BLOG-IN DENTRO LO SPORT

Commenti e riflessioni sullo Sport e sul rapporto con Tv, Media, Marketing. Presentazione grandi eventi sportivi (calcio, ciclismo, basket, atletica, rugby), Olimpiadi. Inchieste su doping, diritti televisivi, giustizia sportiva. Recensioni libri sportivi. Blog che promuove la #culturasportiva

GIRO D'ITALIA 2013

Il percorso, le tappe, le altimetrie, le salite del Giro d'Italia 2013. Approfondimenti sulle frazioni più importanti, commenti e analisi su squadre, protagonisti e copertura Tv-Media. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

TV - MEDIA - MARKETING

Analisi e commenti sul rapporto tra Tv, Media, Marketing e Sport. News e approfondimenti sul business che ruota attorno ad eventi, squadre e atleti. Approfondimenti su Programmi Tv, Editoria, Social Media, Sponsor, Eventi.

CALENDARIO CICLISMO 2013

Tutte le date del calendario ciclistico World Tour 2013. Dalle prime corse stagionali in Australia, alle Grandi Classiche di primavera, dalle Corse a tappe sino al Lombardia. Senza dimenticare i Mondiali italiani: appuntamento a Firenze a fine settembre. (foto by Sirotti - Stephill.tv)

INCHIESTE E SPECIALI

Le Inchieste e gli Speciali di Blog-In. Analisi su Diritti Tv, Bilanci, Fair Play Finanziario Ranking FIFA, UEFA, Giustizia Sportiva, Doping, ecc. Uno spazio per chi vuole andare "dentro lo sport", approfondendone meccanismi, regole e distorsioni.

lunedì, dicembre 21, 2009

LE PAGELLE DEI PROGRAMMI SPORTIVI TV E RADIO

Poichè il campionato italiano di calcio langue, basket e sport invernali devono ancora entrare nel vivo, Champions League, tennis e ciclismo sono in letargo, mi diverto a stilare delle pagelle sui programmi sportivi radio-televisivi. Ovviamente sono comprese solo alcune trasmissioni (quelle che riesco a seguire con discreta continuità, considerando che privilegio sempre l'evento rispetto al commento) e i giudizi sono soggettivi. Gnok Calcio Show è fuori categoria. E' la versione moderna dei Mai Dire Gol dei primi anni '90. Ovviamente aspetto i vostri commenti, i vostri voti e i giudizi a programmi non citati.
N.B. ho preso in considerazione solo i programmi a diffusione nazionale e non ho considerato le telecronache degli eventi che meriterebbero una classifica a parte.

VOTO 10
"A TEMPO DI SPORT" - RADIO24: il programma giornaliero condotto da Gigi Garanzini su Radio24 (ore 14.05) è il massimo per tutti gli appassionati di calcio che non amano retorica, frasi fatte, elogi sperticati, ecc. Grande equilbrio, imparzialità e competenza ne fanno un programma unico. Il solo neo è la durata effettiva (siamo sui 40 minuti). Più Garanzini per tutti. Molto interessante anche la rubrica del venerdì interamente dedicata al basket (anche se un filo milanocentrica).

VOTO 9 "EURO CALCIO SHOW"- SKY SPORT: programma imperdibile per gli amanti del calcio straniero. Tutti i gol di tutti i principali campionati stranieri, commenti e approfondimenti con i giornalisti più preparati (Marianella, Foroni, Nicolodi, Gentile) e la bellezza&bravura di Anna Billò e Roberta Noè. Molto più veloce e godibile di Mondo Gol dove Caressa dimostra una conoscenza approssimativa della materia.

VOTO 8 "SOLO CALCIO" - SPORTITALIA: contenitore con vari temi trattati, si distingue per lo stile giovane e dinamico. Molto brava e preparata la donna di casa Valentina Ballarini (in terminidi mera competenza, batte nettamente Ilaria D'Amico), conduttrice dello Speciale Serie B ogni sabato. Quest'ultima trasmissione è probabilmente la migliore in circolazione per quanto riguarda l'analisi delle singole partite. Servizi curati, sintesi complete, pagelle e commenti in studio del sempre pungente Alfredo Pedullà (presenza fondamentale per bravura e verve).

VOTO 7.5 "SABATO SPORT" - RAI RADIOUNO: purtroppo le nuove tecnologie hanno relegato la radio ad un ruolo secondario rispetto al passato. Tuttavia, il contenitore sportivo del sabato pomeriggio è davvero ben fatto con spazio per tutti gli sport (rugby, pallanuoto, sci ecc.) e le radiocronache dei match di Serie B e degli anticipi di A. I commenti tecnici non sono proprio da 10 e lode e gli intermezzi musicali rompono un pò il ritmo, diciamo così. Comunque alla fine ne esce fuori un prodotto gradevole.

VOTO 7 "LA DOMENICA SPORTIVA" e RUBRICA LEGA PRO - RAIDUE E RAISPORTPIU': Massimo De Luca è riuscito a rilanciare la Domenica Sportiva. Formula consolidata, presenza di Teo Teocoli determinante. Programma apprezzabile anche se il parco opinionisti non è straordinario (il tanto bistrattato Bagni è il più valido della compagnia). La Rubrica Lega Pro è senza dubbio un programma di nicchia (agli appassionati riporta agli anni'90 e all'accoppiata del lunedì pomeriggio C Siamo-A Tutta B), ma molto ben curato. Dopo il posticipo della Lega Pro, la possibilità di gustarsi la carrellata dei gol da tutti i campi della ex Serie C. Paolo Tramezzani dà un tocco in più in termini di competenza, rivedibile il conduttore Luca Bindi (comunque professionista molto serie e in grado di appassionarsi e scaldarsi anche durante le telecronache di Tennistavolo, Tamburello e Bocce).

VOTO 6 "SKY CALCIO SHOW" - SKY SPORT 1: visti gli enormi mezzi a disposizione di Sky, il programma dedicato ai post partita non è il massimo della vita. Sarà che non mi piacciono molto le interviste ai protagonisti, ma lo squilibrio in termini di tempo riservato a quelle degli allenatori delle tre/quattro grandi rispetto a tutti gli altri tecnici è eccessivo e disarmante (rapporto di 10/12 minuti a 1 se va bene). Ilaria d'Amico è abbastanza scolastica nelle domande (la preferisco nettamente quando conduce il contenitore di politica e cronaca Exit su La7), mentre Mauro-Sconcerti fanno la loro parte. La cosa che meno mi piace, però, sono gli highlights delle partite. Troppo superficiali e frettolosi. Quasi sempre vengono tagliate delle azioni importanti che non consentono di avere un riassunto fedele della partita. Così, per vedere una sintesi corretta occorre seguire i servizi di Sportitalia.
Dal 6 gennaio a condurre Sky Calcio Show ci sarà Fabio Caressa con Beppe Bergomi al posto di Massimo Mauro, destinato a fare la telecronaca dei principali anticipi-posticipi. Resta Mario Sconcerti. Auguri alla futura mamma Ilaria D'Amico.

