BLOG-IN DENTRO LO SPORT

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GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

TV - MEDIA - MARKETING

Analisi e commenti sul rapporto tra Tv, Media, Marketing e Sport. News e approfondimenti sul business che ruota attorno ad eventi, squadre e atleti. Approfondimenti su Programmi Tv, Editoria, Social Media, Sponsor, Eventi.

CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

INCHIESTE E SPECIALI

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venerdì, aprile 30, 2010

Il cammino del Bayern verso la finale: Robben da non credere

Il post sul cammino dell'Inter verso la Finale ha suscitato molte reazioni e critiche da parte dei tifosi nerazzurri. Scontato. Quando non ti allinei al pensiero unico e riporti fatti ed episodi finisci per rovinare il coro unanime di consensi. Mi spiace, ma ho visto solamente un paio di commenti che cercavano di discutere correttamente, argomentando in modo equilibrato. Molti insulti, d'altronde è la via più facile di "argomentazione" per molti ultras. Eppoi vale sempre l'adagio "non c'è più sordo di chi non vuol sentire".
Cammino Bayern verso Madrid. Per certi versi è stato molto simile a quello dell'Inter. Girone di estrema sofferenza, con eliminazione ad un passo dopo la quarta partita. Ottavo di finale con molte discussioni arbitrali contro la Fiorentina (come Inter-Chelsea; anzi, in questo caso ci sono state meno polemiche perchè Ancelotti & Co hanno uno stile diverso da quello in uso in Italia). Semifinale con il Lione superata senza particolari problemi (stile Inter-Cska), doppio confronto tiratissimo contro il Manchester Utd ai quarti (tipo Inter-Barcellona).
Molte analogie con il cammino dell'Inter, quindi. Un falso storico di nome Ovrebo già argomentato questo blog, ma che necessita di una rispolverata. Il tutto nel segno di due personaggi straordinari: Louis Van Gaal e Arjen Robben.

FASE A GIRONI: il gruppo A sembra una questione tra Bayern e Juve, con Bordeaux a fare da terzo incomodo e Maccabi Haifa spacciato in partenza. In effetti la squadra israeliana si dimostra ben poca cosa e svolge il ruolo di materasso (6 sconfitte su 6, 0 gol fatti). Il Bordeaux, invece sorprende le due favorite e chiude il girone a 16 punti, pareggiando solo la partita d'esordio a Torino. Il Bayern inizia con la vittoria di prammatica a Tel Aviv: 3-0, con la rivelazione Muller. La seconda partita è Bayern-Juve. I tedeschi giocano meglio, meriterebbero di passare in vantaggio nel primo tempo con una assolo meraviglioso di Ribery, ma dimostrano qualche difficoltà contro una Juventus piuttosto modesta. 0-0 finale. Le due partite successive prevedono il doppio confronto contro il Bordeaux di Blanc. E' un disastro. Due sconfitte: 2-1 in Francia e 0-2 all'Allianz Arena (con papera colossale di Butt). Nel frattempo la Juventus fa il suo, seppur con enormi difficoltà e salvata da un super Buffon in entrambe le partite, ottenendo 6 punti contro il Maccabi. Alla quarta giornata il Bayern è ad un passo dall'eliminazione. La classifica recita: Bordeaux 10 - Juventus 8 - Bayern 4. Significa che il Bayern non dipende più solo da sè stesso. Deve vincerle entrambe e sperare che la Juve non vinca a Bordeaux. La panchina di Van Gaal trema, anche perchè il percorso è balbettante pure in Bundesliga. La quinta giornata vede i bavaresi sconfiggere di misura in casa il Maccabi, 1-0 e molte critiche. Occorre sperare nella non vittoria della Juventus a Bordeaux. Non c'è pericolo, il Bordeaux surclassa gli uomini di Ferrara e chiude con una vittoria molto più netta rispetto al 2-0 finale. L'ultima giornata è un vero e proprio spareggio. Si gioca a Torino e solo una vittoria può promuovere i tedeschi. Potrebbe essere l'ultima partita per Van Gaal, che però dà qualche segno di ripresa in campionato. Inizia malissimo con uno splendido gol al volo di Trezeguet. Il Bayern, senza Ribery e con Robben che parte dalla panchina, non si scompone (sarà una costante di tutta la Champions). Pareggia su rigore - netto fallo di Caceres - e domina l'incontro. Il secondo tempo è una lezione di calcio. Altri tre gol e trionfo all'Olimpico: 4-1. Bayern avanti, Van Gaal salvo (anche perchè da lì inizia un filotto anche in campionato).

OTTAVI DI FINALE - FIORENTINA: come detto è un doppio confronto che sarà ricordato - erroneamente - come quello dello "scandalo di Ovrebo". Andata all'Allianz Arena. Primo tempo piuttosto bloccato con qualche buona iniziativa di Robben e la Viola in grado di giocare a viso aperto e senza timori reverenziali. Molto equilibrio che viene spezzato al 45'. Azione che parte da Robben, in grande forma, e si conclude con l'atterramento di Ribery - solo davanti a Frey - da parte di Kroldrup. Rigore sacrosanto, ma l'arbitro norvegese Ovrebo, sbagliando palesemente, non espelle il difensore danese. Robben realizza rigore dell'1-0 e vista la mancata sanzione a Kroldrup, la Fiorentina può tirare un sospiro di sollievo e giocare 11 contro 11 la ripresa. Ad inizio secondo tempo la Fiorentina pareggia su mischia in area. Autore del gol: Kroldrup, proprio lui. Ovviamente questo piccolo particolare sfugge alle cronache del giorno dopo e quindi al racconto storico del match. Sarà la partita del gol convalidato a Klose, in fuorigioco - statico - di due metri. Un abbaglio enorme, incredibile dell'assistente dell'arbitro (perchè va ricordato che sui fuorigioco la competenza è esclusivamente degli assistenti, salvo casi particolari tipo "tocco del difensore o posizione attiva sulla traiettoria del tiro"). 2-1 per il Bayern. Si scatenano le polemiche. Ovviamente si sottolinea l'episodio del gol di Klose. Giustissimo. L'onestà intellettuale di dire "però è andata anche bene che non ha espulso Kroldrup nel primo tempo" non ce l'ha nessuno. Nemmeno di dire che sul fuorigioco Ovrebo deve fidarsi del suo ineffabile assistente.
Si arriva al ritorno e la Fiorentina disputa una bella partita, approffittando delle lacune difensive del Bayern, con un Butt impresentabile. Vargas realizza l'1-0 con una traiettoria delle sue. Frey compie una delle parate più belle dell'edizione della Champions su tiro di Robben, sempre in grande spolvero.. A fine primo tempo la Fiorentina è qualificata. Il secondo tempo si apre con il raddoppio di Jovetic. I viola sbagliano posizionamento e passaggio con Marchionni, ne approfitta Ribery che serve Van Bommel fuori area: 2-1. Pareggio complessivo. La Fiorentina non demorde e poco dopo ottiene il 3-1, ancora con Jovetic, splendido. Partita intensissima. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco e Robben realizza uno dei gol più belli dell'anno, scartando tre giocatori, accentrandosi e infilando all'incorcio dai 22 metri. 3-2, passa il Bayern. Partita memorabile, Fiorentina ammirevole, Bayern che dimostra di sapere quello che vuole, oltre al solito carattere teutonico. Per tutti, però, ha deciso Ovrebo.

