve), quest'ultimo fine settimana ha dimostrato come si possa vivere tranquillamente senza il Dio Pallone, almeno per una domenica. Certo, non sono mancate le classiche scelte discutibili dei quotidiani sportivi - tutti compresi - con le loro prime pagine dedicate ad improbabili scenari di mercato o i sondaggi totalmente privi di logica e fondamento di alcuni programmi Tv (ancora una volta, spiace dirlo, Sky Sport 24 brilla in questa particolare categoria: sondaggio "ad eliminazione" del 10/10/10  tra i migliori numeri 10 della storia del calcio con risultato finale molto indicativo: vince Del Piero su Pelè...).

Un weekend, e una domenica in particolare, contraddistinti da tanti eventi sportivi di grande interesse, nessuno legato al calcio. Dalla mattina dedicata ai motori con i Gran Premi di F1 e MotoGp e alla vela con la Barcolana, passando per la Parigi-Tours di ciclismo e concludendo il tutto con la Supercoppa di basket tra Siena e Bologna e (soprattutto) le Finali dei Mondiali di pallavolo disputati in Italia (sabato sera la diretta di Brasile-Italia su Rai3 ha registrato 3,5 milioni di telespettatori). Niente polemiche arbitrali - con o senza moviole -, interminabili discussioni sulle prospettive di una squadra dopo una vittoria o una sconfitta, ma tanto sport ad alto livello. Discipline ed eventi che in una qualsiasi domenica calcistica avrebbero trovato pochissimo spazio e ancor meno visibilità, schiacciati dal campionato di calcio con annessi e connessi. Ecco, questo blog - nel suo  minuscolo - come dimostrato in questo anno di vita, ha sempre cercato sempre di bilanciare lo spazio tra i vari eventi sportivi, dedicando speciali e articoli a più discipline possibili. Il calcio come sport più seguito e analizzato, certo, ma senza monopolizzare spazio ed attenzioni. 
Rino Tommasi, nel suo ultimo libro recensito su questo blog (vedi), ha sottolineato come un suo sogno (anche a suo dire - purtroppo - irrealizzabile stante la cultura sportiva dominante in Italia) è sempre stato quello di fondare un quotidiano sportivo in cui tutti gli sport trovassero uno spazio equo, proporzionato. Un giornale in cui, per fare un esempio fresco, improbabili colpi di calciomercato non sottraggano spazio e visibilità ai Mondiali di volley, vero grande evento del momento. Un quotidiano in cui non si abbia paura di mettere in prima pagina il trionfo di qualche campione straniero a scapito di interviste a personaggi più o meno importanti del mondo calcistico nostrano. 
Tutto questo in Italia appare impossibile, mentre in altri Paesi è la regola: vedi esempio Francia-L'Equipe. Si entrerebbe poi nel solito discorso dell'uovo e della gallina, vale a dire se sono i giornali a proporre ciò oppure se è la gente che lo richiede. Personalmente penso - e l'ho già scritto su queste pagine - che siano i media ad avere maggiori responsabilità. Non a caso, molti italiani conoscono, guardano e si innamorano degli "sport minori" durante le Olimpiadi - con conseguenti iscrizioni in aumento alle singole Federazioni -, unico momento di visibilità per tante discipline. 
Ecco, non sarebbe male provare a seguire questa linea, almeno per vedere l'effetto che può avere. L'ultimo weekend è stato - nella sua effimera brevità - una piccola Olimpiade e come tale rischia di essere l'eccezione, non la regola.

mercoledì, ottobre 06, 2010

Ettore Torri (Capo Procura Antidoping CONI): "Tutti i ciclisti si dopano"