VOTO 5.5 "NOVANTESIMO MINUTO - RAI 2": considerato che alle 17.05 la maggior parte dei tifosi ha già visto tutti i gol, non può certo essere la trasmissione di un tempo, quando tutti aspettavano impazientemente le 18.10 per vedere i famosi "riflessi filmati delle partite". Tuttavia affidare l'analisi delle partite a Giampiero Galeazzi mi sembra quantomeno azzardato. La moviola di Carlo Longhi è spesso imprecisa. Programma migliorabile.

VOTO 4 "DIRETTA STADIO" - 7 GOLD (E IN GENERALE ALLE TRASMISSIONI URLATE): fortunatamente seguo raramente questa tipologia di trasmissioni. Dal mio punto di vista sono quei programmi che servono a diminuire il fair play e la sportività degl italiani. Beninteso, non intendo certo dire che incitano alla violenza, ma essendo rivolte alle persone che non hanno la possibilità di vedere le partite su Sky o Mediaset, dovrebbero avere un taglio più giornalistico con resoconti più veritieri e meno accecati dal tifo. L'ironia e il non prendere troppo sul serio i protagonisti pallonari va benissimo e mi piace. Tuttavia, non si può vivisezionare la partite attraverso la moviola e mettere da parte la componente tecnica. Opinionisti spesso improvvisati e con l'unico compito di urlare e spararla più grossa possibile. Altri poco credibili (l'ex arbitro Bonfrisco), "giornalisti" specializzati solo ed esclusivamente su una squadra e quindi non-giornalisti bensì tifosi col microfono. Da salvare alcuni addetti ai lavori, sprecati in questa sede (Massimo Brambati meriterebbe palcoscenici migliori).

Ps, una delle cose che più mi infastidisce della regia italiana è la continua riproposizione di replay a partita in svolgimento. Ci si sofferma sulla riproposizione dei fuorigioco, di banali falli a centrocampo o sulle reazioni degli allenatori. Accade così molte volte che le telecamere perdano la diretta di azioni importanti o addirittura dei gol. Anche in questo caso occorerebbe prendere esempio dagli inglesi. La regia della Premier, infatti, segue una regola sacra e inviolabile: replay solo ed esclusivamente a gioco fermo. E' una piccola cosa, che tuttavia rende molto più piacevole la visione dell'evento.

domenica, dicembre 20, 2009

MANCHESTER CITY-MANCINI: BINOMIO VINCENTE?

L’approdo di Roberto Mancini al Manchester City (contratto da 3,5 milioni all’anno fino al 2013 più bonus per qualificazione in Champions League e vittoria in Coppa di Lega o FA Cup) è giunto con qualche mese di ritardo. Mark Hughes in un anno e mezzo non è riuscito a dare un’organizzazione valida ai citizens nonostante un budget sterminato e la possibilità di avere a disposizione ottimi giocatori in tutti i ruoli. Mancini dopo un anno e mezzo ritrova una panchina e al Manchester City potrà svolgere un eccellente lavoro. La squadra già così e secondo me competitiva per il quarto posto. Considerando che i primi tre sono appannaggio di Chelsea, Manchester Utd e Arsenal (probabilmente in quest’ordine) il quarto è ancora alla portata dei citizens. Il Liverpool è in grande difficoltà e Tottenham e Aston Villa sono due buonissime squadre, allenate molto bene ma non superiori alla nuova squadra di Mancini. Anzi, il Manchester City ha probabilmente dei problemi di abbondanza a centrocampo e davanti. Primo obiettivo del tecnico di Jesi sarà quello di sistemare una difesa colabrodo.
Il portiere Given è tra i primi 10 al mondo, la difesa a 4 con Richards (potenzialmente un fenomeno), Kolo Tourè, Lescott e Bridge è molto ben assortita anche se le alternative scarseggiano un po’ (bene Zabaleta e Kompany, quest’ultimo potrebbe essere rigenerato dalla cura Mancini, inaffidabile Onohua mentre Silvinho ha già dato). Il centrocampo e l’attacco sono un bel rebus. Mancini può scegliere sostanzialmente tra tre moduli diversi e in tutti i casi scontenterebbe qualche nome eccellente. Unici giocatori sicuri dovrebbero essere Barry, punto fermo anche di Fabio Capello in nazionale, Shaun Wright-Phillips, Tevez e Adebayor. Col 4-4-2 il centrocampo potrebbe vedere SWP, Barry, De Jong e Robinho con Adebayor e Tevez in attacco (in questo caso resterebbero esclusi Bellamy, Petrov e Ireland, oltre a Santa Cruz. Con un 4-3-3 giocherebbero SWP-Barry-Ireland, con Tevez-Adebayor-Bellamy in attacco (fuori in questo caso De Jong, Robinho, Petrov). Con un 4-3-1-2 il trequartista potrebbe essere Robinho con Tevez e Adebayor davanti.
Non mancano quindi le alternative a Mancini. Ha l’imbarazzo della scelta su schema e uomini da utilizzare. Personalmente credo che il 4-4-2 potrebbe dare maggiori garanzie, specie con Martin Petrov a sinistra. In ogni caso la mia speranza è che il Mancio possa dare maggior spazio allo straordinario talento dello slovacco Weiss, ala destra imprendibile (titolare nella nazionale allenata da suo padre: non si tratta di raccomandazione o nepotismo, il ragazzo è davvero forte).
Non resta che vedere quali saranno le prime mosse di Roberto Mancini, secondo me l’uomo giusto per lanciare definitivamente il Manchester City tra le grandi d’Inghilterra e d’Europa. Il primo banco di prova sarà la sfida del 26 dicembre (boxing-day) contro lo Stoke City.

venerdì, dicembre 18, 2009

EUROPA LEAGUE: SORTEGGIO 16esimi-OTTAVI, ANALISI E COMMENTO


SEDICESIMI DI FINALE EUROPA LEAGUE:

1. RUBIN KAZAN-HAPOEL TEL AVIV

2. ATHL. BILBAO-ANDERLECHT

3
. FC COPENAGHEN-OL. MARSIGLIA
4. PANATHINAIKOS-ROMA

5. ATL. MADRID-GALATASARAY

6. AJAX-JUVENTUS

7. CLUB BRUGGE-VALENCIA

8. FULHAM-SHAKHTAR DONETSK

9. LIVERPOOL-UNIREA URZICENI

10. AMBURGO-PSV EINDHOVEN

11. VILLAREAL-WOLFSBURG

12. STANDARD LIEGI-RED BULL SALISBURGO

13. TWENTE-WERDER BREMA

14. LILLE-FENERBAHCE

15. EVERTON-SPORTING LISBONA

16. HERTHA BERLINO-BENFICA


ABBINAMENTI OTTAVI DI FINALE EUROPA LEAGUE 2010:

(10) AMBURGO-PSV EINDHOVEN vs (2) ATHLETIC BILBAO-ANDERLECHT
(1) RUBIN KAZAN-HAPOEL TEL AVIV vs (11) VILLAREAL-WOLFSBURG
(5) ATLETICO MADRID-GALATASARAY vs (15) EVERTON-SPORTING LISBONA
(16) HERTHA BERLINO-BENFICA vs (3) FC COPENAGHEN-OL. MARSIGLIA
(4) PANATHINAIKOS-ROMA vs (12) STANDARD LIEGI-RED BULL SALISBURGO
(14) LILLE-FENERBAHCE vs (9) LIVERPOOL-UNIREA URZICENI
(6) AJAX-JUVENTUS vs (8) FULHAM-SHAKHTAR DONETSK
(7 )CLUB BRUGGE-VALENCIA vs (13) TWENTE-WERDER BREMA

Buon sorteggio per la Roma che pesca una squadra battibile come il Panathinaikos e, in caso di passaggio del turno, la sfida contro la vincente di Standard Liegi-Salisburgo. Ranieri ha una formazione e una mentalità europea perciò darà valore all’Europa League. L’approdo ai quarti sembra alla portata dei giallorossi.
Per la Juventus moltissimi punti interrogativi. La squadra vista fin qui faticherebbe contro qualsiasi avversario. L’Ajax è una buona formazione anche se molto giovane e discontinua (tra i lancieri l'astro nascente del calcio uruguaiano Suarez). Pronostico aperto. In caso di passaggio del turno i bianconeri affronterebbero la vincente di Shakthar-Fulham con i campioni in carica favoriti sugli inglesi. E’ un po’ deprimente per la storia juventina, ma dire che la formazione di Lucescu, almeno al momento, rappresenterebbe un ostacolo duro è la dura realtà.

Diverse belle sfide già ai sedicesimi. Su tutte Amburgo-Psv, Twente-Werder Brema, Villareal-Wolfsburg e Atletico Madrid-Galatasaray, partite che si potrebbero tranquillamente trovare nei gironi di Champions League.
Andando un po’ in là con le previsioni, le 8 squadre che potrebbero affrontarsi ai quarti di finale potebbero essere Liverpool, Valencia, Roma, Juventus, Villareal, Atletico Madrid, Marsiglia e Psv Eindhoven (con Werder Brema, Shakthar e Amburgo subito dietro). Insomma, l’intenzione di Platini di avvicinare il livello dell’ex Coppa Uefa alla Champions League sembra avvalorata dai fatti.

CHAMPIONS LEAGUE: SORTEGGIO OTTAVI, ANALISI E COMMENTO


OLYMPIAKOS
vs BORDEAUX
BAYERN MONACO vs FIORENTINA
PORTO vs ARSENAL
CSKA MOSCA vs SIVIGLIA
INTER vs CHELSEA
MILAN vs MANCHESTER UTD
STOCCARDA vs BARCELLONA
LIONE vs REAL MADRID

Un anno fa il sorteggio era stato molto duro per le nostre. La triplice sfida con le inglesi, pomposamente definita The italian Job, si rivelò un fiasco clamoroso, con 3 eliminazioni nei match tra Inter-Manchester Utd, Roma-Arsenal e Juventus-Chelsea.
Quest’anno se possibile il sorteggio è stato ancora più duro, specie per la Fiorentina che nonostante il primo posto nel girone giocherà contro il Bayern Monaco, la più forte tra le seconde classificate. Insomma, per il calcio italiano un bel banco di prova con ilo spauracchio di un altro 0 su 3.
Ecco le mie percentuali sul passaggio del turno:

Chelsea-Inter 70-30: l’Inter ha pescato l’avversario più forte che le potesse capitare. Il Chelsea di Ancelotti è a mio parere la squadra favorita assieme al Barcellona per la conquista della Champions (vedi ranking pre-sorteggio). I Blues hanno un ruolino di marcia strepitoso negli ultimi anni. La vittoria è sempre sfuggita, una volta si è infanta sui pali dello stadio Luzhniki di Mosca nella finale col Man Utd. Per il resto appuntamento fisso alle semifinali. L’Inter al contrario ha una tradizione negativa e la mentalità europea è assai fragile.

Fiorentina-Bayern 40-60. La squadra di Van Gaal è in evidente crescita e a febbraio potrebbe essere al gran completo con Ribery e Robben sulle corsie. La Fiorentina è stata la miglior squadra italiana nel girone, ma un avversario forte ed esperto come il Bayern appare un ostacolo troppo alto per i viola (a meno che, ma non sembra ci siano segnali in tal senso, Corvino e i Della Valle intervengano sul mercato di gennaio con un paio di colpi in difesa e a centrocampo).

Real Madrid-Lione 70-30: per i galacticos sembra la volta buona per superare finalmente gli ottavi di finale. Il Lione è una buona squadra ma le due sfide del Madrid contro il Marsiglia (più avanti dell’OL in campionato) hanno dimostrato la superiorità degli uomini di Pellegrini nei confronti del calcio francese.

Siviglia-Cska Mosca 70-30: spagnoli grandi favoriti, anche se due anni fa furono eliminati clamorosamente agli ottavi dal Fenerbahce di Zico. Il Cska arriverà dopo la lunga pausa invernale e il traguardo degli ottavi appare già soddisfacente.

Bordeaux-Olympiakos 65-35: francesi favoriti sull’11 di Zico (con Maresca e Mellberg). Tuttavia i girondins non hanno grande esperienza a questi livelli e l’andata ad Atene potrebbe nascondere qualche insidia.

Arsenal-Porto 55-45: sulla carta è l’ottavo di finale più equilibrato. L’Arsenal deve risolvere numerose questioni, centravanti in primis. Il Porto è una squadra esperta e difficile da superare, specie al Do Dragao. L’anno scorso ci volle una prodezza di Ronaldo per eliminare gli uomini di Ferreira ai quarti. Passaggio del turno sul filo di lana.

Manchester Utd-Milan 65-35: vero che Ferguson ha perso Ronaldo, ma altrettanto vero è che il Milan non ha più Kakà e Maldini. Non si possono fare quindi azzardati paragoni col 2007 e tantomeno col 2005. Molto dipenderà da come arriverà il Man Utd a febbraio. In questo momento ha tantissimi infortunati. Dovesse recuperare, come probabile, i vari Van der Sar, Ferdinand, Evans, Park per i rossoneri sarebbe davvero dura. Tuttavia la squadra di Leonardo sul doppio confronto è in grado di creare grattacapi a chiunque. Il ritorno all’Old Trafford è un vantaggio importante per Rooney e Co.

Barcellona-Stoccarda 95-5: è l’ottavo più scontato con un divario tecnico troppo evidente. Per lo Stoccarda e i suoi tifosi una bella occasione per una gita in Catalogna.

PRONOSTICI CALCIO 18-19-20 DICEMBRE

Ultimo weekend del 2009 per quasi tutti i campionati. Solo la Premier League come da tradizione giocherà (e molto) durante le feste natalizie. Bundesliga che chiude l’andata e va in letargo fino al 15 gennaio (in realtà pausa molto più breve degli scorsi anni in vista del mondiale sudafricano). Quote Merkur Win.

