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GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

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CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

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giovedì, luglio 29, 2010

Calciomercato Udinese 2010/2011: tutti i movimenti + commento

Manca ancora un mese alla fine del calciomercato (e all'inizio del campionato), perciò è piuttosto prematuro stilare pagelle e bilanci. A fine campionato mi ero espresso in modo molto favorevole all'ingaggio di Guidolin, un mister capace di fare la differenza grazie alla sua preparazione e alla sua cultura del lavoro. Ad oggi, 29 luglio, la rosa dell'Udinese non ha subito variazioni rilevanti. Rispetto alla scorsa stagione se ne sono andati D'Agostino (quasi sempre assente lo scorso anno), Pepe e Lukovic. E' tornato Candreva (bene) e - per ora - sono stati confermati tutti gli altri giocatori più appetibili, da Handanovic a Di Natale, passando per Asamoah, Inler e Sanchez. 
Due considerazioni fondamentali da fare, tenendo presente il link alla tabella complessiva dei movimenti di mercato bianconeri tratta dall'ottimo sito tedesco transfermarkt.de:

1- se il campionato partisse oggi, la rosa a disposizione di mister Guidolin sarebbe sicuramente competitiva, ma con delle lacune evidenti in due ruoli: terzino sinistro e attaccante centrale. Pasquale, come sottolineato più volte da queste pagine, dà pochissime garanzie e non può essere titolare in una squadra che punta alla metà sinistra della classifica. Stesso discorso per Floro Flores. Qualche buona prestazione, alcuni gol, ma poca continuità di rendimento, soprattutto in un ruolo (attaccante centrale) che non gli appartiene.
Per il resto, trarranno sicuramente beneficio dalla cura Guidolin Zapata e Domizzi, mentre a centrocampo ci sarebbe l'imbarazzo della scelta su uomini e modulo. 

2- osservando la tabella di acquisti e cessioni (comprendente prestiti e comproprietà) si nota subito come la famiglia Pozzo, anche nel mercato 2010 (compreso gennaio) abbia saputo ottenere fin qui un utile importante: + 29 milioni di €. Fa impressione anche vedere il numero di giocatori "movimentato" dal club friulano, con la partnership sempre più forte col Granada. 
Detto ciò, e qui emerge una critica inevitabile, fa un po' rabbia vedere la difficoltà nel mettere a segno quei due colpi che completerebbero la rosa (Denis e/o Eder e Munoz) a fronte dell'importante attivo. Se la campagna abbonamenti dell'Udinese non sta andando a gonfie vele è anche per questo. I tifosi non chiedono la luna, ma quantomeno degli investimenti oculati, in  grado di migliorare la squadra bianconera. Si vendono (giustamente a parer mio) in modo piuttosto rapido alcuni giocatori che hanno fatto il loro tempo a Udine, ma si fatica enormemente a chiudere le trattative in entrata. La speranza è che nel giro di pochi giorni la rosa presente ad Arta Terme/Imponzo venga sfoltita (sono diversi i giocatori in esubero) e vengano contemporaneamente definiti i due acquisti che renderebbero l'Udinese 2010-2011 competitiva per i primi 10 posti in classifica.


CESSIONI: 31.890.000 € - ACQUISTI: 2.950.000 € = TOTALE +28.940.000 

mercoledì, luglio 28, 2010

Sport & Tv - Dahlia Tv propone una grande offerta per il 2010/2011 (Serie A, B, Volley femminile, Rugby, NFL)

AGGIORNAMENTO 
ALL'11/01: IMPORTANTE!

Dopo aver presentato l'offerta calcistica di Sky Sport e Mediaset Premium (vedi), è la volta di introdurre la proposta di Dahlia Tv, Pay Tv che trasmette sul digitale terrestre. Dando un'occhiata all'offerta della Tv che è subentrata a La7 Cartapiù, si nota subito una certa attenzione per diversi sport, non solo per il calcio. In uno scenario mediatico sempre più monotematico (calcio), una nota di merito per Dahlia e i suoi dirigenti. Idea confermata da Rino Tommasi che nel libro autobiografico recensito lo scorso maggio (vedi), ha sottolineato la bontà del lavoro del team di Dahlia (Tommasi ha commentato alcuni incontri di boxe e i Mondiali di Milano dello scorso settembre).
Entrando nello specifico dell'offerta di Dahlia, va subito detto che per la stagione 2010/2011, sui 5 canali del bouquet, saranno trasmesse tutte le partite (in casa e trasferta, in anticipo e posticipo) di Catania, Sampdoria, Udinese, Parma, Cagliari, Chievo, Cesena e Lecce. Oltre a ciò, va sottolineata la nuova partnership con il Palermo a cui, dal prossimo 26 agosto, sarà dedicato un canale tematico (Palermo Channel).
Per quanto riguarda la squadra di conduttori e telecronisti di Dahlia Tv, oltre all'immancabile Aldo Biscardi, si ricompone la coppia (non esaltante per la verità) composta da Massimo Caputi e Stefano Bettarini, vista lo scorso anno a Quelli che... Tra gli opinionisti ci saranno Alberto Di Chiara, Pasquale Bruno, Gianni Di Marzio, Claudio Gentile, Angelo Di Livio, con l'aggiunta di Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo. 
Dahlia Tv ha anche ottenuto per il digitale terrestre i diritti per il campionato di Serie B e trasmetterà tutti gli anticipi e i posticipi, e tutti i gol di giornata in Dahlia Super Mosaico, parente stretto di Diretta Gol.
Durante la settimana, poi, appuntamenti quotidiani con rubriche e highlights dedicate a Serie A, B e calcio internazionale (Dahlia ha ottenuto i diritti per trasmettere filmati dai canali tematici di Barcellona e Chelsea).
Molto competitivi anche i prezzi che Dahlia propone: per lanciare la nuova offerta, chi si abbona entro il 30 settembre prossimo, potrà vedere tutti i canali Dahlia con tutte le relative partite ed altri eventi a soli 8 €.