"Tutti i ciclisti si dopano". Fino a quando a dirlo - o sospettarlo - sono gli appassionati o i detrattori del ciclismo che cavalcano un sentimento assai diffuso (e oggettivo visto i numerosi casi di doping acclarati negli ultimi 15 anni), si resta sulla soglia del commento da bar sport. Ma se a pronunciare una tale frase è il Capo dell Procura antidoping del Coni Ettore Torri, da anni in prima linea nella lotta all'uso di sostanze vietate, la faccenda diventa assai più seria e preoccupante. Torri in sostanza ha ufficializzato quello che in molti non hanno mai avuto il coraggio di dire. Personalmente, pur partendo da una base garantista (vedi commento sul caso Contador), ho sempre sostenuto che per affrontare le varie corse - in particolare quelle a tappe - sia praticamente impossibile non ricorrere a degli aiuti farmacologici, più o meno leciti  (vedi esempio scooter nell'approfondimento sulla tematica doping). Difatti, il confine tra prodotti consentiti e vietati è molto labile e in questa zona grigia preparatori e medici possono "giocare", approfittando della atavica superiorità del doping sull'antidoping-eterno inseguitore. 
Torri è giunto a questa conclusione, non per convinzione personale, ma dopo aver ascoltato decine e decine di testimoni nel corso dei vari procedimenti disciplinari incardinati in questi ultimi anni: "Ultimamente, tutti i ciclisti che ho interrogato hanno detto che tutti si dopano". Torri affronta anche l'argomento preparatori e medici: "Sono bravissimi nel loro lavoro e sono in grado di prescrivere il necessario per rimanere al di sotto della soglia del doping, aiutati in qualche caso dalla complessità dei regolamenti che favorisce gli atleti incolpati". Parole a cui non serve aggiungere molto, se non capire quale potrebbe essere la soluzione per uscire da questo sistema che appare inattaccabile. Partendo dal presupposto iniziale, Torri giunge ad una conclusione estrema, per certi versi una dichiarazione di impotenza, che tuttavia trova alcuni consensi nell'opinione pubblica (anche Rino Tommasi, seppur con qualche distinguo, ha espresso parere favorevole all'idea seguente): "Non è giusto che venga trovato un atleta su cento. Più lavoro in questo campo e più mi stupisco della diffusione del doping e non credo verrà estirpato, per il semplice fatto che si evolve continuamente. Escono sempre nuove sostanze sulle quali non esistono controlli". La conclusione è che "se non facesse male alla salute, il doping andrebbe legalizzato". Su quest'ultimo punto bisognerebbe scrivere un post dedicato per valutare pro e contro di una tale, drastica decisione. Il fine ultimo sarebbe quello di far partire tutti sullo stesso piano, ma il problema sarebbe sempre che la ricerca doping è sempre più avanti e si finirebbe per avere comunque dei dubbi sul vincitore di turno. 
Insomma, la cosa più disarmante è che non si vede una vera via d'uscita. Il ciclismo, sport meraviglioso ma maledetto, unico, amato e seguito sempre e comunque, meriterebbe ben altro.

venerdì, ottobre 01, 2010

Ciclismo e Doping: il caso Contador (no ai giudizi affrettati), Mosquera e Riccò

Poco prima del Giro d'Italia 2010 avevo elaborato una breve analisi - senza alcuna ambizione di completezza - sul fenomeno Doping nel ciclismo (vedi). Ne ripropongo il link perché, purtroppo, il tema doping è tornato prepotentemente a galla nelle ultime ore. Il ciclismo, assieme al calcio, è lo sport certamente più popolare, quello più "vicino" alla gente. Vanta un'infinità di tifosi in giro per il mondo, ma negli ultimi 15 anni ha perso moltissima credibilità e consensi. Inspiegabilmente, o forse no, però, l'amore e la passione dei tifosi sono rimasti intensissimi (basti vedere le presenze sulle strade dei tapponi o gli ascolti Tv...).
Ieri, 30 settembre 2010, dopo un periodo relativamente tranquillo sul fronte doping, sono giunte non una, bensì tre notizie da prima pagina. La positività di Alberto Contador ad un controllo avvenuto nel corso del Tour 2010, il terzo conquistato dallo spagnolo; la positività di Ezequiel Mosquera all'ultima Vuelta, corsa in cui il 34enne spagnolo ha lottato fino all'ultimo metro con Vincenzo Nibali per la vittoria finale, giungendo poi secondo; l'indagine delle procure di Padova e Perugia su un traffico di sostanze dopanti che coinvolgerebbe anche Riccardo Riccò
Occorre analizzare singolarmente le tre vicende, viste le sostanziali differenze da un caso all'altro.