FIORENTINA-MILAN 1X (1,42)
JUVENTUS-CATANIA 1 (1,30)
PALERMO-SIENA GOL (1,82)
GENOA-BARI GOL (1,73)
LIVORNO-SAMPDORIA UNDER 2.5/UNDER 3.5 (1,67/1,23)
ASCOLI-PADOVA 1X (1,26)
SASSUOLO-SALERNITANA 1 (1,6)
TRIESTINA-PIACENZA UNDER 3.5 (1,23)
BRESCIA-MODENA 1 (2,00)
ALBINOLEFFE-EMPOLI GOL (1,78)
MANTOVA-CROTONE UNDER 2.5 (1,64)
VICENZA-TORINO UNDER 2.5 (1,64)
GALLIPOLI-REGGINA X2 (1,37)
BAYERN MONACO-HERTHA BERLINO 1 (1,20)
BAYER LEVERKUSEN-BORUSSIA M’GLADBACH 1 (1,45)
EINTRACHT-WOLFSBURG GOL (1,55)
COLONIA-NORIMBERGA UNDER 2.5 (1,75)
ARSENAL-HULL CITY 1(1,20)
BLACKBURN-TOTTENHAM GOL (1,72)
WIGAN-BOLTON 1X (1,27)
EVERTON-BIRMINGHAM UNDER 3.5 (1,25)
REAL MADRID-SARAGOZZA 1 (1,20)
VILLAREAL-SANTANDER 1 (1,60)
TENERIFE-ATLETICO MADRID X2 (1,34)
DEPORTIVO LA CORUNA-VALENCIA 1X (1,48)
PACOS DE FERREIRA-BRAGA UNDER 2.5 (1,60)
NAVAL-SPORTING LISBONA UNDER 3.5 (1,24)
VITORIA GUIMARAES-RIO AVE UNDER 2.5 (1,62)
AZ ALKMAAR-DEN HAAG 1 (1,30)
FEYENOORD-WILLEM II 1 (1,30)
RKC WAALWIJK-SPARTA 1-2 (1,28)
GENK-ZULTE WAREGEM GOL (1,70)

mercoledì, dicembre 16, 2009

MONDIALE PER CLUB? PER I MEDIA CONTA SOLO QUANDO GIOCA UN’ITALIANA


Per i moltissimi che non lo sapessero, si sta disputando in questi giorni a Dubai il Mondiale per Club, versione aggiornata della Coppa Intercontinentale. Purtroppo i media italiani snobbano regolarmente questa competizione quando non è presente una squadra italiana. E’ una cosa che succede ogni anno e che succedeva già prima della rivisitazione della formula (che al di là dei chiari intenti commerciali e di marketing, trovo giusta ed equa perché permette a tutte le squadre-campioni continentali di confrontarsi con le rappresentanti europee e sudamericane; il divario tecnico è evidente, ma fra qualche anno non mi stupirei di vedere "un’intrusa" in finale). Si tratta dell’ennesima dimostrazione del provincialismo e dell’italianocentricità dei nostri mezzi d’informazione (sportiva ma non solo). Nel 2007 il Milan partecipò e vinse il torneo, battendo nettamente il Boca Juniors in finale. Si sprecarono fiumi dinchiostro e ore di trasmissione per celebrare, giustamente, l’impresa dei rossoneri, ancora una volta sul tetto del mondo. Mi ricordo addirittura un’inedita ospitata di Berlusconi a Controcampo. Quando invece non c’è una nostra squadra a rappresentarci, cioè quasi sempre, si fatica addirittura a trovare un trafiletto sul giornale, lasciando tutto lo spazio necessario a presentare un avvincente Inter-Livorno di Coppa Italia o all’illuminante intervista di Tizio o Caio. Penso si tratti di un’incoerenza clamorosa.
Qualcuno sostiene che sia colpa della nuova formula che ha fatto perdere al torneo il fascino di un tempo. Balle, perché il Milan giocò proprio con questa formula e due anni fa di questi tempi non si parlava d’altro. In passato, quando c’era ancora la finale secca Europa vs Sudamerica molte finali furono snobbate (quelle di Porto e Liverpool nel 2004 e 2005 in particolare).
Personalmente ritengo il Mondiale per Club importante e in grado di regalare una fama planetaria alle squadre che vi partecipano. Sicuramente ha meno storia e prestigio di una Champions League o di una Coppa Libertadores, ma è pur sempre un torneo di rilevanza mondiale che i media di tutti i paesi trattano come tale, con notizie, servizi e interviste. Da noi, come avviene in generale per tutti gli sport, è importante solo se c’è qualche italiano (competitivo), quindi si possono fare titoli e articoli e di conseguenza vendere più copie.
Al pari delle finaliste del Mondiale per Club, la cultura sportiva, perché è di questo che si tratta, non ha cittadinanza italiana.

TORNEO: l’Estudiantes di Veron ha sconfitto per 2-1 i coreani del Pohang, avvantaggiandosi di un arbitraggio a dir poco insufficiente di Rosetti (gol in fuorigioco degli argentini e tre espulsi tra gli aggressivi coreani). Il Barcellona sta ha sconfitto 3-1 i messicani dell’Atlante Cancun. Dopo lo svantaggio iniziale i blaugrana hanno ribaltato il risultato con reti di Busquets, Messi e Pedro. Proprio quest‘ultimo è entrato nella storia del calcio mondiale, completando una sorta di grande slam. Pedrito è riuscito infatti a realizzare nell’anno solare almeno un gol in tutte le competizioni: Liga, Coppa del Re, Champions League, Supercoppa di Spagna, Supercoppa europea e Mondiale per Club.
Il Barcellona tenterà per la terza volta di conquistare l'unico titolo che manca nella sua prestigiosa bacheca.

Finale Mondiale per Club Fifa, Barcellona-Estudiantes, sabato ore 17.00, diretta tv su Mediaset Premium.

martedì, dicembre 15, 2009

SKY vs MEDIASET-RAI E L'OSTRUZIONISMO DEL GOVERNO

DECRETO LEGGE SULLA PUBBLICITA' IN TV: poco tempo fa ho scritto un post sulla battaglia senza esclusione di colpi tra Sky vs Mediaset e Rai. L'argomento non è prettamente sportivo, ma è anche vero che entrambi i network investono moltissimo sul prodotto calcio (e non solo). Ieri è stata scritta un'altra pagina importante di questo scontro. Gli accusatori del conflitto d'interessi del premier Berlusconi hanno molti argomenti a loro sostegno. Il governo ha pronta una bozza di decreto legge - messa a punto dal vice ministro Romani, sempre presente come ospite da Fede nelle notti elettorali - discussa (forse) già nel Consiglio dei Ministri di giovedì, in cui si dispone che tutte le emittenti a pagamento debbano scendere al tetto del 12% per quanto riguarda la trasmissione di spot su un'ora d'orologio (in pratica la raccolta pubblicitaria delle tv a pagamento non può superare il 12% su un'ora di trasmissione). Il provvedimento riguarda tutte le tv a a pagamento, quindi Sky, Mediaset Premium, ma anche Fox, Discovery, Disney, Rcs ecc. Apparentemente quindi è un decreto legge erga omnes, che riguarda tutti, senza distinzioni. Nel concreto invece va a penalizzare solo ed esclusivamente Murdoch e Sky. Perchè? In primo luogo perchè attualmente il tetto fissato per il network di Murdoch è del 18%. In secondo luogo, Mediaset Premium attualmente non supera il 12% del tetto pubblicitario e non subisce nessuna limitazione. Anzi, così facendo si evita una concorrenza fratricida tra Mediaset Premium e Mediaset che è leader nella raccolta pubblitaria col 60% complessivo. La stessa Rai non subirà ricadute visto che il limite è già del 12%.