QUARTI - MANCHESTER UTD: altro doppio confronto memorabile, probabilmente il migliore di tutta questa edizione. Due partite ricche di colpi di scena e giocate spettacolari. Andata a Monaco, con il Bayern senza Robben. Un minuto e Rooney gela l'Allianz Arena con un colpo di testa. Van Gaal in panchina esclama "Vabbe, buonanotte". Davvero. I primi 30 minuti sono tutti a favore del Manchester. Poi il Bayern inizia a carburare e trova il meritato pareggio con un gol su punzione di Ribery, aiutato da una deviazione in barriera. Van der Sar compie alcune belle parate, il Manchester fatica ma sfiora il gol con Vidic. Sembra un 1-1 scritto, ma all'ultima azione Olic anticipa un distratto Evra e infila Van der Sar. 2-1 meritato per il Bayern, ma qualificazione apertissima.
Al ritorno si arriva col dubbio Rooney, che gioca dall'inizio ma in condizioni precarie. I primi 42 minuti dei Red Devils sono da urlo. Bayern annichilito. 3-0 con reti di Gibson e doppietta di Nani. Forse il Manchester si rilassa, forse paga lo sforzo o più probabilmente l'orgoglio teutonico porta ad una furiosa rimonta. 3-1 di Olic in chiusura di primo tempo e segnali importanti da Robben. Il secondo tempo è tutto di marca tedesca e Rafael si fa espellere dopo pochi minuti. Dominio Bayern che trova il 3-2 della qualificazione grazie ad una prodezza incredibile di Robben. Come a Firenze.

SEMIFINALI - LIONE: poco da dire. Unico brivido per il Bayern la giusta espulsione di Ribery (squalifica di tre giornate invece ingiusta e sproporzionata). Doppio confronto senza storia con reti di Robben (1-0 andata) e Olic (tripletta per il 3-0 di Lione).

mercoledì, aprile 28, 2010

Sport & Marketing: accordo Rcs-Inter per la gestione degli sponsor. Ma come?

Tempo fa mi chiedevo per quale ragione la Gazzetta riservasse la rubrica di posta del lunedì a Beppe Severgnini, giornalista stimabile quando affronta temi politico-sociologici, ma assai fazioso e meno competente sui temi calcistico-sportivi. Non voglio tornare su quel discorso, già abbondantemente trattato in quel post (vedi). Tuttavia, la notizia che ho letto ieri mi fa capire molte cose sul rapporto esistente a tutti i livelli tra il quotidiano sportivo di riferimento in Italia e la società nerazzurra. Proprio ieri è stato ufficializzato da Rcs e Inter il raggiungimento dell'accordo per la gestione degli sponsor interisti da parte del gruppo che possiede Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera. Significa che per i prossimi 4 anni il gruppo Rcs si occuperà delle sponsorizzazioni dell'Inter, con l'obiettivo di valorizzare il marchio nerazzurro. La cosa non è del tutto inedita visto che già in passato c'era stata una partnership tra i due soggetti.
Ora, l'accordo è assolutamente lecito e le due società possono accordarsi liberamente, figuriamoci. Tuttavia è evidente che, nel momento in cui Rcs (di cui ripeto fanno parte Gazzetta e Corriere della Sera) gestisce interamente le sponsorizzazioni e quindi una componente determinante del marketing dell'Inter, siamo di fronte ad un clamoroso conflitto d'interesse. Gestire gli sponsor significa anche andare a cercarli, contrattualizzarli. Gazzetta a questo punto non potrà mai lontanamente criticare l'Inter (oddio, lo faceva rarissimamente già ai tempi di Vampeta e Gresko), anzi, cercherà di elogiare a più non posso l'operato di Moratti & Co. Se Gazzetta - mezzo di comunicazione sportivo più influente in Italia - mettesse in cattiva luce l'Inter ne risentirebbe inevitabilmente il marketing nerazzurro, quindi Rcs. Cortocircuito mediatico.
Un conflitto d'interesse lapalissiano. La risposta che Gazzetta e Corriere daranno a chi li accuserà sarà che Rcs è una cosa, loro un'altra. Peccato facciano tutti parte di un'unica grande famiglia. Gli stessi giornalisti della Gazzetta e del Corriere (professionisti stimabilissmi per carità, a parte uno dichiaratamente nerazzurro che assieme ad altri tre fenomeni consegnò una targa di ringraziamento a Felix Magath per il gol decisivo nella finale Juventus-Amburgo 0-1; l'ho letto su più siti e spero sinceramente non sia vero) non potranno mai sentirsi liberi di criticare l'Inter e non potranno mai affrontare serenamente casi e notizie (vedi Calciopoli2).
Insomma, se già prima la Gazzetta non brillava per imparzialità, ora che Rcs gestirà per i prossimi 4 anni gli sponsor interisti l'equilibrio va definitivamente a farsi benedire. Una cosa molto probabile sarà vedere i cacciatori di sponsor di Rcs presentarsi presso il potenziale partner con qualche bella pagina di Gazzetta in cui si elogia oltre ogni limite l'Inter. La speranza è che la gente possa farsi un opinione calcistica in modo autonomo, senza farsi influenzare da testate il cui gruppo di riferimento cura gli interessi di una squadra. Fantascienza, purtroppo.

martedì, aprile 27, 2010

Internazionali d'Italia 2010: Gulbis elimina Federer (sorpresa ma non troppo...)

Roger Federer è stato eliminato al secondo turno (primo disputato dal campionissimo svizzero) degli Internazionali Bnl d'Italia 2010. 2-6; 6-1; 7-5 a favore del lettone Gulbis che al primo turno aveva eliminato un altro nome importante, il cipriota Baghdatis. Una sconfitta che sorpende fino a un certo punto, per due motivi.
Il primo riguarda la condizione assai precaria di Federer, al primo torneo stagionale sulla terra rossa, dopo aver disertato Montecarlo e Barcellona. Il fuoriclasse svizzero punta ad essere in forma fra tre settimane, al via del Roland Garros, vinto lo scorso anno. Certo, una sconfitta è sempre una sconfitta e non fa mai piacere, specialmente per chi è abituato a trionfare come mai nessun altro prima. Tuttavia Federer troverà ulteriori motivazioni per allenarsi duramente in vista di Parigi. Sarà comunque difficile ripetere il successo dello scorso anno, specie se Nadal dovesse presentarsi in palla.
Il secondo motivo si chiama Ernests Gulbis, lettone, numero 40 al mondo. Un mome che a tanti dirà poco. In realtà Gulbis due/tre stagioni fa aveva attirato su di sè l'attenzione di molti addetti ai lavori. Un giocatore completo, con buoni colpi e sostenuto da un buon fisico. Proprio ieri Gianni Clerici ne tracciava il solito inarrivabile profilo, quasi preveggendo il successo odierno. Lo scriba spiegava come mai questo grande prospetto si era perso negli ultimi tempi: "Gulbis mi era parato dinanzi la prima volta sul Court One di Wimbledon, due o tre anni fa: di fronte a Nadal non gli aveva fatto toccar palla per venti minuti (...). Il suo coach di allora mi disse <<questo ragazzo genio affronta grande pericolo: è troppo ricco>>". In effetti avere un padre che ti segue in giro per il mondo con l'aereo personale Vip, denota una certa disponibilità economica. L'allenatore aveva visto ben. Gulbis, dopo un avvio di carriera molto promettente scivolava oltre i 100. Qui a Roma, però, sembra essere tornato quello di inzio carriera. Clerici sintetizza così lo stile di gioco di Gulbis: "Da tempo, al di fuori del Divino Federer, non mi capitava più di ammirare qualcuno che alternasse uno swing a una carezza, un razzo al cioccolato a un bignè".