VOLLEY FEMMINILE: manca solo l'ufficialità, ma sembra che Dahlia abbia praticamente definito l'acquisizione dei diritti per il Campionato italiano di Volley femminile. Lo scorso anno il volley femminile è stato trasmesso da Sky Sport, quello maschile da Raisport. Possibile che Sky tagli un altro sport, dopo le limitazioni a basket, baseball, football americano, Formula 1 e boxe. Una scelta che ho già avuto modo di criticare (tenendo sempre presenti le esigenze economico-finanziarie).

RUGBY: grande attenzione anche verso la palla ovale. Dahlia trasmetterà infatti 5 tornei: Celtic League (con Benetton e Aironi per la prima volta impegnati nel più prestigioso torneo europeo), campionato sudafricano, campionato neozelandese, la britannica Rugby League e la lega australiana.

NFL: Dahlia si è assicurata la trasmissione in esclusiva della NFL (diritti italiani, ESPN America continuerà a proporre le sue dirette su Sky) e manderà in onda 6 partite a settimana, con il gran finale del Super Bowl di Dallas. Per i molti appassionati italiani una buona notizia e una garanzia di continuità per uno sport che non ha trovato stabilità televisiva nel corso degli anni. Oltre alle dirette ci sarà anche il magazine Dahlia NFL e un occhio particolare sarà dedicato al College Football.

ALTRI SPORT: come se non bastasse, Dahlia continuerà a seguire con grande attenzione la Boxe, gli sport motoristici americani (Nascar e Indy) e il Beach Volley.

Calcio & Tv: offerte, squadre e palinsesti Sky Sport e Mediaset Premium per il campionato 2010/2011

Manca un mese all'inizio della Serie A 2010-2011, ma il campionato televisivo è già iniziato. Sky e Mediaset, i due principali competitor del mercato pay-tv e pay per view italiano, hanno presentato le loro rispettive offerte. La cosa che balza subito agli occhi è la strategia molto aggressiva di Sky che negli ultimi mesi ha visto un forte rallentamento del numero di abbonati (ad oggi 4.700.000). Molteplici le ragioni di questa "stagnazione" per il network di Rupert Murdoch: dalla crisi economico-finanziaria, all'imposizione da parte del governo del 20% di Iva sugli abbonamenti, passando per la concorrenza sempre più forte di Mediaset (e in minima parte Dahlia). 

SKY SPORT: Dallo scorso 5 luglio Sky ha lanciato la sua nuova campagna commerciale che comprende anche la rivisitazione del logo (ora uguale a quello dei cugini inglesi e tedeschi). Nel dettaglio, la Tv di Murdoch propone dei pacchetti d'abbonamento più flessibili, con la possibilità di vedere (alcune) partite della Serie A e dei principali campionati stranieri a partire da 29 € (prezzo non casuale...). Molta attenzione e promozione spinta per il decoder My Sky Hd e per la Digital Key, la chiavetta usb che inserita nel ricevitore permette di guardare i canali del digitale terrestre direttamente su Sky (mossa molto astuta, considerando il fatto che Rai e Mediaset spesso criptano sul satellite il segnale di film ed eventi sportivi; con la digital key basta andare ai canali 5000 e seguenti del bouquet Sky per vedere in chiaro gli avvenimenti criptati al 101-106). La campagna pubblicitaria voluta da Sky, inoltre, è davvero molto ampia, con i nuovi spot e i banner presenti in ogni dove (anche su questo blog).
Detto degli aspetti generali, occorre scendere nel dettaglio dell'offerta Sky per il campionato di Serie A 2010-2011 (e anche 2011-2012). E' molto semplice spiegare il tutto: Sky sarà l'unica Tv a trasmettere tutte e 380 le partite del campionato italiano di calcio in diretta e in alta definizione. Le partite di tutte le squadre della Serie A sono trasmesse da Sky. Oltre a questo, grazie all'accordo raggiunto con la Lega disciplinato dal nuovo contratto televisivo collettivo, Sky avrà alcune esclusive: immagini dagli spogliatoi poco prima dell'inizio dei match e interviste ai protagonisti nell'intervallo dei match e a fine partita. Il tutto inserito nella già solida base degli anni scorsi, comprendente trasmissioni (Diretta Gol e Sky Calcio Show in primis), commentatori e seconde voci d'eccezione. Confermata la presenza in alcune partite della Spider Cam (criticata in modo duro da un pungente Sandro Piccinini) e delle analisi tecnico-tattiche post partita grazie a strumenti tecnologici all'avanguardia. Anche la Serie B 2010-2011 andrà in onda su Sky, con la consueta formula della Pay per View (abbonamento ad una squadra per l'intera stagione). Come gli anni scorsi anche tutta la Champions League 2010-2011 sarà trasmessa in diretta e in HD da Sky Sport.

MEDIASET PREMIUM: se Sky propone una strategia aggressiva, Mediaset non sta a guardare e parte al contrattacco con la nuova offerta Premium Calcio per la stagione 2010-2011. Mediaset trasmetterà sul digitale terrestre le partite (casa e trasferta) delle seguenti squadre: Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Genoa, Bari, Fiorentina e Palermo (queste ultime due sono delle new entry) più altre due formazioni (Bologna e Brescia?) in via di definizione. Sul versante HD, Mediaset Premium trasmetterà con questo standard gli anticipi del sabato, il match delle 12.30, l'incontro principale delle 15.00 e il posticipo domenicale delle 20.30. Confermata Diretta Premium. Da segnalare le esclusive di Mediaset riguardanti Europa League (Juventus, Napoli e Palermo) e Mondiale per Club (Inter). Per quanto riguarda i pacchetti offerti da Mediaset Premium, va segnalato che circa 2 milioni di tessere sono scadute lo scorso 30 giugno e secondo i dati forniti da Franco Ricci  (dir. gen. Operazioni e direttore business pay) a Digital-Sat attualmente il numero di tessere attive è di circa 3 milioni. L'offerta classica prevede l'abbonamento a Gallery a 22€, mentre per Gallery più Calcio serviranno 29€ (non a caso il prezzo pubblicizzato anche da Sky).
Dal punto di vista giornalistico, infine, da segnalare tre importanti acquisti per le truppe Mediaset, due dei quali provenienti da Sky. Si tratta di Marco Foroni e Pierluigi Pardo, apprezzati telecronisti, grandi esperti di calcio internazionale e abili poliglotta. Oltre a loro, sfruttando la parentela con Telecinco, Mediaset ha ingaggiato per la prossima stagione Sara Carbonero, la fidanzata di Iker Casillas, diventata ancor più famosa dopo il bacio in diretta datole dal fidanzato al termine della Finale Mondiale. L'affascinante Sara seguirà come corrispondente Mediaset la Liga, in particolare le nuove imprese di Josè Mourinho alla guida del Real Madrid.
Nelle prossime settimane scopriremo nel dettaglio le proposte e palinsesti di Raisport e Sportitalia