SPOT DURANTE EVENTI SPORTIVI: altra norma inserita nel decreto legge riguarda le tv in chiaro (Rai e Mediaset) che potranno, durante gli eventi sportivi, effettuare interruzioni non solo con i mini-spot ma anche con televendite (tecnicamente appare difficile ma una telepromozione "veloce" potrebbe essere inserita durante pause di gioco lunghe). Da verificare, ad ogni modo, la compatibilità con le norme europee.

SKY IN COSTANTE CRESCITA D'ASCOLTI (NON DI ABBONATI): i provvedimenti chiaramente ostruzionistici da parte del governo nei confronti di Sky (la battaglia Murdoch-Berlusconi dura ormai da anni), sono stati diversi in questi ultimi mesi. Basti ricordare l'Iva raddoppiata dal 10 al 20% sugli abbonamenti a Sky o il blocco del nuovo canale Cielo da parte del ministero.
Nonostante questo Sky sta crescendo costantemente in termini di ascolto. Uno studio di Mediaitalia, che prende in considerazione il periodo 2003-2009, sottolinea come Rai e Mediaset abbiano perso il 22,7% di ascoltatori nella fascia 4-14 anni e il 14,1% in quella 15-34 anni. Sky è arrivata ad avere il 10% di telespettatori di ascolto medio, superando così Rete4 (che si attesta sul 7,6%), Rai2 e Rai3 (9%) e avvicinandosi al 10,2% di Italia1. Tuttavia Sky ha registrato negli ultimi mesi uno stop al numero di abbonati, rimasti pressochè invariati. Per incentivare gli abbonamenti è in atto una grande promozione pubblicitaria per abbonamento+Tv HD.

MEDIASET PREMIUM AUMENTA L'OFFERTA (E IL PREZZO): molte polemiche anche per la lettera che Mediaset Premium sta inviando in questi giorni ai suoi abbonati in cui comunica che all'attuale pacchetto vengono aggiunti due canali di cinema (Emotion ed Energy), gratuiti fino al 31 gennaio. Dal 1 febbraio 2010, se l'abbonato non comunicherà tramite raccomandata o telefonata di non voler usufruire di questi due canali, pagherà 2 euro in più al mese. In pratica un meccanismo di silenzio-assenso che ha già fatto mobilitare le associazioni dei consumatori. Anche Sky lo scorso anno aveva adottato una strada simile per quanto riguarda il mensile Sky Life (su ricorso delle associazioni consumatori il Tribunale di Roma ha condannato Sky al rimborso degli abbonati).

Per maggiori informazioni vedi Repubblica - servizi di Claudio Tito e Aldo Fontanarosa

lunedì, dicembre 14, 2009

TEAM SKY: MURDOCH JR PUNTA FORTE SUL CICLISMO


In tempi in cui gli sponsor lasciano con grande continuità il mondo del ciclismo, dopo il TeamRadioshack di Lance Armstrong (oltre alla catena di elettrodomestici americana, sulle maglie del nuovo team campeggia anche il logo della Nissan) e la BMC di Evans e Ballan, ecco il britannico Team Sky, voluto fortemente da James Murdoch, figlio di Rupert, il magnate australiano fondatore e proprietario di svariati giornali e televisioni in giro per il mondo, tra cui Sky Italia. James è un grande appassionato di ciclismo e ha voluto creare questo team dalla forte impronta britannica. Il budget messo a disposizione del team manager Dave Braislford è di quelli seri. L’obiettivo del Team Sky è quello di far crescere il ciclismo su strada in Gran Bretagna (quello su pista è ai vertici mondiali), aiutarlo a ben figurare alle prossime Olimpiadi di Londra e di conquistare il Tour de France entro il 2014. Per farlo sono stati ingaggiati 25 atleti. L’ultimo della serie è stato Bradley Wiggins, medaglia d’oro ad Atene 2004, tre volte oro a Pechino 2008 e sorprendente quarto piazzato all’ultimo Tour de France. Wiggins, 29 anni, ha lasciato la Garmin per siglare un ricco contratto quadriennale e sarà il leader di una formazione che vanta già tra le sue fila atleti di primissimo piano. Su tutti l’astro nascente delle corse di un giorno, il giovane norvegese Edvald Boasson Hagen. Altri ottimi atleti ingaggiati dal Team Sky per la stagione 2010 sono l’esperto Juan Antonio Flecha, Simon Gerrans e Kurt Arvesen, senza dimenticare i nordici Lokvist e Carlstrom. Oltre ad 8 atleti inglesi, tra cui Cummings e Froome, ci saranno anche tre azzurri di buon livello: Morris Possoni, Davide Viganò e Dario David Cioni.
Altro legame con l’Italia sarà l’utilizzo delle bici Pinarello. Il Team Sky ha ottenuto la licenza Pro Tour e spera di ricevere l’ok per partecipare all’edizione 2010 del Tour de France. La prima uscita stagionale sarà in occasione del Tour Down Under.
Team Sky porterà avanti quindi un progetto ambizioso, di ampio respiro. Non solo risultati sportivi, ma anche crescita del movimento ciclistico britannico. La speranza è che le buone intenzioni di uno sponsor munifico non vengano per l’ennesima volta tradite dall’inguaribile malato ciclismo.

Ecco la composizione definitiva del Team Sky per la stagione 2010:
Bradley Wiggins, Geraint Thomas, Steve Cummings, Pete Kennaugh, Chris Froome, Ian Stannard, Russel Downing (UK), Morris Possoni, Davide Viganò, Dario David Cioni (ITALIA), Edvald Boasson Hagen, Kurt Arvesen, Lars Peter Nordhaug (NORVEGIA), Juan Antonio Flecha (SPAGNA), Sylvain Calzati, Nicholas Portal (FRANCIA), Tomas Lokvist (SVEZIA), Kiell Carlstrom (FINLANDIA), John Lee Augustyn (SUDAFRICA), Simon Gerrans, Mattew Hayman, Chris Sutton (AUSTRALIA), Michael Barry (CANADA), Greg Henderson (NUOVA ZELANDA), Serge Pauwels (BELGIO).