Tra Classiche, Giro d'Italia e...Vinokourov

Con il perentorio assolo di Alexander Vinokourov alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica scorsa si è chiusa la prima parte dell'annata ciclistica. E' giusto quindi tracciare un bilancio delle Classiche, con uno sguardo rivolto all'inizio delle grandi corse a tappe (Giro d'Italia dall' 8 maggio).
Per i colori azzurri il bilancio è stato fin qui scadente, con nessuna affermazione e i due terzi posti conquistati da Petacchi alla Sanremo e da Gasparotto all'Amstel. In molti hanno parlato di fallimento degli italiani, personalmente penso sia sbagliato usare questo termine, se non altro perchè avevamo pochissime chance in partenza. Sarebbe stato un fallimento se l'Italbici avesse schierato al via corridori dati come favoriti e in grado di lottare ada rm pari con i migliori. Purtroppo non è stato così. I nostri due migliori corridori per le corse di un giorno, Cunego e Pozzato, possono competere con i migliori, ma sono arrivati all'appuntamento con le "loro" corse (Fiandre e Roubaix per Pozzato, Amstel e Liegi per Cunego) in condizioni approssimative e per quanto riguarda Cunego con un pensiero rivolto all'inchiesta della magistratura sulla Lampre. Insomma, non c'erano le condizioni per vedere gli azzurri primeggiare e per le prossime stagioni occorrerà attendersi la maturazione di qualche giovane prospetto. Paradossalmente l'italiano migliore in questa prima parte di stagione è stato Riccardo Riccò, al rientro dopo la squalifica di 18 mesi. Il Cobra di Formigine ha dato dimostrazione di grande classe e di voglia di riscatto, disputando un grande Giro del Trentino, chiuso al secondo posto finale, staccato (si fa per dire...) di 14 centesimi dal vincitore Vinokourov. Un gran peccato non vederlo al via della corsa rosa. Proprio Vinokourov non doveva completare il Trentino per volare a Liegi. Invece il venerdì ha tenuto duro nella tappa di Pampeago e la domenica ha trionfato a Liegi. Sul podio ha ricevuto molti fischi e buu da parte dei tifosi belgi. Il kazako, anche lui rientrato lo scorso settembre dopo la squalifica per 2 anni (trasfusione di sangue trattato), ha dichiarato di essere tornato pulito e di voler dimostrare la sua classe. La gente non gli perdona il tradimento del Tour 2007 e le sue vittorie future saranno sempre avvolte da un alone di sospetto. Tuttavia, fino a prova contaria Vinokourov ha scontato la sua squalifica, è tornato e può gareggiare e vincere. Se il sospetto fosse esteso a tutti coloro i quali sono stati squalificati e sono poi tornati, il gruppo sarebbe formato da pochissimi corridori. Uno di questi è senza dubbio Cadel Evans, trionfatore sul Muro di Huy dopo un bellissimo testa a testa con Alberto Contador. Evans ha sfatato il tabù della maglia iridata, portatrice sana di sfiga per i suoi ultimi indossatori. Anche alla Liegi l'australiano ha fatto una bella corsa, ma il gioco di squadra dell'Astana è stato decisivo.
Nel bilancio finale delle Classiche merita una menzione a parte Fabian Cancellara. La locomotiva di Berna ha dominato come raramente capitato nella storia sia il Fiandre che la Roubaix. Delle dimostrazioni di classe e potenza uniche. Il povero Tom Boonen ha fatto la figura dell'esoridente dinanzi alla superiorità del fuoriclasse svizzero. Due imprese che resteranno a lungo nella memoria degli appasionati. L'Amstel, infine, ha visto trionfare il belga Gilbert, corridore dalla classe cristallina, quasi imbattibile nelle giornate di vena.
Così fra meno di due settimane prenderà il via da Amsterdam il Giro d'Italia 2010. Un edizione con un ottimo percorso (non ci voleva molto a dire il vero dopo il tracciato 2009..) e che un po' alla volta ha visto iscriversi alcuni atleti di livello internazionale. I due alfieri della Liquigas - Pellizzotti e Basso - sono gli italiani con le maggiori credenziali, anche se hanno dimostrato una condizione abbastanza precaria. Il favorito naturale della corsa sembra essere Cadel Evans, anche se il campione del mondo ha spesso tradito nle attese nei grandi Giri. L'uomo che è destinato a mischiare le carte in tavola è proprio lui, Alexander Vinokourov, capitano dell'Astana. Due considerazioni:

1- molto probabilmente anche al Giro la figura di Vinokourov sarà oggetto di critiche e sospetti. Allora anche Ivan Basso nella passata edizione avrebbe dovuto subire lo stesso trattamento. Giustamente non è stato così. Dopo che si salda il conto con la giustizia l'atleta ha il diritto di correre. Se per caso dovesse ricascarci scatta la squalifica a vita. Non servono ulteriori processi .

2- sempre ricollegandomi al primo punto, se Basso e Vinokourov hanno potuto gareggiare nuovamente dopo la squalifica e saranno regolarmente presenti al Giro 2010, viene da chiedersi per quale motivo Rcs non abbia trattato allo stesso modo Riccò. Tra l'altro l'italiano che corre nel modo più spettacolare. La sua assenza al Giro sarà motivo di grandi dibattiti nelle tre settimane della corsa rosa.

lunedì, aprile 26, 2010

Gigi Del Neri, la differenza

Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler. Può una squadra con una difesa formata da quattro onesti comprimari, togliere un pezzo di Scudetto alla Roma e disputare un campionato di vertice, lottando per il quarto posto? La risposta è sì se a guidare quella squadra è Luigi Del Neri da Aquileia. Lo può fare a maggior ragione se in passato una neo-promossa di nome Chievo Verona arrivò al quinto posto qualificandosi in Coppa Uefa e i quattro di allora si chiamavano Moro, D'Angelo, D'Anna e Lanna.
Gigi Del Neri è la differenza. Tra l'attuale campionato e quello 2008/2009 , infatti, ballano 27 punti. I 16 punti in più conquistati dalla Sampdoria e gli 11 in meno dall'Atalanta, allenata dal tecnico friulano nelle ultime due annate. Il tutto considerando che gli organici delle due squadre non sono mutati granchè. Garrone e Marotta hanno acquistato Semioli e Mannini (più Guberti a gennaio), l'Atalanta ha perso Floccari, rimpiazzato da Tiribocchi (e Acquafresca fino a gennaio).
La Sampdoria che vince all'Olimpico, gelando la capolista Roma e mantenendo a dispetto dei pronostici il quarto posto a tre giornate dal termine - il terzo posto del Milan dista solo4 punti - è una squadra costruita a immagine e somiglianza del suo tecnico. Classico 4-4-2 delneriano con l'organizzazione di squadra che supplisce alle carenze dei singoli. Una squadra che tenta di giocare al calcio, senza ricorrere a mezzucci o puntare tutto sulla componente fisica. Il surplus poi, sono quei due là davanti. Le geniali illuminazioni di Cassano e la disarmante efficacia in area di rigore di Pazzini.
Il maggior merito di Del Neri è stato quello di rilanciarsi dopo alcune cocenti delusioni professionali. La gavetta e i successi nelle categorie inferiori - a Nocera e Terni il baffo friulano non è passato inosservato - lo portarono fino alla Serie B, dove però trovò le prime difficoltà. Esonero a Empoli, ritorno ed esonero a Terni. La prima rinascita professionale avvenne grazie all'incontro con Campedelli. Nasce il Chievo dei miracoli, i mussi volanti che conquistano l'Italia calcistica. Promozione in serie A, il quinto posto la Coppa Uefa, altri due campionati da colonna sinistra della classifica. E' giunto il momento di spiccare il volo, anche senza i mussi volanti. La grande opportunità è al Porto, fresco vincitore di una Coppa Uefa (2003) e soprattutto della Champions League 2004. Allenare il Porto significa andarsi a giocare la Coppa Intercontinentale, ma soprattutto ricevere il testimone da Josè Mourinho. Il matrimonio dura pochissimo, lo spazio di un ritiro estivo. Una questione mai del tutto chiarita, un ammutinamento dei giocatori o una dirigenza incapace di decidere il dopo-Mourinho. Poco male. Poche settimane dopo è la Roma a chiamare Gigi. Peccato che sia la stagione peggiore degli ultimi anni, con uno spogliatoio polveriera in cui le cassanate sono la regola. Anche qui esonero dopo poche partite. Il volo di Del Neri sembra essere già terminato, a maggior ragione dopo il ritorno al capezzale del vecchio amore. Il preliminare di Champions - perso contro il Cska Sofia - è una iattura per il Chievo di Pillon, che si ritrova per la prima volta invischiato nella lotta per non retrocedere. Neanche il ritorno del mister da Aquileia salva i gialloblu dalla serie B.
Per la seconda volta in carriera Del Neri deve ripartire da capo, o quasi. La nuova avventura si chiama Atalanta e il lavoro paga. Due ottime stagioni che esaltano Doni e compagni. Questa volta il salto non è troppo grande e la tappa successiva è Genova, sponda Sampdoria. Un'annata gestita in modo splendido, specialmente nei momenti di maggior difficoltà. Calo fisico, alcune batoste (Juve e Milan) e caso Cassano nel bel mezzo della stagione. Gigi tira dritto, nonostante voci e critiche. Ha ragione lui. Il quarto posto finale rischia di essere la discriminante tra una stagione indimenticabile e una stagione ottima ma senza sogno Champions. In realtà si tratta solo di un dettaglio di un libro fin qui meraviglioso.