Europei Atletica Barcellona 2010 - Bravo Schwazer (argento), ottimo Meucci (bronzo)

Sono iniziati ieri a Barcellona i Campionati Europei di Atletica Leggera. Va subito detto che nel corso degli anni il livello degli Europei  è andato mano a mano scendendo, in concomitanza con l'affermarsi di nuove importanti scuole in giro per il mondo (Caraibi,  Americhe e Asia). Proprio ieri Gianni Merlo, nell'edizione cartacea della Gazzetta, riportava una statistica illuminante: secondo uno studio di Luciano Barra, gli atleti europei in occasione dei Giochi si aggiudicano il 36% delle medaglie, di cui la quasi totalità nei lanci e nei salti. Nelle corse praticamente non esistono. Proprio tale dato permette di "pesare" il livello degli Europei, come competizione importante, ma che non fotografa esattamente la situazione di un movimento nazionale, considerando - come detto - la concorrenza a livello Mondiale (nessuno sport può vantare un numero così elevato di nazioni competitive come l'atletica leggera). In tal senso trovo giusta l'idea di disputare gli Europei a cadenza biennale (prossima edizione a giugno 2012, un mese e mezzo prima delle Olimpiadi londinesi). In questo modo si consente maggior visibilità agli atleti continentali, favorendo al tempo stesso la promozione dell'atletica nel vecchio continente.

Venendo alle gare disputate ieri, subito una doppia medaglia per l'Italia (considerando che ai Mondiali 2009 il medagliere azzurro era rimasto tristemente vuoto, le considerazioni di cui sopra sono rafforzate). Alex Schwazer (nella foto di repubblica.it) ha ottenuto una bellissima medaglia d'argento nella 20km di marcia, distanza praticamente inedita - in una grande manifestazione - per l'altoatesino (specialista delle 50km). Schwazer ha dovuto inchinarsi solamente allo strapotere del russo Emelyanov. Alla vigilia, il grande favorito era l'altro russo Borchin, ma come spesso succede quando si parla di marcia russa (o dell'Est europeo), le ombre e i sospetti sono all'ordine del giorno. La cosa che più infastidisce è sentire i commenti di certa stampa che parla di Schwazer "solo" secondo. Considerando il pressapochismo e la superficialità con cui i media italiani seguono gli altri sport extra-calcio, se questi devono essere i commenti allora sarebbe paradossalmente meglio che non si occupassero proprio di tali sport.
Se la medaglia di Schwazer non era impossibile da prevedere (appuntamento ora con la 50km di venerdì), assolutamente sorprendente è stato il terzo posto conquistato da Daniele Meucci nei 10.000 metri. Il pisano ha condotto una gara tatticamente impeccabile, tenendo la scia del britannico Thompson (Ing) e - dopo un'emozionante ultimo giro - superando uno stremato Lamdassem (Spa). Meucci ha sfiorato l'argento. Solamente il fotofinish ha premiato Thompson. Imprendibile l'altro britannico Mo Farah, meritatamente medaglia d'oro. 
Per gli altri azzurri in gara ieri, brutte notizie per Elisa Cusma e Chiara Rosa che hanno fallito l'approdo alla finale. Bene i triplisti Schembri e Donato e i 100 metristi Collio, Cerruti e Di Gregorio. Nell'alto avanza Fassinoti, così come Zara Bani nel giavellotto. 

martedì, luglio 27, 2010

Rai, addio (parziale) alla moviola: una scelta lodevole ma problematica

Ha suscitato molte polemiche la decisione del direttore di Raisport Eugenio De Paoli di eliminare (seppur in maniera non completa, vedi prosieguo articolo) la moviola da tutte le trasmissioni calcistiche della Rai. In molti l'hanno definita "una decisione epocale, capace di riportare serenità nelle discussioni domenicali e conseguentemente di innalzare il livello di cultura sportivo-calcistica italica, fermo ancora "al fuorigioco millimetrico". L'iniziativa di Raisport è senza dubbio lodevole, visto e considerato il livello di isteria e tensione a cui si è giunti negli ultimi anni. Le partite lette, meglio, vivisezionate alla moviola hanno finito per distogliere sempre più l'attenzione dal gesto tecnico, dalla giocata di un difensore o dalla prodezza di un campione. Questa tendenza tutta italica a parlare ore e ore di fuorigioco passivi, braccia attaccate al corpo, movimenti congrui, danno procurato e altri sofismi regolamentari (che per carità, esistono, ma sono di competenza arbitrale, non di improvvisati opinionisti della domenica sera) ha finito per allontanare molti telespettatori dalle trasmissioni domenicali (non è l'unico fattore, ma ha avuto il suo peso). Poi, quando le cose vanno male - vedi Mondiali 2010 - emergono i mea culpa sugli errori commessi dal nostro calcio, latu sensu. Per questo penso che la decisione della Rai di eliminare (parzialmente) la moviola abbia uno scopo nobile, cioè riportare i toni ad un livello accettabile. Tuttavia il modo in cui De Paoli è intervenuto e la stessa strutturazione di quel che resta della moviola in Rai lascia aperti molti punti interrogativi e suscita qualche perplessità. 
Di fatto la Rai elimina dalle sue trasmissioni i moviolisti (Tombolini e Carlo Longhi per intenderci) e il conseguente dibattito sugli episodi (ad esempio di Galeazzi a Novantesimo o dei vari Bagni, Collovati alla Domenica Sportiva). Durante le trasmissioni (Novantesimo e DS) gli episodi saranno commentati da non meglio precisati "esperti del mondo arbitrale" che daranno il loro giudizio: è fuorigioco, è rigore, è un fallo da rosso ecc. Sarà spiegata solamente la norma collegata all'episodio. Come molti l'hanno definita, una specie di Cassazione della moviola. Se il tutto si fosse fermato a ciò, la scelta Rai sarebbe stata da promuovere a pieni voti. Il problema - che determinerà sicuramente polemiche assai accese tra i tifosi - è che Raisport ha deciso di porre un tetto massimo agli episodi da mostrare. Solo 3 a domenica, i più rilevanti. Il solo dire "i 3 casi più rilevanti" rappresenta una forzatura. Tale discrezionalità rappresenta un punto dolente, visto e considerato che in una "normale" domenica di campionato gli episodi controversi sono molti di più. Ma al di là di quest'ultimo aspetto, saranno censurati inevitabilmente degli episodi riguardanti determinate squadre/partite, per la "felicità" dei relativi tifosi. Considerando poi il livello di assuefazione alla moviola di molti di questi, c'è da scommettere che le trasmissioni Rai finiranno per perdere ascolti. A dire il vero gli ascolti di Raisport potrebbero risentire anche di altre scelte, queste sì completamente errate. Vedi Gentili alla nazionale o, soprattutto, Paola Ferrari per Massimo De Luca (e Teo Teocoli...) alla Domenica Sportiva. Se si vuole migliorare veramente la cultura sportiva-calcistica italiana bisognerebbe puntare sul meglio, andando oltre le stantie e retrograde logiche politiche (specialmente in ambito sportivo).