DIEGO 3,5: QUANDO IL VOTO GAZZETTA DIVENTA UN’OFFESA


La materia “pagelle dei giornali” è da sempre al centro di mille discussioni. Negli ultimi anni i voti ai calciatori hanno assunto sempre più importanza perché legate a vari concorsi a premi, Fantacalcio in particolare. Difficile trovare due persone che la pensino in ugual modo sulla valutazione dei vari giocatori. Proprio la loro soggettività è probabilmente il segreto del successo. Tuttavia, al di là di valutazioni diverse sulle prestazioni dei singoli, nei vari quotidiani la scala universalmente riconosciuta va dal 4 all’8 (si esce da questo intervallo solo in presenza di situazioni eccezionali quali gol straordinari, triplette o gesti deprecabili).
Fin qui non mi ero mai occupato di commentare le pagelle. Spesso non le condivido ma, appunto, rientrano nella libera interpretazione dei giornalisti. Ieri però non ho potuto trattenere il disappunto (Fantacalcio personale a parte) per il 3,5 attribuito dall’inviato della Gazzetta Luca Curino a Diego in occasione di Bari-Juventus. Per sottolineare la prova negativa del brasiliano sarebbe bastato il classico 4. Qualcuno potrebbe dire: beh, tra 3.5 e 4 cambia poco, pura forma. Secondo me non è così, non è forma, ma sostanza. Cambia poco tra un 4 e un 4.5, tra un 5.5 e un 6. Questo mezzo voto travalica un importante confine. Dare 3.5 ad un giocatore significa insultarlo, offendere la sua dignità di professionista, non rispettarlo anzitutto come persona. Il 3.5 si può assegnare per un pugno ad un avversario, uno sputo, un qualsiasi gesto gravemente antisportivo. Non certo per una prestazione, seppur negativa (l’eccezione è Martin Palermo quando sbagliò 3 rigori nella stessa partita). Diego ha sbagliato un rigore, abbastanza importante perché avrebbe portato la Juventus sul 2-2 (va ricordato che comunque mancavano ancora diversi minuti e la Juve avrebbe potuto recuperare). Lo ha calciato in maniera pessima. E’ stato fin qui assai deludente in rapporto al costo e alle attese di inizio campionato. Ma il 3.5 non ci sta. Anche perché i compagni di squadra di Diego, non certo meno responsabili dell‘ex Werder Brema, hanno ottenuto voti tra il 4.5 e il 6.
In questa occasione penso che Curino abbia sbagliato malamente, peggio di un rigore calciato alle stelle.

sabato, dicembre 12, 2009

Tour de France 2010: percorso, tappe e salite nel dettaglio


Dopo il grande successo avuto dal post sul percorso del Giro d’Italia, mi occupo anche del 97° Tour De France. La prossima edizione della Grande Boucle (cioè “il grande ricciolo”, dal classico disegno che assume il percorso sulla cartina, ndr) presenta alcune novità molto interessanti. La principale è che sui complessivi 3600 km solo 51 saranno riservati alla cronometro individuale (più gli 8 del prologo). Non ci sarà neppure la solita cronosquadre di inizio Tour. Inoltre, a 100 anni dalla prima ascesa sui Pirenei voluta dal padre-padrone del Tour Henry Desgrange, gli organizzatori hanno voluto riservare alla catena franco-spagnola il ruolo di arbitro della corsa con 4 durissime tappe. Un Tour che si avvicina molto alle ultime edizioni del Giro d’Italia, con diverse salite e poco spazio per gli specialisti del tic-tac.
Come già avvenuto per l’ultima edizione della Vuelta e come per il Giro 2010, il prossimo Tour partirà il 3 luglio dall’Olanda (Rotterdam) e disputerà tre tappe fuori dai confini francesi. Dopo il prologo di Rotterdam e la volatona di Bruxelles, ci saranno due tappe suggestive, legate alle strade delle Classiche del nord. La terza tappa (arrivo a Spa) prevede diversi muri valloni, mentre imperdibile sarà la terza frazione con il pavè grande protagonista. Si arriverà, infatti, ad Arenberg, la leggendaria foresta simbolo della Parigi-Roubaix. Si ritornerà quindi in Francia con tre frazioni adatte agli sprinter (o forse sarebbe meglio dire a Cavendish, visto lo strapotere del campione inglese, nativo dell’Isola di Man). La settima tappa viene definita dagli organizzatori di “media montagna” ed in effetti sarà una frazione di riscaldamento in vista delle Alpi. Il giorno successivo, infatti, la carovana affronterà l’arrivo di Morzine-Avoriaz (con l’insidioso Col de La Ramaz a pochi chilometri del traguardo) e, dopo il giorno di riposo, la temuta tappa del Col de la Madeleine. Due tappe che delineeranno la classifica generale. Le successive quattro tappe sono dedicate a velocisti e cacciatori di giornata (interessante la decima tappa con il tradizionale arrivo di Gap).
Domenica 18 è la data che segna l’inizio dei Pirenei, mai così presenti e decisivi come nell’edizione numero 97. La prima tappa prevede l’impegnativo arrivo di Ax 3-Domaines con il Plateau de Bonsacre a scremare il gruppo. La 15esima frazione porterà i corridori a scalare il Port de Bales con la successiva picchiata verso il traguardo di Bagneres de Luchon. Martedì 20 luglio gli organizzatori della Grande Boucle hanno previsto la tappa commemorativa, con le scalate di Peyresourde, Aspin, Tourmalet e Aubisque. Una frazione decisamente meno determinante rispetto ai tempi di Ottavio Bottecchia (dalla vetta dell‘Aubisque mancheranno ancora 60 km all’arrivo di Pau). Ammesso che il Tour non sia già deciso (e vedendo il Contador del 2009 l’ipotesi non è così remota), l’ultima tappa pirenaica è sicuramente quella più difficile. Dopo l’ultimo giorno di riposo, si arriverà per la prima volta in cima al Tourmalet dopo aver affrontato Marie Blanque e Soulor. Successiva tappa di trasferimento e l’ultimo sabato dedicato alla prima e unica cronometro di 51 km, con i corridori che dovranno raschiare le ultime energie dopo tre settimane massacranti.
Sarà un Tour de France davvero spettacolare e la sfida Contador-A. Schleck-Armstrong(quest'ultimo non molto felice per il percorso e per la mancanza della crono-squadre) si ripeterà anche nel prossimo luglio. Lo spagnolo partirà con tutti i favori del pronostico, ma occhio anche al campione del mondo Cadel Evans che proprio ieri ha annunciato il suo passaggio alla nuova formazione della BMC.