venerdì, aprile 23, 2010

Pronostici Calcio e Basket 24/25 aprile

Dopo una settimana di pausa ritorna la rubrica dei pronostici del weekend sportivo. I quattro campionati calcisitici prinicipali si giocano sul filo di lana. Questo weekend, però, non sembrano esserci ostacoli troppo alti per le capolista e loro più immediate inseguitrici. Almeno sulla carta..
Quote Merkur Win.
  1. INTER-ATALANTA GOL (1,80)
  2. PALERMO-MILAN OVER (1,73)
  3. JUVENTUS-BARI 1/OVER (1,35/1,65)
  4. NAPOLI-CAGLIARI 1 (1,35)
  5. UDINESE-SIENA 1/2 - OVER (1,20/1,72)
  6. ROMA-SAMPDORIA UNDER 3 (1,41)
  7. FIORENTINA-CHIEVO UNDER 3 (1,31)
  8. BAYER LEVERKUSEN-HANNOVER OVER (1,53)
  9. MAINZ-EINTRACHT GOL (1,65)
  10. M'GLADBACH-BAYERN GOL (1,60)
  11. FRIBURGO-WOLFSBURG OVER (1,55)
  12. HOFFENHEIM-AMBURGO 1X (1,49)
  13. WERDER BREMA-COLONIA 1 (1,30)
  14. MANCHESTER UTD-TOTTENHAM 1 (1,50)
  15. BOLTON-PORTSMOUTH 1 (1,55)
  16. WEST HAM-WIGAN 1 (1,80)
  17. WOLVES-BLACKBURN 1X (1,27)
  18. ASTON VILLA-BIRMINGHAM 1 (1,55)
  19. EVERTON-FULHAM 1 (1,40)
  20. ARSENAL-MANCHESTER CITY OVER 1.5 (1,20)
  21. CHELSEA-STOKE CITY NO GOL (1,60)
  22. BARCELLONA-XEREZ NO GOL (1,52)
  23. SARAGOZZA-REAL MADRID 2 (1,30)
  24. VALENCIA-DEPORTIVO 1 (1,45)
  25. MAIORCA-MALAGA 1 (1,45)
  26. SPORTING GIJON-VALLADOLID 1X (1,32)
  27. SANTANDER-VILLAREAL X2 (1,34)
  28. ATLETICO MADRID-TENERIFE GOL/X2 (1,65/1,97)
  1. ARMANI MI -LOTTOMATICA ROMA 1 (VINC. PARTITA) (1,45)
  2. AIR AVELLINO-NGC CANTU' 1 (VINC. PARTITA) (1,55)
  3. CARIFE FERRARA-SIGMA MG X (2,50)
  4. SNAIDERO-SCAFATI 1 (VINC. PARTITA) (1,45)
  5. B. SARDEGNA SS-PAVIA 1 (VINC. PARTITA) (1,20)
  6. UMANA VENEZIA-IMOLA 1 (VINC. PARTITA) (1,35)
  7. TRENKWALDER RE-MIRO VIGEVANO 1 (VINC. PARTITA) (1,40)
PARTITE: 38
ESATTE: 27
SBAGLIATE: 11
PERCENTUALE: 71,052
QUOTA PIU' ALTA INDOVINATA: 2,50 (CARIFE-SIGMA X)

Gli anni '90 e la tv: gli Internazionali d'Italia e i pomeriggi sportivi di Rai 3

Raramente mi è capitato di scrivere dei post intrisi di nostalgia e romanticismo per i tempi (sportivi) che furono. Questo non tanto per cinismo o perchè i tempi andati non mi piacessero, anzi, ma semplicemente perchè penso che rimpiangere il passato serva a poco, in un mondo - non solo sportivo - che si evolve rapidamente e che brucia storie e personaggi a velocità supersonica.
Sono cresciuto a pane e sport, quello degi anni'90, quello che ha segnato il cambiamento radicale nella comunicazione sportiva. Non più - o non solo - Radio e Tgs (testata giornalistica sportiva di mamma Rai), ma pay tv e internet. Ecco, non mi sentirete mai dire: "Ah, che bello quando tutte le partite si giocavano in contemporanea e si aspettava 90° Minuto per vedere tutti i gol" o messaggi di questo tipo. Certo, il fascino delle radiocronache di "Tutto il Calcio minuto per minuto" o la sacralità dei servizi di 90° sono indiscutibili e resteranno sempre nella memoria degli appassionati. Ma nel momento in cui la tecnologia e il progresso ti permettono di vedere tutte le partite ti consentono di vedere tutti i gol 2 minuti dopo la fine delle partite, penso che non ci sia motivo di criticare tale evoluzione. Quando satellite e digitale terrestre permettono alle varie emittenti di creare canali tematici, non penso ci possa essere discussione sull'evidente salto di qualità (ricordo ancora tra lo stizzito e il divertito le incredibilie interruzioni delle dirette del campionato di basket del sabato pomeriggio per lasciar spazio al Tg3).
Semmai si potrebbe discutere sulla bravura e capacità di certi giornalisti, ma questo meriterebbe un post a parte.
Tuttavia ci sono alcune cose che ricordo con particolare emozione e un pizzico di nostalgia: i pomeriggi sportivi di Rai3 e le dirette degli internazionali d'Italia dal Foro Italico. I pomeriggi sportivi duravano un paio d'ore circa e vi trovavano spazio tutti gli sport minori (ricordo la chicca delle bocce commentate da Bruno Pizzul). Al lunedì, per esempio, c'erano due trasmissioni imperdibili per gli appassionati di calcio: A tutta B con Gianni Vasino e Mariolino Corso e C Siamo con Carlo Verna dagli studi di Napoli. In un'ora scarsa le due rubriche mostravano tutti i gol e commentavano i risultati di Serie B e C. Oggi, grazie a tv e internet, ci sono mille modi per vedere gol e commenti già la domenica sera. Gli aspetti più belli di quelle trasmissioni, però, erano il ritmo e i toni. Tutto molto soft e rilassante.
Come scritto nel post di presentazione (vedi), domani iniziano gli Internazionali d'Italia di tennis (vedi). Ricordo ancora distintamente i pomeriggi in cui le telecronache di Giampiero Galeazzi mi distoglievano completamente da compiti per casa e libri. Gli Internazionali coincidevano - e coincidono tutt'ora - con l'arrivo della bella stagione e quelle due settimane in cui si sognava di diventare come Ivan Lendl o Boris Becker o si ammiravano bellezza e classe di Gabriela Sabatini (nella foto) erano una vera manna. Una volta chiusa la diretta dal Foro Italico si scendeva in cortile per cercare di imitare colpi e atteggiamenti dei campioni ammirati poco prima sulla terza rete. La nostalgia non è tanto per le telecronache (vuoi mettere Tommasi-Clerici), quanto per la capacità di certi eventi di raggiungere il grande pubblico. Può sembrare banale, ma grande pubblico = emulazione = maggiori iscritti alle varie scuole sportive. E' un rapporto diretto che i nuovi mezzi di comuniczione - ripeto, ben vengano, sono il primo a dirlo - non riescono a ricreare.
Nell'immagine sopra, invece, il duo Lea Pericoli-Nicola Pietrangeli. Ricordo con simpatia le loro telecronache su Telemontecarlo del Torneo di Montecarlo. Sembrava di seguire la partita assieme a due vecchi amici. Si parlava della partita, con mirabili divagazioni su cene, feste, gossip.
Essendo totalmente imparagonabili, non si può certamente dire se fossero più o meno belli di quelli attuali, di sicuro, però, altri tempi.