lunedì, luglio 26, 2010

Tour de France 2010 - bilancio finale: la tripletta di Contador, la classe di Schleck e il ridimensionamento del Giro d'Italia

A soli 27 anni e 7 mesi, Alberto Contador Velasco è già entrato nella storia del ciclismo. Ha conquistato il suo terzo Tour de France (molto probabilmente sarebbe già a quota quattro - consecutivi -  se la sua Astana non fosse stata esclusa dall'edizione 2008 per l'affaire Vinokourov-Kachekin 2007). Un campione straordinario, che ha già vinto tutti e tre le grandi corse a tappe (3 Tour, 1 Giro e 1 Vuelta). Non solo. Il dato che meglio descrive la grandezza del ciclista madrileno è questo: nella sua carriera ha preso parte a 6 edizioni dei grandi Giri e ne ha vinte 5 (a 22 anni arrivò 31° nel Tour de France 2005). Una statistica che dimostra la pressochè totale imbattibilità di Contador. A dire il vero, però, il Tour de France 2010 è stata la corsa più equilibrata, quella in cui Contador si è dimostrato più umano, rivelando paure, debolezze e ammettendo momenti di difficoltà. In realtà nessuno se ne sarebbe accorto se non ci fosse stato un sontuoso Andy Schleck a dargli battaglia. Il duello tra lo spagnolo e il lussemburghese della Saxo Bank è stato appassionante, meraviglioso. Il modo in cui Contador ha difatti vinto il suo terzo Tour (scatto dopo il salto di catena) può lasciare qualche perplessità, ma è anche vero che il giorno successivo lo spagnolo ha lasciato vincere Schleck, facendogli guadagnare diversi secondi d'abbuono. Al di là della vicenda "salto di catena", comunque, sono tre le considerazioni da fare al termine di questa meravigliosa edizione 2010 del Tour de France:

1- Contador non era brillante come nella passata stagione (cosa apparsa già evidente al Delfinato), mentre Andy Schleck ha fatto ulteriori miglioramenti, avvicinandosi al rivale. In realtà, per un giudizio definitivo, occorrerà rivedere il duello nel 2011, quando i chilometri a cronometro potrebbero essere di più e soprattutto arrivare prima. Quest'anno la cronometro  - seppur lunga - è stata infatti affrontata alla penultima tappa e non poteva portare a distacchi consistenti. Nei prossimi anni, considerando la giovane età dei due, ci aspettano altre epiche battaglie. Contador ha come obiettivo quello di entrare nel ristretto club dei 5 volte vincitori il Tour de France (Anquetil, Hinault, Merckx, Indurain), Armstrong a quota 7, al momento, sembra irraggiungibile.

2- Schleck ha dimostrato che in salita non ha nulla da invidiare al campione iberico. Ha ribattuto colpo su colpo e, anzi, in certi momenti (vedi Tourmalet) ha dato la sensazione di avere qualcosa in più di Contador. Se dovesse migliorare anche a cronometro non avrebbe nulla da invidiare al rivale. Dietro di loro, al momento, il vuoto. Solamente Menchov, grazie alla sua regolarità, e Samuel Sanchez hanno finito il Tour con un distacco accettabile. Per il futuro, da seguire con attenzione Van der Broeck, Gesink e Kreuziger. Male il Team Radio Shack, con Armstrong al passo d'addio subito fuori classifica. Per gli italiani, da salvare le due tappe e la maglia verde di Petacchi (seppur con la grave ombra dell'inchiesta in corso) e qualche buona prestazione di Damiano Cunego che ha però fallito l'appuntamento con la vittoria. Molto male Ivan Basso, partito con buone ambizioni e scivolato sempre più lontano dai primi (ha chiuso 32° a 1 ora da Contador..). Molto oneste le sue dichiarazioni di venerdì in cui ha ammesso che anche senza la bronchite non avrebbe comunque lottato per i primi 10 posti finali.

3- proprio la considerazione su Ivan Basso, fa emergere un punto di domanda pesante sul livello e la competitività dell'ultimo Giro d'Italia. I casi possono essere due: è stato un Giro tecnicamente modesto, visto che Basso ed Evans (protagonisti alla corsa rosa) hanno terminato il Tour con distacchi abissali; la lotta al doping sta dando i suoi frutti e diventa insostenibile/impossibile correre da protagonisti due grandi corse a tappe consecutive. Difficile dare una risposta definitiva e le due soluzioni possono anche essere cumulabili. La speranza, ad ogni modo, è che la seconda ragione possa essere preminente, ma la sensazione - al di là dei notevoli passi in avanti contro il doping - è che l'ultimo Giro d'Italia sia stato sì spettacolare, ma tecnicamente assai inferiore al Tour 2010. Se non altro per l'assenza dei due fuoriclasse assoluti del ciclismo mondiale: Alberto Contador e Andy Schleck.

giovedì, luglio 15, 2010

Rai - telecronache partite nazionale: Gentili al posto di Civoli. Paola Ferrari per De Luca alla Domenica Sportiva. Incredibile.