Ecco le 21 tappe del Tour de France 2010 (clicca sulla singola tappa per visualizzarla nel dettaglio):

1) 3 luglio Rotterdam - 8 km prologo
2) 4 luglio Rotterdam-Bruxelles 204 km (velocisti)
3) 5 luglio Bruxelles-Spa 192 km (media difficoltà)
4) 6 luglio Wanze-Arenberg 207 km (pianura-pavè)
5) 7 luglio Cambrai-Reims 150 km (velocisti)
6) 8 luglio Epernay-Montargis 185 km (velocisti)
7) 9 luglio Montargis-Guegnon 225 km (velocisti)
8) 10 lug. Tornous-Station des Rousses 161 km (media difficoltà)
9) 11 lug. Station des Rousses-Morzine Avoriaz 189 km (montagna)
10) 13 lug. Morzine Avoriaz-Saint Jeanne de Maurienne 204 km (montagna)
11) 14 lug. Chambery-Gap 174 km (media difficoltà)
12) 15 lug. Sisteron-Bourg les Valence 180 km (velocisti)
13) 16 lug. Bourg de Peage-Mende 210 km (media difficoltà)
14) 17 lug. Rodez-Revel 195 km (velocisti)
15) 18 lug. Revel-Ax 3 Domaines 184 km (montagna)
16) 19 lug. Pamiers-Bagneres de Luchon 187 km (montagna)
17) 20 lug. Bagneres de Luchon-Pau 196 km (montagna)
18) 22 lug. Pau-Col du Tourmalet 174 km (montagna)
19) 23 lug. Salies de Bearn-Bordeaux 190 km (velocisti)
20) 24 lug. Bordeaux-Pauillac 51 km (crono individuale)
21) 25 lug. Longjumeau-Parigi Campi Elisi 105 km (velocisti)

VIDEO PRESENTAZIONE TOUR DE FRANCE 2010


LINK: FAVORITI E QUOTE SCOMMESSE TOUR DE FRANCE 2010

giovedì, dicembre 10, 2009

BALOTELLI, MOURINHO, LIPPI E I MEDIA ITALIANI


Sfogliando la Gazzetta odierna ho trovato le prime tre pagine (titolo in prima, interviste, editoriali e copertina di Sportweek) dedicate a Balotelli e alla sua “inevitabile” convocazione in azzurro dopo la bella prova in Champions. Trovo profondamente sbagliato e pericoloso questo modo di fare giornalismo. Non appena un giovane di talento segna un bel gol e gioca una buona partita si parte col processo di beatificazione. Una singola partita porta alla necessaria chiamata di Lippi. E’ la trasposizione cartacea dei discorsi del bar-sport. I giornali ormai si preoccupano di assecondare il sentimento del tifoso medio, impegnato a televotare il sondaggio (rigorosamente a pagamento) dell’ultim’ora (pensavo che i sondaggi telefonici sui temi calcistici fossero oggetto esclusivo del biscardismo e delle trasmissioni urlate dell’emittenza privata, invece noto con grande dispiacere che Sky Sport 24 ne sforna uno ogni due ore). L’onda emotiva scavalca qualsiasi riflessione obiettiva. Il talento di Balotelli è indiscutibile, vero. Contro il Rubin ha giocato bene con un gol e un assist di tacco. Ma per quale ragione dopo la prima bella partita stagionale Lippi dovrebbe chiamarlo in nazionale? Quelli che ora lo indicano come nuovo eroe nerazzurro e possibile salvatore della patria (azzurra), si ricordano la gara d’andata quando lo stesso Mario lasciò in 10 l’Inter al 55’ dopo i due classici falli idioti? Il Rubin sfiorò ripetutamente il gol vittoria, colpendo anche un palo e tutti dissero che Balotelli aveva commesso un’ingenuità colossale. Mourinho avrà molti difetti, ma di calcio e di persone ne capisce molto di più rispetto a tanti giornalisti. Negli ultimi due mesi ha parlato molto chiaro sulla persona Balotelli (la Ferrari a 250 km/h da neopatentato, la beneficienza ostentata e sottolineata da giornalisti amici). E’ ancora molto lontano dalla maturità e va aiutato nella sua crescita, anche col bastone se necessario. Josè da Setubal ha anche parlato di Balotelli giocatore e alla trecentosedicesima domanda sul perché lo avesse spedito in tribuna per Inter-Fiorentina 1-0 ha risposto da par suo “Chi è Mario Balotelli per avere tutte queste domande? Cosa ha fatto in carriera? E’ andato in tribuna, allora? In panchina avevo Materazzi, campione del mondo e Vieira che in carriera ha vinto tutto ha giocato 5 minuti. Loro hanno una carriera super e stanno tranquilli”. Ecco, i giornali e i media dovrebbero capire che sponsorizzando e promuovendo Balotelli in questa maniera non fanno altro che fargli del male. Un ragazzo ancora immaturo come può reagire a titoloni su giornali e siti internet? Si monterà ancora di più la testa. Non sarebbe meglio dire: Balotelli ha giocato molto bene contro il Rubin, ora però deve essere costante negli allenamenti e continuo nelle prestazioni. Perché non si dice che in campo si comporta ancora da spaccone e il suo atteggiamento irrita qualunque avversario e tifoso, anche interista (discorso razzismo a parte)? Un giocatore che viene ammonito in ogni partita e che rischia puntualmente l’espulsione è da nazionale? Ha fatto o sta facendo la differenza con la nazionale under 21? Non sarebbe meglio aspettare che cresca come uomo e giocatore prima di lanciare campagne del genere?
Marcello Lippi è un altro allenatore che non si prende molto con la stampa, ma se la categoria è questa, viva gli allenatori antipatici (e vincenti).

CHAMPIONS LEAGUE 2009/2010: SORTEGGIO OTTAVI E ANALISI DELLE 16 SQUADRE


Venerdì 18 dicembre alle 12.00 a Nyon si terrà il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League. Ecco una breve descrizione delle 16 contendenti inserite in ordine di competitività (Finale sabato 22 maggio ore 20.45 al Santiago Bernabeu di Madrid) e le regole per il sorteggio. La grande novità è che gli ottavi di finale verranno spalmati su quattro settimane in modo da avere 2 sole partite per sera (e non 4 come accadeva gli anni scorsi). Una decisione a mio modo di vedere giusta, che permetterà agli appassionati di vedere praticamente tutte le partite, non dovendo scegliere tra 4 partite giocate in contemporanea. Spesso, infatti, gli ottavi di finale propongono sfide di altissimo profilo (a memoria cito Barcellona-Chelsea, Arsenal-Real Madrid e Inter-Manchester Utd) ed è un peccato perdersi partite di questo tipo.

PRIME QUALIFICATE: CHELSEA - BARCELLONA - REAL MADRID - FIORENTINA - BORDEAUX - ARSENAL - MANCHESTER UTD - SIVIGLIA

SECONDE QUALIFICATE: PORTO - INTER - MILAN - LIONE - BAYERN MONACO - OLYMPIAKOS - CSKA MOSCA - STOCCARDA

- LE PRIME QUALIFICATE SFIDANO LE SECONDE
- NON SI POSSONO INCONTRARE SQUADRE DELLA STESSA NAZIONE
- NON SI POSSONO INCONTRARE SQUADRE PROVENIENTI DALLO STESSO GIRONE

ANDATA: 16/17 febbraio; 23/24 febbraio
RITORNO: 9/10 marzo; 16/17 marzo


Ranking (personale) delle 16 squadre rimaste in corsa:

1. Chelsea: a mio modo di vedere è la squadra favorita in questa edizione. Gli anni scorsi è sempre andata vicinissima all’impresa. Ancelotti garantisce quel quid in più e i vari campioni a sua disposizione hanno raggiunto una maturità e una consapevolezza straordinarie.