giovedì, aprile 22, 2010

Internazionali Bnl d'Italia 2010: grandi nomi, nuovo centrale e copertura tv

L'edizione 2010 degli Internazionali Bnl d'Italia (24 aprile-2 maggio gli uomini; 30 aprile-8 maggio le ragazze) si preannuncia molto spettacolare e ricca di novità. Sarà la 75^ volta che gli Internazionali d'Italia si disputeranno a Roma. Le prime edizioni si svolsero infatti a Milano, poi Mussolini rimase affascinato da quel gioco giocato in "candide flanelle" e decise - dopo essersi fatto costruire un campo a Villa Torlonia - di trasferire il torneo a Roma nel 1935. Particolari e aneddoti che si possono trovare nel libro - in uscita proprio oggi - "Gianni Clerici agli Internazionali d'Italia" (Rizzoli), scritto dallo stesso Clerici. Lo scriba racconta 50 edizioni del più importante torneo italiano seguite in prima persona.
Tornando al torneo 2010, gli organizzatori hanno svelato le grandi novità previste per quest'anno. La prima assoluta è l'inaugurazione del nuovo campo centrale (nella foto): 10.500 posti, sarà inaugurato ufficialmente il 27, ma ospiterà già alcune partite dal 24 aprile. Costo complessivo dell'opera 28 milioni di Euro, a carico di Coni Servizi Spa.
A giudicare dalla prevendita, il torneo maschile avrà una grande cornice di pubblico. L'anello inferiore del nuovo centrale è già esaurito in abbonamento, così come i biglietti per tutte le sessioni pomeridiane (dal mercoledì in avanti) sono andati esauriti già lo scorso 31 marzo. Sarà sicuramente battuto il record di 166.000 spettatori complessivi stabilito lo scorso anno.

GIOCATORI: edizione che vede al via tutti i migliori giocatori al mondo, sia in campo maschile che femminile. In campo maschile Rafa Nadal cercherà di confermare l'ottima condizione di forma dimostrata a Montecarlo, primo torneo su terra rossa dell'anno in cui il maiorchino è sembrato tornare ai livelli degli scorsi anni. Roger Federer ha come obiettivo il bis al Rolland Garros e Roma rappresenta una tappa in vista di Parigi. Federer a Roma disputerà il primo torneo stagionale su terra. Attesi protagonisti anche gli altri spagnoli, a cominciare da Verdasco.
Tra le donne saranno al via tutte le prime 10 al mondo, Serena Williams compresa (wild card, dopo l'iniziale forfait). Ovviamente in campo femminile il pronostico si complica e le azzurre potranno ben figurare, come da prime apparizioni stagionali (Pennetta e Vinci su tutte). Da segnalare che il prossimo weekend (24-25 aprile) sul Nicola Pietrangeli si disputerà la semifinale della Federation Cup in cui le azzurre sfidano la Repubblica Ceca.

Vedi e scarica il tabellone maschile Internazionali Bnl d'Italia 2010 - Pdf (clicca qui)


COPERTURA TV: il torneo maschile sarà trasmesso interamente su (203, canale dedicato, finestre su Sky Sport Extra, commenti e approfondimenti). Come accaduto gli scorsi anni Sky SportItalia 1 trasmetterà semifinali e finale in diretta (sia al maschile che al femminile). Il torneo femminile, invece, sarà visibile su SuperTennis, il canale della FIT che trasmette in chiaro sul digitale satellitare, sul digitale terrestre (in alcune Regioni) e sul canale 224 del bouquet Sky.

PROGETTO CAMPI VELOCI: il prossimo 3 maggio la FIT presenterà un progetto rivolto alla realizzazione su tutto il territorio italiano di campi in sintetico, superficie su cui si disputano oltre la metà dei tornei mondiali.

LINK: Tabellone maschile Internazionali d'Italia 2010 (formato pdf)

Sudafrica 2010 - Serbia: presentazione squadre Mondiale

Dopo aver presentato l'OLANDA, una delle probabili protagoniste del Mondiale 2010, è la volta della Serbia, alla prima apparizione da Federazione indipendente ad una Coppa del Mondo (a Germania 2006 la rappresentativa comprendeva ancorail Montenegro, che ha ottenuto l'affiliazione alla Fifa nel giugno 2006). Diretta discendente dell'ex Jugoslavia, la nazionale serba punta a riscattare la pessima figura di Germania 2006 dove si classificò al 32 e ultimo posto nella classifica Fifa, sconfitta in tutte e 3 le partite del girone, con la batosta 6-0 subita dall'Argentina. L'obiettivo è superare il girone D che comprende Germania, Ghana e Australia. Non sarà semplice, ma un eventuale secondo posto aprirebbe la strada ad un - probabile - ottavo di finale contro l'Inghilterra di Capello.

In esclusiva per Stone Island Football Blog:

mercoledì, aprile 21, 2010

Calciopoli 2: facciamo chiarezza/2, squadre e soggetti coinvolti nelle 74 intercettazioni

Siccome a livello di media nazionali si continua a fare della disinformazione e la faziosità unita alla scarsa dimestichezza con la materia giuridico-sportiva regnano sovrane, ho pensato fosse necessario scrivere un secondo post per cercare di fare chiarezza su quanto stia emergendo in questa nuova ondata di intercettazioni, scovate dalla difesa di Moggi nel corso del processo penalòe di Napoli. Intercettazioni che hanno un notevole rilievo a livello di giutizia sportiva (non tutte, ma molte di loro) e che stanno mettendo in ansia diverse società e allarmando la stessa Figc. Nel primo post "Calciopoli 2, facciamo chiarezza..." (vedi), ho cercato di spiegare dal punto di vista giuridico la situazione, per la verità abbastanza intricata. Il problema, come detto, è che molti media stanno contribuendo a rendere ancora più incomprensibile la situazione. Il caso emblematico riguarda l'intercettazione Bergamo-Facchetti in cui redazioni e vari ,illustri(?) commentatori si sono cimentati in un lavoro stile CSI Las Vegas (Grissom numero 1, Miami e New York non mi piacciono) per capire chi dei due avesse pronunciato il nome "Collina". Incredibile. Alcuni hanno fatto giustamente notare che questa situazione ricorda molto da vicino la storiella del "dito e della luna", con il dito rappresentato dalla pronuncia "Collina" e la luna dalle 74 nuove intercettazioni clamorosamente sfuggite nel corso di Calciopoli 2006.
Ecco, è incomprensibile il fatto che giornali e televisioni stiano tralasciando il quadro complessivo che sta emergendo in questi giorni. Cortine fumogene, tentativi di ridimensionare episodi e dialoghi sportivamente assai rilevanti, insabbiamenti veri e propri. Per fare chiarezza, allora, ecco l'elenco complessivo delle 74 nuove intercettazioni che Auricchio e i suoi 9 collaboratori hanno pensato bene di non inviare alla Procura Figc 4 anni fa, determinando quindi delle sentenze sportive parziali e per forza di cose difformi dalla realtà dei fatti.
Premessa fondamentale è che la quantità non significa qualità, vale a dire che ogni singola telefonata va analizzata e di conseguenza ognuna ha una sua gravità intrinseca e determina una diverso grado di responsabilità dei soggetti e delle società coinvolte.