In queste ore si stanno definendo conduttori e telecronisti per la prossima stagione calcistica. La Rai, reduce dal poco edificante spettacolo delle trasmissioni Mondiali (vedi commento Aldo Grasso), ha deciso di cambiare il telecronista degli incontri della nazionale di calcio.  Al posto dell'algido, ma comunque non disprezzabile Marco Civoli, ci dovrebbe essere Bruno Gentili, storica voce di Tutto il calcio minuto per minuto, da qualche anno passato in video (vedi trasmissioni dedicate alla Champions). L'ufficializzazione dei programmi e conduttori Rai arriverà il prossimo 29 luglio, ma da quanto trapelato (vedi rubrica del sempre ottimo Fulvio Bianchi su Repubblica.it) sembra manchi solo l'ufficializzazione di Gentili nuova voce degli incontri azzurri. Lo stesso gentili avrebbe chiesto la conferma di Salvatore Bagni come seconda voce. Personalmente la ritengo una decisione assai discutibile. Gentili ha scalato le gerarchie di Raisport senza brillare particolarmente in commenti e analisi. Le sue  opinioni durante le trasmissioni dedicate alla Champions denotano un nazionalismo abbastanza spinto e una conoscenza non certo profonda del calcio internazionale. Inoltre non va dimenticato che una cosa sono le radiocronache, un'altra le telecronache dove c'è una seconda voce e dove ritmi e descrizione dell'evento sono completamente differenti. Staremo a vedere, ma l'impressione è che non si tratti di una grande scelta.

Sempre restando in tema palinsesti Rai 2010/2011, da qualche settimana si è fatta sempre più insistente (e ormai manca solo l'ufficialità) la voce secondo la quale Massimo De Luca sarà sostituito da Paola Ferrari alla conduzione della Domenica Sportiva. Personalmente penso sia una delle decisioni più cervellotiche e politiche degli ultimi anni. Massimo De Luca ha ridato forza e slancio ad una trasmissione storica, ottenendo risultati incredibilmente positivi e (quasi) unanimi consensi. Dico quasi perchè proprio ieri su Digital-Sat.it è apparso un articolo con le pagelle delle trasmissioni Mondiali a firma Massimo Bertarelli. Nel pezzo Bertarelli sottolinea come Paola Ferrari potrebbe "risollevare la trasmissione più antica e loffia". Non so se Bertarelli abbia qualcosa contro De Luca, ma i dati d'ascolto raggiunti da quest'ultimo sono inoppugnabili. Lo stile, la competenza e la verve (grazie anche a Teo Teocoli) con cui ha condotto l'ultima Ds sono lontani anni luce dal caravanserraglio delle trasmissioni Rai sul Mondiale 2010. Non c'è una sola ragione valida per cui sostituire De Luca. Paola Ferrari è una valida professionista, ma penso sia evidente a tutti il differente spessore tra i due. Purtroppo, però, anche nella componente sportiva della Rai le logiche politiche sembrano avere la meglio su professionalità e competenza. Il tutto tenendo presente che senza De Luca, molto probabilmente, non ci sarà più nemmeno Teo Teocoli.
Su Facebook è nato da qualche settimana il gruppo "Massimo De Luca deve restare alla Domenica Sportiva" (vedi), in cui si raccolgono pareri e notizie su questo inconcepibile cambio di conduzione.


mercoledì, luglio 14, 2010

Tour de France 2010: sarà sfida spettacolo Contador-Andy Schleck

Dieci giorni fa avevo presentato il Tour de France 2010 come l'edizione più avvincente e ricca di campioni degli ultimi anni. In effetti la lista di partenza della Grand Boucle era decisamente migliore rispetto a quella degli ultimi anni. Da Contador ad Armstrong, passando per Andy Schleck e Ivan Basso, finendo con Cadel Evans, Gesink, Kreuziger, Menchov e Leipheimer. Tutti potenzialmente in grado di salire sul podio dei Campi Elisi. Potenzialmente. Dopo sole 9 tappe, infatti, la classifica parla già chiaro: sarà un duello - sublime - tra i due corridori più forti al mondo nelle corse a tappe, Alberto Contador e Andy Schleck. Per gli altri - salvo improbabili cotte dei due assi - la sola possibilità del terzo gradino del podio a Parigi. Sono bastate le due tappe alpine, peraltro non impossibili, a scavare il solco tra i due giovani fenomeni e il resto degli aspiranti vincitori. Contador è dietro, ma ha dalla sua la terza e ultima settimana, in particolare la cronometro finale di Bordeaux. Schleck ha sfruttato l'ottimo lavoro del compagno Cancellara nell'insidiosa tappa sul pavè, ma soprattutto ha dimostrato una forza e una sfrontatezza davvero notevoli in salita. Il lussemburghese appare più forte rispetto alle già ottime versioni Giro 2008 e Tour 2009. Soprattutto sembra più maturo e non ha alcun timore reverenziale nei confronti del fenomeno madrileno. Lo ha attaccato sulle prime rampe del Tour e promette battaglia sui terribili (e decisivi) Pirenei di questa edizione. Contador ha mostrato qualche piccola incertezza, ma in realtà rimane il favoritissimo per la vittoria finale. Sarà difficile staccarlo in salita e la lunga cronometro finale, seppur disputata a fine Tour, significa un bonus da (minimo) 1'30"-2' su Schleck.
Venendo alle prestazioni degli altri protagonisti attesi alla vigilia, Armstrong era arrivato in Francia dopo un ottimo Giro di Svizzera, ma nella tappa di Morzine ha pagato dazio. Non si è ben capito se l'abdicazione del  texano sia legata solo alla caduta o se le 39 primavere e la condizione non ottimale abbiano prodotto tale risultato. Le tappe successive non sono molto indicative, Lance è ormai uscito mentalmente dalla corsa. Ivan Basso ha palesato una condizione discreta ma nulla più. Forse però andrebbe fatta una considerazione più ampia, vale a dire sul differente livello di competitività di Giro e Tour. La corsa rosa 2010 ha avuto un bellissimo percorso, ma dal punto di vista degli interpreti non è stata certamente straordinario. Vedremo se il varesino riuscirà a salire di condizione sui Pirenei. Evans, purtroppo, ha dimostrato che difficilmente potrà vincere una grande corsa a tappe, se non altro perchè sempre, puntualmente, ha una giornata di crisi e chi punta a vincere Giro-Tour-Vuelta non può permetterselo. Kreuziger è ancora troppo giovane, così come Gesink. Sastre, al contrario, è al termine della sua carriera mentre Leipheimer e Kloden hanno dei limiti già dimostrati in passato. Wiggins sembra un altro rispetto al 2009, mentre Menchov, probabilmente, sembra essere il corridore più esperto e continuo per puntare al podio. Brajkovic è stato sacrificato da Bruynell ed è un peccato, considerando quanto dimostrato dallo sloveno al Delfinato (battuto nettamente Contador).
Considerando anche l'età di Contador e Schleck, il duello tra i due sembra destinato a durare nel tempo. Terzi incomodi - al momento - non se ne vedono.