CASO CONTADOR - come scritto nel titolo del post,  in questa vicenda è fondamentale andare piano con i giudizi affrettati, evitare di condannare a priori o, ancora peggio, fare di tutta l'erba un fascio. Certo, quando il numero uno al mondo, il ciclista che ha dominato in lungo e in largo tutte le ultime edizioni delle grandi corse a tappe, viene coinvolto in una vicenda più o meno chiara legata al doping, la risonanza mediatica è altissima. Nelle ultime ore - secondo quando riportato dall'Equipe - stanno emergendo nuovi particolari e nuove ipotesi sulla positività al clenbuterolo di Contador lo scorso 20 luglio al Tour de France (era il giorno di riposo prima della tappa del Tourmalet). Fino a ieri si sapeva che la quantità di clenbuterolo (sostanza dimagrante che se assunta in dosi importanti ha effetti anabolizzanti e favorisce il recupero) trovata dal laboratorio di Colonia era infinitesimale: 400 volte meno di quella per cui la Wada è tenuta ad avvisare l'Uci. Il problema è che il clenbuterolo è considerato prodotto dopante anche in presenza di una sola molecola. Contador sostiene che tale positività sia riconducibile ad una bistecca mangiata la sera precedente. Sono state fatte subito facili ironie, accostando la spiegazione del ciclista madrileno a quelle più inverosimili adottate negli anni dai vari atleti pizzicati all'antidoping. Ognuno è libero di analizzare le cose come meglio crede, ma la spiegazione fornita da Contador non è campata per aria essendo stata confermata da scienziati americani e cinesi (il clenbuterolo è usato in zootecnia per le sue qualità anabolizzanti). Quindi, a maggior ragione, piano con i giudizi, specialmente se superficiali. Come scritto in modo perfetto da un anch'egli prudente Eugenio Capodacqua (giornalista solitamente molto severo) su repubblica.it (vedi), le ipotesi toccano i due poli estremi (piccolissima quantità ingerita poco prima della corsa - valida la spiegazione della bistecca, o grande quantità assunta molto tempo prima). Non vi sono certezze, anche perché Contador è risultato positivo solo in quel test, nonostante fosse sottoposto a controlli quotidiani. 
Il caso, però, già intricato di suo, si è complicato ulteriormente nelle ultime ore con L'Equipe che ha pubblicato sul suo sito l'ipotesi che dietro a tale positività ci possa essere una auto-emotrasfusione (vedi). Sembrerebbe, infatti, che nei campioni raccolti siano stati trovati dei residui di plastica provenienti da delle sacche di sangue solitamente usate per le autotrasfusioni. Il condizionale è assolutamente d'obbligo, anche perché tale ritrovamento e la procedura stessa non sono certificate dagli organismi antidoping internazionali. Anche qui, quindi, tutto da verificare. UCI e Wada sono attese da un duro e difficile lavoro. 
La speranza è che, trattandosi del ciclista più forte in circolazione, il ciclismo possa uscirne - per una volta - un po' meglio del solito. Se fosse accertata la volontaria assunzione di sostanze dopanti da parte del madrileno, invece, staremmo parlando di una positività pesantissima, che darebbe definitivamente ragione a chi sostiene che nel ciclismo il doping è la regola.