Queste sono le 74 intercettazioni raccolte dal pool difensivo di Luciano Moggi. La domanda, ancora una volta, è per quale ragione tali intercettazioni emergano solo ora.

INTER 43 TELEFONATE
MILAN 9 TELEFONATE
PALERMO 9 TELEFONATE
REGGINA 4 TELEFONATE
CAGLIARI 3 TELEFONATE
ROMA 2 TELEFONATE
BOLOGNA 2 TELEFONATE
UDINESE 1 TELEFONATA

FACCHETTI 41 TELEFONATE (17 con Bergamo, 10 con Pairetto, 5 con Ghirelli allora Segretario Figc, 4 con Mazzei allora designatore assistenti, 3 con l'arbitro De Santis, 1 con Mazzini allora vice-presidente Figc e 1 con Lanese allora presidente AIA);
RINO FOSCHI (all'epoca DS Palermo) 9 TELEFONATE
GALLIANI 8 TELEFONATE (+ 1 MEANI con DE SANTIS)
CELLINO 3
CIPOLLINI (all'epoca Presidente Bologna) 2
PRADE' (direttore sportivo Roma) 2
SPALLETTI (all'epoca allenatore Udinese) 1 - con Bergamo

Tutto questo, lo ribadisco, per fare chiarezza e per dare un quadro complessivo della situazione. Altrimenti, al ritmo di un'intercettazione pubblicata al giorno si capisce ben poco.

CALCIOPOLI 2: FACCIAMO CHIAREZZA TRA REVISIONI, PRESCRIZIONE E RIASSEGNAZIONE DEGLI SCUDETTI



AGGIORNATO ALL'11/04 - PRECISAZIONI SUI PUNTI 3 E 4 (prescrizione)

Ed eccomi alle considerazioni maggiormente tecnico-giuridiche, legate agli ultimi sviluppi e alle sempre preziose osservazioni di Cristiano e Rado nei commenti al precedente post.

1- GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA PENALE: come giustamente fatto notare da Rado, giustizia ordinaria (penale in questo caso) e giustizia sportiva si muovono su due piani separati e con mezzi e tempi completamente diversi. La giustizia sportiva ha una necessità intrinseca di celerità nel giudizio. I tempi dei procedimenti sportivi devono per forza di cose coniugarsi con quelli incalzanti del calendario sportivo. Ragion per cui la giustizia sportiva è di per sè imperfetta o quantomeno non dà alle parti la possibilità di una difesa ampia e strutturata. Oltre a questo, un aspetto determinante da tenere in considerazione è la diversità relativa alle norme e alle violazioni perseguite dalle due giustizie. La giustizia sportiva ha un proprio codice (CGS, riformato nel marzo 2007) e delle proprie norme, quella penale è tutt'altra cosa, assolutamente imparagonabile. Così la continuata violazione dell'art. 1 cgs (lealtà sportiva) per la giustizia sportiva può comportare penalizzazioni in classifica o addirittura retrocessioni (Juventus, anche se nel caso specifico fu inventata la fattispecie di "illecito struturale", figura giuridico-sportivo su cui si potrebbe dibattere), per la giustizia penale è qualcosa di assolutamente irrilevante, non perseguibile. Il tutto tenendo presente che le due giustizie, come successo e come succede, possono collaborare tra loro, scambiandosi informazioni e carte. Del resto Calciopoli è nata da un'inchiesta e da intercettazioni della Procura di Napoli. Sul fatto che nel 2006 la stessa Procura di Napoli non abbia trasmesso all'ufficio indagini FIGC le intercettazioni dei dirigenti interisti con il mondo arbitrale - penalmente irrilevanti ma sportivamente assai importanti - resta un mistero assoluto e ha molto probabilmente determinato, opinione personale, uno stravolgimento della storia calcistica italiana. Senza aspettare l'avvio dell'inchiesta e la possibile apertura di un procedimento a carico dell'Inter , infatti, appare già evidente dalle intercettazioni emerse in questi giorni la violazione dell'art. 1 da parte dei dirigenti nerazzurri.

2- POSIZIONE MILAN E NE BIS IN IDEM: giustamente Cristiano ha segnalato che per quanto riguarda il Milan le nuove intercettazioni (Meani-Collina) non porteranno a nessuna riapertura di inchiesta con relativo nuovo processo sportivo per il Milan in quanto anche nel diritto sportivo vige la regola del ne bis in idem, vale a dire l'impossibilità/divieto di giudicare due volte lo stesso soggetto per lo stesso fatto. Il Milan è già stato giudicato e ha già subito una penalizzazione in classifica nel 2006 (tra l'altro fu comica la sentenza di primo grado perchè i rossoneri furono penalizzati in classifica in modo tale da impedire loro la disputa delle coppe europee nella stagione successiva, ma i giudici non si accorsero che la squadra che nella nuova classifica precedeva il Milan era l'Empoli che non aveva ottenuto la licenza Uefa e non poteva disputare la Coppa Uefa; nei successivi gradi di giudizio il Milan ottenne una riduzione della pena e potè partecipare alla Champions League, vincendola ad Atene).

3- CONDANNA PENALE DI GIRAUDO E SCHEDE SVIZZERE DI MOGGI: in questi giorni si sta facendo molta confusione - d'altra parte molti media non aiutano certamente a chiarire le cose - parlando di schede svizzere per le quali la Juventus è stata condannata e sottolineando come Giraudo sia già stato condannato in primo grado a livello penale. Bene, va subito detto che per quanto riguarda le schede telefoniche svizzere di Moggi & Co, nel processo sportivo esse non ebbero una rilevanza particolare ai fini della condanna dell'ex dg bianconero e della Juventus. Era un aspetto toccato marginalmente e da chiarire a livello penale, come è stato effettivamente fatto. Per quanto riguarda Giraudo, la condanna in primo grado c'è stata, ma in molti si dimenticano di sottolineare come l'ex ad bianconero abbia deciso di separare la propria posizione giudiziaria da quella di Moggi, scegliendo il rito abbreviato e quindi, di fatto, evitare il dibattimento, perdendo la possibilità di portare nuove prove. Cosa che invece molto abilmente stanno facendo gli avvocati e i periti di Moggi. Giraudo voleva uscire il prima possibile dal processo, avendo intrapreso una nuova attività imprenditoriale a Londra.


4- PRESCRIZIONE E REVISIONE: entrando nel tecnico occorre stabilire se i fatti che stanno emergendo da queste nuove intercettazioni possano avere "rilevanza sportiva", se siano coperti da "prescrizione" o se la giustizia sportiva possa operare una "revisione" del processo sportivo di 4 anni fa. Sotto il primo profilo, in attesa che gli avvocati e periti di Moggi il prossimo mercoledì facciano conoscere nuovi particolari (la loro è una corsa contro il tempo in quanto devono ascoltare 170 mila conversazioni telefoniche in pochi giorni), mi sembra già molto evidente - e non lo sostengo solo io, ma massimi esperti di diritto sportivo - la violazione dell'art. 1 da parte dell'Inter. Se queste intercettazioni fossero emerse quattro anni fa l'Inter sarebbe stata sicuramente condannata e lo Scudetto del 2006 non sarebbe stato assegnato o assegnato ad altra squadra (vedi punto 5). Solo questo penso che basti a delineare la gravità di quanto sta emergendo e di come Calciopoli 1 sia stato un processo sportivo parziale, in cui si è andati molto lontani dall'accertare le precise responsabilità di tutti gli attori (per delle conclusioni a riguardo vedi punto 6). Per quanto riguarda la prescrizione sportiva che in molti hanno tirato in ballo, va detto che rappresenta un punto di difficile risoluzione perchè nel frattempo c'è stata una riforma del codice di giustizia sportiva. Ad ogni modo va chiarito un aspetto fondamentale. Una cosa è la scoperta di queste nuove intercettazioni e quindi di questi nuovi fatti che sono a forte rischio prescrizione e che - probabilmente - a livello sportivo porteranno ad un nulla di fatto per i soggetti coinvolti (per il vecchio codice la prescrizione scatta dopo 4 anni, il nuovo estende il termine a 8 anni ma non è retroattivo e quindi non può essere applicato ai fatti che stanno emergendo in questi giorni). Altra cosa è l'aspetto riguardante la revoca/assegnazione/restituzione delo Scudetto 2006. Quest'ultimo aspetto, infatti, non è soggetto ad alcuna prescrizione e può essere valutato anche a distanza di molti anni.
Tuttavia, secondo il parere di alcuni esperti di diritto sportivo, la chiave di tutta la questione risiederebbe nell'interpretazione dell'art. 39 cgs che potrebbe portare all'apertura di un nuovo processo sportivo a carico di Moratti & Co (su richiesta dei soggetti coinvolti nel 2006). L'art 39, infatti, dice che "le decisioni adottate dagli organi di giustizia sportiva, inappellabili o divenute irrevocabili, possono essere impugnate per revocazione innanzi alla Corte di Giustiza federale se sono sopravvenuti fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia".