martedì, luglio 13, 2010

Fipav Venezia: il bilancio della stagione 2009/2010

Pubblico ora il bilancio della stagione sportiva 2009/2010 della Fipav - comitato di Venezia. Un grazie e un in bocca al lupo alla cara amica Pamela Simonotto, responsabile della comunicazione (e non solo) del comitato stesso.


Riviviamo la Stagione Sportiva appena conclusasi con un excursus delle principali tappe che l’hanno caratterizzata.

Abbiamo iniziato ad agosto con il Mondiale Giovanile Maschile FIVB che ha portato a Jesolo i migliori atleti pre - juniores provenienti da 16 Nazioni diverse. L’evento ha richiamato nella provincia veneziana migliaia e migliaia di persone che hanno gremito il Pala Turismo durante la Finale ed i match che hanno deciso le contendenti il titolo. Il nostro Comitato ha fortemente contribuito alla sua realizzazione grazie al lavoro svolto da tutti i componenti il Consiglio ed alcuni dei nostri ragazzi che per l’occasione si sono trasformati in volontari.

Dopo il Mondiale ha preso il via la Stagione Agonistica che ci ha accompagnato sino alla pausa natalizia e, modo migliore per l’augurio a tutti di buone feste è stata la Festa della Stella, appuntamento ormai consueto che ha visto centinaia di ragazzi riempire ancora una volta il Pala Turismo di Jesolo e giocare insieme a minivolley, con un ospite davvero speciale … Babbo Natale in persona!

L’anno nuovo ha portato con sé tanti appuntamenti organizzati dal nostro Comitato: il Trofeo Under 12 a gennaio, le Finali del Campionato Under 18 Femminile e Maschile e consegna dei Marchi di Qualità a ben 9 società a febbraio, le Finali Under 16 e Under 14 con la sorpresa dell’uovo di Pasqua personalizzato FIPAV Venezia offerto dal nostro Comitato a marzo, e via via quelle di tutti i Campionati Provinciali ed Interprovinciale Under 13, novità di quest’anno.

Aprile è stato poi il mese delle Rappresentative, infatti le nostre ragazze ed i nostri ragazzi sono saliti sul podio del Trofeo delle ProvinceKinderiadi 2010: secondo posto per l’Under 14 Femminile e terzo per i ragazzi Under 15 ed Under 14! Ancora una volta i nostri giovani atleti si sono confermati tra i migliori in Veneto ma non solo, infatti la competizione ha visto la partecipazione delle Rappresentative di Trento e Bolzano, senza dimenticare il trionfo ai Tornei delle Dolomiti (Under 15 Maschile), di Primavera (Under 14 Femminile e Under 15 Maschile) ed il Torneo Città di Pordenone (Under 14 Femminile)!

Un altro “must” è stato il Memorial “Gabriele Gamba” arrivato alla XIII° edizione. Pensato per ricordare un amico prematuramente scomparso, richiama arbitri da tutta Italia che per l’occasione abbandonano il fischietto e scendono in campo.

Con l’arrivo della bella stagione iniziano anche i tornei di minivolley e beach volley: nati dalla collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed Ufficio Scolastico Provinciale, FIPAV Venezia ha organizzato i tornei interistituto 1,2,3 … Volley! (medie inferiori) e Beach’nd School (medie superiori) che per le edizioni 2010 hanno fatto registrare nuovi record frantumando i precedenti!

Tutti questi momenti sono stati rivissuti durante la Festa delle Premiazioni, che ha visto alternarsi sul palco e ricevere riconoscimenti tutti i protagonisti della Stagione: atleti, allenatori, arbitri (ricordiamo la vittoria delle ragazze alle recenti Arbitriadi), dirigenti e da quest’anno anche dei fotografi che hanno vinto la prima edizione del concorso “Scatto da Campione”, un’altra novità del nostro Comitato per tutti gli amanti della pallavolo ed appassionati di fotografia. La serata ha permesso di ripercorrere tutti i successi ottenuti dalle nostre squadre, grazie anche ai filmati di Zona Volley, non solo a livello provinciale ma anche regionale, interregionale e nazionale! Ospite speciale è stata Martina Boscoscuro, campionessa italiana di A1 con la Scavolini Pesaro che a San Donà ha mossi i suoi primi passi sul parquet.

Questo il bilancio e commento del nostro Presidente Gianfranco Formentin, insignito della Stella di Bronzo al Merito Sportivo da parte del C.O.N.I.: “la stagione che si è da poco conclusa è stata ancora una volta ricca di impegni e ci hanno visti “scendere in campo” in tutti gli ambiti, dalla pallavolo giocata sul parquet a quella che possiamo definire di “seconda linea” ma altrettanto importante. Tutto questo ci ha fatto raggiungere risultati importanti ed ottenere soddisfazioni, che ripagano i sacrifici fatti e vengono riconosciuti da addetti ai lavori e non solo. Le nostre società continuano a svolgere la propria attività ottimamente: ne sono prova i successi ottenuti nei Campionati Provinciali e soprattutto nelle competizioni che portano a confrontarsi con le realtà regionali e nazionali. Da non dimenticare poi le vittorie conquistate dalle nostre Rappresentative sia in ambito femminile, storicamente nostro punto di forza, ma anche maschile. Sottolineerei inoltre la bravura di chi solitamente sta a bordo campo: gli allenatori e gli arbitri. Ogni anno, grazie ai corsi che organizziamo, formiamo tecnici e fischietti che rappresentano Venezia al di fuori della Provincia e Regione. Anche in questi settori continuiamo ad evolvere e crescere, come la nuova collaborazione con il settore arbitrale di Bologna. Numerose sono state le novità introdotte quest’anno, inoltre il nostro Comitato ha recentemente ricevuto il premio da Kinder come uno dei tre migliori in tutta Italia per quanto abbiamo fatto nella comunicazione … tanto è stato realizzato ma ancora molte sono le sfide e scommesse che abbiamo intenzione di intraprendere, del resto siamo attivi 365 giorni all’anno … non ci fermiamo mai!