POSITIVITA' MOSQUERA: la positività di Ezequiel Mosquera, grande protagonista alla Vuelta 2010, unico in grado di contendere fino all'ultimo giorno la vittoria finale a Vincenzo Nibali, è un altro brutto colpo, ma rientra nella categoria dei casi meno eclatanti. Dico questo perché il ciclismo moderno ci ha abituato a positività "immediate" di atleti protagonisti poco tempo prima di imprese clamorose (basti citare Landis o Sella). Mosquera, la cui squadra era stata già coinvolta pesantemente nell'Operacion Puerto del 2006, ha cominciato ad ottenere risultato di prestigio, sfiorando due volte il podio alla Vuelta. Le prestazioni alla ultima Vuelta avevano impressionato e in molti avevano storto il naso, sollevando qualche dubbio sui continui scatti in salita del 34enne spagnolo. La positività ad un farmaco che serve a mascherare l'assunzione di eritropoietina (), quindi, non può essere considerata un fulmine a ciel sereno come nel caso di Contador.

INCHIESTE PROCURE E COINVOLGIMENTO RICCO': sempre di ieri la notizia che nel corso dell'inchiesta Cobra Red che vede coinvolto come personaggio centrale Enrico Rossi, professionista e cognato di Riccò, lo stesso Cobra di Formigine (assieme a Donato Cannone) risulta indagato per violazione della legge sul doping. Nel corso dell'inchiesta portata avanti dalle Procure di Padova e Perugia, sono state rinvenute a casa Riccò 50 pasticche sfuse, in parte sminuzzate, che sono state immediatamente spedite ai laboratori per essere analizzate. 
Inutile dire che per Riccò, già squalificato per uso di epo di seconda generazione al Tour 2008, nel caso in cui venisse confermata la natura illecita di tali sostanze, si tratterebbe della fine della carriera.
Nell'articolo di presentazione ai Mondiali di domenica scorsa avevo sottolineato come avrei visto di buon occhio una sua convocazione. Mi ero anche espresso in favore della sua partecipazione al Giro 2009, criticando la scelta di Zomegnan di escludere la sua squadra dalla corsa rosa. Ecco, la mia "sponsorizzazione" a favore di Riccò deriva da una presunzione di buona fede. Confido (confidavo?) che la squalifica e tutto ciò che ne consegue avrebbero condotto Riccò sulla retta via. Spero che il Cobra di Formigine, al pari di Contador, possa dimostrare la sua innocenza. La speranza è l'ultima a morire, ma le sensazioni non sono molto positive (almeno quelle...).

Ps, la Vacansoleil aveva appena definito gli ingaggi di Riccò (che ha già corso con la nuova squadra) e Mosquera (per la prossima stagione). Per il team olandese due brutti colpi: la palla passerà probabilmente ai legali...

Pronostici Serie A 2010/2011 - 6a giornata

La sesta giornata di Serie A presenta diverse partite interessanti, con il big match Inter-Juventus in posticipo domenicale. Per la sfida di San Siro il pronostico è assai incerto. Inter favorita, ma la Juventus è in evidente crescita. Possibile il GOL, si può rischiare il segno X. Negli altri incontri ci si attende la prima vittoria stagionale dell'Udinese contro il Cesena, dei gol in Fiorentina-Palermo, Genoa-Bari e Napoli-Roma e delle partite da Under a Bologna, Verona e Lecce. In bocca al lupo!

UDINESE - CESENA  1 (1,75)
PARMA - MILAN  GOL (1,73)
LECCE - CATANIA UNDER (1,68)
BOLOGNA - SAMPDORIA  UNDER (1,73)
CHIEVO - CAGLIARI  X2/UNDER (1,57/1,70)
FIORENTINA-PALERMO  GOL (1,68)
GENOA - BARI  GOL (1,72)
LAZIO - BRESCIA  GOL (1,78)
NAPOLI - ROMA GOL (1,65)
INTER - JUVENTUS  X/GOL (3,45/1,70)

Pronostici: 12
Esatti: 8
Sbagiati: 4
Quota più alta indovinata: 3,45 (Inter-Juventus)