5- SCUDETTO 2006 DA REVOCARE, IL GIUDIZIO DI PARDOLESI (UNO DEI TRE "SAGGI"): lo Scudetto 2006, vinto sul campo dalla Juventus di Fabio Capello, fu riassegnato dall'Inter dalla famosa commissione dei tre saggi (Pardolesi, Aigner, Coccia) voluta dal commissario Figc di allora Guido Rossi. In molti sostennero che fu sbagliato assegnare quel titolo con l'Inter che nella clasifica reale giunse terza. Alla fine si optò per l'assegnazione anche per assecondare il suggerimento dell'Uefa (giustamente Rado fa notare come non corrispondesse al vero la storiella dell'esclusione delle italiane dalla Coppa in caso di non assegnazione). Ora, con l'emergere di queste nuove intercettazioni che gettano molte ombre sul comportamento interista, in molti, Juventus in testa, sostengono che quello Scudetto debba essere revocato all'Inter e "non assegnato", come avvenuto per quello del 2005. Lo steso Pardolesi, nelle interviste di questi giorni, ha dichiarato pubblicamente che "se ci fossero elementi nuovi evidentemente il procedimento andrebbe reistruito. Se emergessero fatti nuovi, questi potrebbero essere esaminati: bisognerebbe aprire un nuovo procedimento e dunque sotto questo profilo non ci sono ancora i termini per la prescrizione".

6- CALCIOPOLI 2 COME ADDIZIONE E NON COME SOTTRAZIONE:
perfettamente d'accordo con quanto scritto da Rado nel commento al primo post su Calciopoli 2. Quello che sta emergendo dal lavoro degli avv. di Moggi non va a cancellare le condanne sportive o a riabilitare il passato. La stessa Juventus lo ha voluto ribadire. Serve a fare giustizia, non a riscrivere il passato. Se, come sembra, anche l'Inter intratteneva dei rapporti continuativi e di tipo extra-istituzionale con designatori e arbitri, allora è giusto che anche la società nerazzurra paghi, come hanno pagato le squadre condannate 4 anni fa, sempre ovviamente in proporzione alle colpe e alle violazioni che emergeranno. Nessuna revisione, ma una ricostruzione corretta dei fatti per fare chiarezza e giustizia.


martedì, aprile 20, 2010

Giro D'Italia 2010 - Percorso, Tappe, Altimetrie e Dettaglio Salite

La partenza è fissata per sabato 8 maggio dall‘Olanda. Questo è sicuramente un primo punto su cui alcuni potrebbero muovere delle critiche. Personalmente non mi scandalizzo. E’ già successo nel 2002 con la partenza da Groningen, la Vuelta 2009 è partita da Assen e il Tour 2010 partirà da Rotterdam. In un mondo sportivo sempre più legato al business penso sia normale assecondare sponsor o istituzioni che possono dare un grosso contributo economico. I romantici dello sport se ne faranno una ragione. Ad ogni modo, il prosieguo del Giro accontenterà anche loro.
Dopo le prime tre tappe olandesi, con il prologo che assegnerà la prima maglia Rosa, il primo giorno di riposo. In Italia il Giro inizierà con una cronosquadre di 32 km a Cuneo. Tappa per velocisti a Novi (sulle strade di Fausto Coppi, nel cinquantesimo della sua morte) e bella due giorni toscana con tappe movimentate e l’arrivo a Montalcino dopo il spettacolare passaggio sulle strade sterrate dell’Eroica. Il giorno dopo il primo arrivo in salita sul Terminillo. Non ci saranno distacchi abissali ma la classifica comincerà a delinearsi. Da qui 5 tappe al centro-sud che non sposteranno gli equilibri. Da segnalare l’arrivo a L’Aquila in ricordo delle vittime del terremoto (stessa cosa avvenne nel 1976 a Gemona del Friuli). Il 22 maggio segna l’inizio effettivo del Giro. La prima tappa sarà la Ferrara-Asolo con a 40 km dal traguardo il Monte Grappa, salita famosissima tra dilettanti e amatori ma affrontata rare volte dai pro. L’arrivo è in cima allo strappo dell’incantevole borgo trevigiano. Il giorno dopo ritorna il Mostro. Si partirà da Mestre e passando per le strade friulane, dopo 3 gpm, si arriverà in cima allo Zoncolan, affrontato come nel 2008 dalla parte più dura, quella di Ovaro. Sarà una domenica di grande sport e il record di spettatori del 2007 è a forte rischio. Giorno successivo dedicato al secondo giorno di riposo e si riparte il martedì con i 13 km della spettacolare cronoscalata di Plan de Corones (2 anni fa sulle terribili pendenze altoatesine si impose Franco Pellizzotti).
Le due tappe successive saranno di relativo respiro con gli arrivi a Peio Terme (frazione per attaccanti) e Brescia (probabile ultima volata, a patto che vi siano ancora velocisti in gruppo). Venerdì 28 maggio è un giorno da segnare sul calendario: è la tappa del Mortirolo a cui quest’anno si aggiunge il Santa Cristina, binomio che riporta al 1994, giorno in cui il mondo scoprì Marco Pantani. Il giorno dopo altro tappone con 5 gpm tra cui la Cima Coppi del Gavia. Arrivo sul Tonale, salita non impossibile ma a questo punto le energie saranno poche. La tappa conclusiva riporta al 1984 e al duello Moser-Fignon. Cronometro individuale di 15 km con arrivo nello splendido scenario dell’Arena di Verona.

Ed ecco le 21 tappe del Giro 2010 con percorso, altimetrie e dettaglio delle salite principali (in rosso le tappe da non perdere):