L’appuntamento con la pallavolo giocata è a settembre a Verona per il Mondiale Maschile FIVB, ma vi accompagneremo nei mesi che ci separano con altre novità come News della Settimana, pubblicazione che permette di essere sempre aggiornati su tutto quello che riguarda la pallavolo veneziana, e sempre nuove iniziative che coinvolgeranno gli amici di Facebook, Twitter e del nostro sito!

  

sabato, luglio 10, 2010

Sudafrica 2010: Presentazione Finale Olanda-Spagna (in esclusiva per Stone Island Football Blog)


“Olanda-Spagna è la finale giusta? Sì, perché la Spagna piace per il suo gioco, mentre l’Olanda è l’unica ad aver vinto tutte le partite”. Basterebbe questa risposta di Johan Cruijff nell’intervista rilasciata oggi alla Gazzetta per descrivere il perché Spagna-Olanda sia il giusto atto finale del Mondiale 2010.
La Spagna è giunta in Sudafrica con i favori del pronostico. La vittoria a Euro 2008 ha dato fiducia e convinzione ad una squadra che in precedenza si smarriva nei momenti topici. Oltre a questo sono sbocciati diversi talenti, quasi tutti provenienti dalla cantera blaugrana. I vari Piquè, Iniesta, Pedro sono andati ad aggiungersi ad una base già molto valida (Casillas, Puyol, Xabi Alonso, Xavi, Torres, Villa ecc.). Il risultato finale è una formazione con pochi rivali nel panorama attuale e destinata ad essere ricordata anche in futuro. Dopo l’Europeo 2008 la possibilità di centrare una storica doppietta e, considerando l’età media piuttosto bassa e la capacità di sfornare talenti in continuazione, il ciclo delle Furie Rosse rischia di essere solamente all’inizio. In realtà la sconfitta nella partita inaugurale contro la Svizzera aveva messo la Spagna con le spalle al muro, obbligandola a vincere i successivi incontri. La forza di questo gruppo ha permesso di superare il momento difficile e di inanellare cinque vittorie consecutive (molto sofferta quella contro il Paraguay ai quarti, faticose ma ampiamente meritate quelle contro Portogallo e Germania agli ottavi e in semifinale)......


La mia intervista a Diego Bortoluzzi (vice allenatore Udinese) su Udinese Blog

Navigando su internet ho scoperto con molto piacere che la mia intervista a Diego Bortoluzzi - vice allenatore dell'Udinese per la stagione 2010-2011 - è stata ripresa e pubblicata interamente da Udinese Blog, il sito internet dedicato all'Udinese più famoso e cliccato. Nell'intervista Bortoluzzi tocca vari argomenti, dalla sua carriera, al rapporto con Guidolin, dal mercato alle prospettive per la prossima stagione, finendo con un elogio particolare a Sanchez e Di  Natale.

mercoledì, luglio 07, 2010

Mondiali Sudafrica 2010: Olanda in finale, il giusto premio per una grande scuola

Finalmente Olanda! La squadra per cui ho sempre simpatizzato/tifato ha raggiunto lo straordinario traguardo della terza finale Mondiale della sua storia. Mi piace sottolineare un punto che in molti si dimenticano troppo facilmente. L'Olanda è una nazione di poco più di 15 milioni di abitanti e nonostante ciò riesce a reggere benissimo il confronto con Stati molto più grandi, in cui il materiale umano su cui lavorare è diverse volte maggiore. Non solo. Nel corso degli anni gli oranje non si sono limitati ad infastidire le super-potenze calcistiche, ma hanno anche fatto scuola, inventando il cosiddetto calcio totale degli anni '70 che ha trasformato in modo radicale il football mondiale. La scuola olandese ha prodotto una serie clamorosa di campioni, da Cruyff a Krol, da Gullit a Van Basten, passando per Koeman, Seedorf e finendo con Robben e Sneijder. In molti ora elogiano il tipo di gioco e l'organizzazione del Barcellona. Bene, per i pochi che non lo sapessero, il deus ex machina del club catalano è Johan Cruyff che ha trapiantato nel Barca valori e mentalità della sua Olanda.
La finale raggiunta a Sudafrica 2010 è il giusto premio per uno stile di gioco e una mentalità che troppo spesso ha dovuto soccombere dinanzi a pragmatismo e difensivismo. L'Olanda ha raggiunto meritatamente la finale a Sudafrica 2010, giocando non al massimo delle sue potenzialità, ma diventando più cinica rispetto alle versioni 2006 e 2008. Il girone di qualificazione, le amichevoli pre Mondiale e il torneo sudafricano hanno fatto capire l'ottimo lavoro svolto da Bert Van Maarwijk che col suo 4-2-3-1 ha rafforzato la difesa (specie col duo Van Bommel-De Jong) e liberato l'estro dei 4 fuoriclasse là davanti. Robben era in dubbio per l'infortunio patito alla vigilia. Nonostante non sia in grandi condizioni di forma ha dimostrato la sua immensa classe. Sneijder ha raggiunto una continuità di rendimento impressionante. Per quanto riguarda il discorso Pallone d'Oro, con la Gazzetta che sponsorizza il buon Wesley, penso che sia abbastanza chiaro che il premio di France Football  -peraltro criticabile per diverse ragioni - andrà al miglior giocatore della squadra campione. Se dovesse essere l'Olanda ci sarebbe un duello tra Robben e Sneijder. Inutile dire che il mio voto andrebbe all'asso del Bayern Monaco.
Domencia ci sarà la finalissima, la terza per la nazionale olandese, sconfitta sia nel 1974 che nel 1978 dai rispettivi padroni di casa (Germania e Argentina). Questa volta la finale si disputerà in campo neutro. Personalmente spero in un atto finale contro la Spagna, altra scuola calcistica che merita un traguardo così grande. La Germania, però, è un osso durissimo...