1) sabato 8 maggio Amsterdam - 8,4 km prologo
2) domenica 9 maggio Amsterdam-Utrecht (OLA) 209 km (velocisti) VEDI
3) lunedì 10 maggio Amstertdam-Middelburg (OLA) 209 km (velocisti) VEDI
4) mercoledì 12 maggio Savigliano-Cuneo 32,5 km (cronosquadre) VEDI
5) giovedì 13 maggio Novara-Novi Ligure 168 km (velocisti) VEDI
6) venerdì 14 maggio Fidenza-Carrara 166 km (media difficoltà) VEDI
7) sabato 15 maggio Carrara-Montalcino 215 km (media difficoltà) VEDI
8) domenica 16 maggio Chianciano Terme-Terminillo 184 km (montagna) VEDI SALITA
9) lunedì 17 maggio Frosinone-Cava dè Tirreni 188 km (velocisti) VEDI
10) martedì 18 maggio Avellino-Bitonto 220 km (velocisti) VEDI
11) mercoledì 19 maggio Lucera-L’Aquila 256 km (media difficoltà) VEDI
12) giovedì 20 maggio Città Sant’Angelo-Porto Recanati 191 km (media difficoltà) VEDI
13) venerdì 21 maggio Porto Recanati-Cesenatico 222 km (velocisti) VEDI
14) sabato 22 maggio Ferrara-Asolo 201 km (montagna, Monte Grappa q. 1675 a 30 km dal traguardo) VEDI SALITA
15) domenica 23 maggio Mestre-Monte Zoncolan 218 km (montagna, Zoncolan q. 1730, da scalare i GPM di Sella Chianzutan, Passo Duron, Sella Valcalda) VEDI SPECIALE TAPPA MESTRE-MONTE ZONCOLAN (tutte le informazioni)
16) martedì 25 maggio San Vigilio di Marebbe-Plan de Corones 13km (cronoscalata) VEDI SALITA
17) mercoledì 26 maggio Brunico-Pejo Terme 173 km (media difficoltà) VEDI
18) giovedì 27 maggio Levico Terme-Brescia 151 km (velocisti) VEDI
19) venerdì 28 maggio Brescia-Aprica 195 km (montagna, Passo Mortirolo a 32 km dal traguardo q. 1854) VEDI SALITE
20) sabato 29 maggio Bormio-Passo del Tonale 178 km (montagna, Forcola di Livigno, Passo di Eira, Passo di Foscagno, Passo Gavia, Passo del Tonale q. 1883) VEDI SALITE
21) domenica 30 maggio Verona-Verona 15,3 km (cronometro individuale) VEDI

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LINK DIRETTI:
Bulbarelli lascia le telecronache
Team RadioShack: l'ultima sfida di Armstrong
La nuova Astana di Contador
Team Sky: Wiggins e Boasson Hagen per cominciare
Evans, Wiggins e Freire al Giro 2010
La tappa friulana nel dettaglio (Mestre-Monte Zoncolan)

immagine e dati da gazzetta.it

Inter-Barcellona 3-1: le pagelle della semifinale

Partita molto equilibrata con l'Inter in grande condizione atletica e un Barcellona messo in difficoltà dal pressing nerazzurro. Nell'Inter ottima prova di squadra, con Zanetti trascinatore e Milito che ha messo in grande difficoltà la difesa blaugrana, Puyol in particolare. Ottima prova dell'Inter e Barcellona in difficoltà nello sviluppare il solito gioco. Risultato comunque condizionato pesantemente dalle decisioni dell'arbitro portoghese Benquerenca che ha sbagliato sul 2-1 (fallo evidente di Motta su Messi non fischiato e contropiede vincente di Maicon), sul 3-1 (Milito in evidente fuorigioco) e negato un clamoroso rigore sul 3-1 per fallo di Sneijder su Dani Alves (addirittura ammonito).

INTER

JULIO CESAR 6.5 MAICON 6.5 LUCIO 6 SAMUEL 6.5 ZANETTI 7 CAMBIASSO 6 MOTTA 6 ETO'O 6 SNEIJDER 6.5 PANDEV 6.5 MILITO 6.5 STANKOVIC 5.5 BALOTELLI 5.5 CHIVU 6

All. Mourinho 7

BARCELLONA
VALDES 5.5 DANI ALVES 5.5 PIQUE' 6 PUYOL 5 MAXWELL 6.5 BUSQUETS 5.5 XAVI 6 PEDRO 6.5 KEITA 5.5 MESSI 6 IBRAHIMOVIC 5 ABIDAL 6

All. Guardiola 5.5

Arbitro: Benqurenca 4

Giro Del Trentino 2010: bel percorso e grandi nomi al via

Inizia oggi con una cronometro individuale di 12,5 km il Giro del Trentino 2010, corsa assai importante in vista dell'ormai imminente Giro d'Italia (partenza sabato 8 maggio da Amsterdam). La breve corsa a tappe trentina - considerata la sua difficoltà altimetrica - è, assieme al Romandia, il banco di prova principale per coloro i quali puntano alla maglia rosa. Non è un caso, quindi, se ogni anno il Giro del Trentino presenta un vero e proprio parterre de roi al via. Nell'edizione 2010 ci sarano diversi grandi nomi al via e la lotta per il successo finale si preannuncia molto interessante. Basti citare i nomi dei quattro atleti favoriti alla vigilia: Alexander Vinokourov (Astana), Franco Pellizzotti e Ivan Basso (Liquigas) e Riccardo Riccò (Ceramica Flaminia, nella foto). La presenza contemporanea di Pellizzotti e Basso sarà un antipasto di quello che vedremo al Giro, dove la Liquigas dovrà essere brava a gestire la presenza di due capitani. Vinokourov è dato in buone condizioni e la seppur breve cronometro iniziale potrebbe favorirlo. Per quanto riguarda Riccardo Riccò il discorso cambia un po'. Zomegnan e il Giro lo hanno escluso dalla corsa rosa 2010, provocando non poche polemiche, specialmente dal punto di vista della disparità di trattamento con alti corridori finiti nella rete dell'antidoping e rientrati prontamente al Giro una volta terminata la squalifica. Riccò ha esaurito i 18 mesi di squalifica lo scorso marzo e al rientro ha dimostrato subito una buona condizione, vincendo alcune corse minori. Il Giro del Trentino servirà al Cobra di Formigine per dimostrare che la sua presenza al Giro d'Italia avrebbe reso la corsa più imprevedibile e spettacolare. Personalmente ho già espresso la mia opinione sull'esclusione di Riccò da parte di Rcs. E' una sorta di seconda squalifica dopo quella del Tribunale antidoping che non trovo corretta. Meglio, se la regola del "Devi dimostrare di essere tornato davvero pulito una volta scontata la squalifica" fosse stata applicata anche in passato (vedi Ivan Basso), allora non ci sarebbero state discussioni. In questo modo, invece, si finisce per usare il classico "due pesi e due misure", da sempre motivo di ingiustizie e polemiche.
Ritornando ai protagonisti del Giro del Trentino 2010, da segnalare la presenza di altri corridori di indubbio valore, a cominicare da Josè Rujano (Isd Neri), protagonista al Giro 2006 e poi caduto in disgrazia (sindrome sudamericana da imborghesimento?), Vladimir Karpets (Team Katusha), Stefano Garzelli (Acqua e Sapone), Tadej Valjavec (Ag2r La Mondiale), Przemyslav Niemec (Team Miche) ed Emanuele Sella (Carmioro).
Un pensiero a parte merita la presenza di Gilberto Simoni, che settimana scorsa ha firmato un contratto di due mesi con la Lampre dei fratelli Galbusera. Gibo voleva chiudere la carriera al Giro d'Italia con la maglia che lo ha consacrato due volte vincitore della corsa rosa. Pur non avendo una squadra, in questi mesi Simoni ha continuato ad allenarsi in attesa di una chiamata. In bocca al lupo a Gibo per il Trentino e per il Giro.

Per quanto riguarda il percorso del Giro del Trentino 2010, come sempre molto spazio alle salite e ad alcuni passi che hanno fatto la storia anche del Giro d'Italia. Molto probabilmente sarà decisiva la quarta e ultima tappa, con l'arrivo in cima all'Alpe di Pampeago.


TAPPE GIRO DEL TRENTINO 2010:
1^ tappa - martedì 20 aprile: Riva del Garda-Torbole sul Garda 12,5 km - cronometro
2^ tappa - mercoledì 21 aprile: Dro-San Martino di Castrozza 172 km (con Brocon e Passo Rolle)
3^ tappa - giovedì 22 aprile: Fiera di Primiero-Trento 164 km (velocisti)
4^ tappa - venerdì 23 aprile: Arco-Alpe di Pampeago 174 km


GIRO DEL TRENTINO IN TV: differita su RaiSport Più (digitale terrestre, canale 227 Sky e satellite free) ogni sera ore 20.25.