venerdì, luglio 02, 2010

"Notti Mondiali" su Rai 1 - il commento (perfetto) di Aldo Grasso

Non potendo seguire come vorrei il Mondiale 2010, ho dovuto spesso affidarmi ai commenti della Rai. Avrei voluto scrivere molte cose sulla qualità delle analisi e dei teatrini delle varie trasmissioni Rai, Notti Mondiali in particolare. Fatico a trovare dei termini passabili per descrivere i commenti dei vari Zazzaroni, Righetti, Collovati, Tombolini e le gag del duo Galeazzi-Costanzo, assistiti dall'onnipresente Paola Ferrari. Navigando in rete ho trovato postato da alcuni amici di Facebook un video di commento di Aldo Grasso (il più importante critico televisivo italiano) sul Corriere.it. Ecco, personalmente sottoscrivo ogni singola virgola dell'intervento di Grasso. Dallo spreco di inviati, ai duetti Costanzo-Galeazzi, fino alla chiosa finale, giocata sul titolo della trasmissione.
Ecco il video-commento di Aldo Grasso su Notti Mondiali:

giovedì, luglio 01, 2010

Mondiali Sudafrica 2010: presentazione quarti di finale

Domani scattano i quarti di finale con due classici come Germania-Argentina e Brasile-Olanda e due match tra squadre - Spagna a parte -  che si sono dimostrate molto competitive, ma che alla vigilia in pochi avrebbero pronosticato tra le prime 8 (Usa, Ghana e Paraguay). 
Ecco una breve presentazione delle quattro grandi sfide che determineranno le prime quattro squadre del Mondiale 2010.

OLANDA-BRASILE: è probabilmente il quarto di finale con più giocatori di talento in campo. Da una parte il Brasile di Dunga, probabilmente la nazionale verdeoro più equilibrata e solida degli ultimi anni con - comunque - diversi giocatori in grado di fare la differenza. Anche l'Olanda presenta il medesimo mix di solidità e classe. Non è un caso se il modulo sia praticamente lo stesso (4-2-3-1). Sembra quasi una provocazione, ma probabilmente la cifra tecnica dei quattro attaccanti olandesi è superiore a quella dei quattro brasiliani. Nel complesso, però, la difesa brasiliana appare più forte e la dimostrazione di forza data contro il Cile ha convinto anche i più critici giornalisti sudamericani. L'Olanda ha recuperato Robben,  (se dovesse trascinare gli Oranje in finale) potenziale Pallone d'oro 2010. Van Persie non si è ancora espresso al massimo livello, mentre Sneijder e Kuyt sono due certezze assolute. Punti deboli Heitinga e Van Bronckorst, mentre Stekelenburg fin qui non ha fatto rimpiangere Van Der Sar. Partita con Brasile leggermente favorito (anche se le 2/3 assenze a centrocampo peseranno), ma non in modo così netto come letto e sentito in queste ore. Personalmente - come scritto in queste pagine - spero che sia la volta buona per l'Olanda. Chi dovesse vincere questo match avrà la strada in discesa verso la finale dell'11 luglio.

GHANA-URUGUAY: quarto di finale a sorpresa con due scuole calcistiche completamente diverse a confronto. L'Uruguay, arrivato in Sudafrica solo dopo lo spareggio, ha disputato un ottimo girone, eliminando Francia e Sudafrica e sconfiggendo la Corea del Sud agli ottavi. Tabarez ha saputo tirar fuori il meglio da una formazione buona ma non trascendentale. Compatta e ordinata in difesa e a centrocampo, il valore aggiunto è rappresentato da Forlan e Suarez. Squadra difficile da battere. Il Ghana ha saputo sopperire brillantemente all'assenza di capitan Essien, giocando un calcio tecnico, veloce e potente. Asamoah Gyan, fatto partire troppo presto dall'Udinese, è l'uomo chiave. Partita di difficile interpretazione, 50%.

GERMANIA-ARGENTINA: un'altra classica che mette di fronte la giovane e briosa Germania e la qualità strabordante dell'Argentina. La Germania è partita a fari spenti, ma come sempre si ritrova - meritatamente - tra le prime otto del mondo. Ozil-Mueller-Klose stanno disputando un ottimo Mondiale, ma è la compattezza e organizzazione complessiva della squadra ad aver fatto la differenza fin qui. Paradossalmente, come per la Spagna, è stata la sconfitta (ingiusta) subita nel girone a far capire la forza della Germania. Ottimo il lavoro di Loew, ma soprattutto della federazione tedesca, capace di rilanciare il movimento calcistico tedesco dopo un difficile ricambio generazionale e social-culturale. L'Argentina, pur palesando qualche difficoltà difensiva, è la squadra che ha sprigionato il potenziale offensivo più dirompente. Maradona ha l'imbarazzo della scelta in tutti i reparti e proprio tale abbondanza potrebbe avere un effetto boomerang. La cosa più positiva è che Messi non ha ancora segnato. Personalmente vedo la Germania leggermente favorita, non certo dal punto di vista della qualità media, bensì per la superiore solidità.

SPAGNA-PARAGUAY: partita sulla carta senza grande storia. La Spagna sembra lanciata verso le semifinali dopo aver superato l'irto ostacolo rappresentato dal Portogallo. Il Paraguay ha disputato un ottimo Mondiale, andando al di là dei pronostici più ottimistici. Il divario tra le due formazioni appare netto e pur tarando come sempre il tutto agli imprevisti della partita secca, le furie rosse dovrebbero portare a casa la semifinale. Villa è in condizioni dirompenti di forma, mentre il resto della squadra si esprime sui soliti elevatissimi livelli. Solo Torres, reduce da infortunio, non è al top, ma da grande campione può sempre piazzare il colpo risolutore. Paraguay che si affida alla solidità difensiva, magari puntando ai rigori come agli ottavi contro l'ottimo Giappone.