2. Barcellona: i blaugrana sono la squadra tecnicamente più forte e la prossima settimana proveranno a vincere l’ultimo trofeo che manca loro (Mondiale per club). Sembrano un po’ meno extraterrestri della passata stagione, ma eliminarli sarà davvero difficile.

3. Real Madrid: squadra in evidente crescita e non ha ancora avuto a disposizione tutti gli effettivi. Ronaldo (il giocatore più determinante al mondo) e la finale in casa sono due ottime carte per arrivare in fondo alla Champions League.

4. Manchester Utd: i Red Devils fanno un po’ meno paura dell’anno scorso. Ronaldo e Tevez in meno, ma un Rooney più efficace sottoporta e un gioco collaudato possono fare la differenza.

5. Bayern Monaco: altra squadra destinata a crescere impetuosamente. L’organico è super, manca forse un centrale difensivo e gli attaccanti non sono dei goleador di prima fascia. Con Robben e Ribery in campo però è competitiva ai massimi livelli. Il sorteggio degli ottavi sarà determinante.

6. Inter: il cammino in Champions League è sempre balbettante e l’ottavo di finale sarà uno spartiacque fondamentale. Sulla carta la squadra è competitiva, ma il recente passato è un bel macigno.

7. Arsenal: solito discorso per i Gunners. Tanti giovani di grande livello, gioco arioso ma al momento decisivo manca sempre qualcosa. L’infortunio di Van Persie è pesantissimo, serve un centravanti (Pavlyuchenko sarebbe una buona soluzione).

8. Milan: rossoneri qualificati, ma senza brillare particolarmente (nelle tre partite di ritorno altrettanti faticosi pareggi). L’equilibrio che ha trovato Leonardo è molto sottile e alla lunga giocare sempre con gli stessi uomini potrebbe rivelarsi un handicap. Dalla sua la grande tradizione europea.

9. Siviglia: squadra un po’ sottovalutata ma di buonissimo livello con i vari Luis Fabiano, Kanoutè e Navas. Grande qualità e ottima organizzazione. Squadra molto solida e difficle da battere.

10. Porto: la decima posizione potrebbe ingannare. Jesualdo Ferreira ha a disposizione grandi giocatori (Bruno Alves e Hulk su tutti) con buonissima esperienza internazionale. Un osso duro per qualunque squadra. Non mi sorprenderei se agli ottavi eliminassero una delle prime classificate.

11. Bordeaux: squadra senza grandi stelle (Gourcuff a parte) ma con grande corsa e forzaallenata molto bene da Blanc. Il girone ha dimostrato che i francesi saranno un avversario ostico per qualsiasi squadra.

12. Lione: le due francesi sono sostanzialmente sullo stesso livello. L’OL è una squadra sempre presente agli ottavi di finale, tuttavia non è mai andato oltre il muro dei quarti di finale. Formazione ringiovanita, con tecnica e corsa. Manca forse un grande goleador.

13. Fiorentina: la tredicesima posizione è un po’ ingenerosa per i viola per quanto fatto nel girone. Però l’eliminazione diretta è tutt’altro discorso. La prima posizione potrebbe portare un avversario più morbido, da evitare Bayern e Porto.

14. Stoccarda: il nuovo tecnico Gross ha esordito con 3 gol nei primi 10 minuti e conseguente qualificazione. I problemi di inizio stagione sono diversi, nonostante la buona campagna acquisti. Potrebbe arrivare in buona forma a febbraio, ma è sicuramente tra le più deboli delle 16.

15. Cska Mosca: storica e meritata qualificazione agli ottavi. Squadra che ha vissuto diversi cambi di panchina, ma che grazie alle stelle Krasic e Zagoev può dare qualche fastidio alle prime qualificate.

16. Olympiakos: la formazione di Zico ha meritatamente passato il turno pur non avendo grandi campioni. Gli ottavi sembrano una barriera insuperabile, ma il Fenerbahce del Galinho arrivò ai quarti.

mercoledì, dicembre 09, 2009

JUVENTUS: IL FALLIMENTO DI BLANC-SECCO-FERRARA


L’eliminazione della Juventus dalla Champions League 2009/2010 è il logico risultato di una politica societaria (?) fallimentare. Il girone eliminatorio dei bianconeri è stato un vero e proprio disastro con sole due vittorie, peraltro sofferte, contro la peggior squadra della competizione (il Maccabi è l’unica squadra tra le 32 ad aver chiuso con 0 punti e 0 gol segnati). La sconfitta per 4-1 contro un ottimo Bayern, peraltro con Robben a mezzo servizio e senza Ribery, è stata una delle peggiori esibizioni degli ultimi 15 anni. Un’eliminazione tanto giusta quanto pesante dal punto di vista tecnico ed economico (10 milioni, almeno,andati in fumo). Certo, l’annata va avanti con campionato, Europa League e Coppa Italia, ma il bilancio a metà stagione è pessimo. Le colpe vanno divise tra società (?), allenatore, giocatori e calcio italiano in generale. Ecco un’analisi in 4 punti della cocente eliminazione bianconera:

1. Società - La Juventus, come ha sottolineato l'esimio Roberto Beccantini (il giurato italiano per il Pallone d’oro) su La Stampa, è l’unica società tra Serie A, B ed Europa che non ha nessun uomo di calcio al suo interno. L’importanza di una struttura societaria forte e organizzata è evidente. Basti citare l’esempio Milan. Organico non sfolgorante, allenatore esordiente, inizio difficile. Nel momento di massima difficoltà la società è intervenuta in più direzioni e da quel momento i rossoneri non perdono più una partita. Alla Juventus Jean Claude Blanc, digiuno di calcio prima di arrivare in Corso Galileo Ferraris, ha grandi competenze dal punto di vista manageriale (il nuovo stadio è in costruzione), ma ha avocato a sé tutti i ruoli chiave (presidente, amministratore delegato e direttore generale). Una scelta miope. Ai tempi d’oro della Triade (mai così rimpianta e in attesa del giudizio del Tribunale di Napoli che potrebbe riscrivere l’opaca storia di Calciopoli) il ruolo di Blanc spettava a Giraudo, altro ottimo manager. Peccato però che al suo fianco ci fossero Luciano Moggi a costruire la formazione e Roberto Bettega come uomo di raccordo tra squadra, staff tecnico e società. Il mercato attuale è affidato ad Alessio Secco, ex accompagnatore della squadra. Negli ultimi anni il giovane direttore sportivo ha inanellato una serie incredibile di topiche. Milioni gettati dalla finestra (Boumsong, Tiago, Almiron, Felipe Melo e cessione di Mutu tanto per gradire) e rinnovamento mai avvenuto.
Molta improvvisazione e troppe dichiarazioni ambiziose. Si parla molto di Marcello Lippi come direttore tecnico per la prossima stagione. Un’altra scelta assai discutibile. Chiunque sarà l’allenatore della prossima stagione, avrebbe in questo modo sempre e comunque l’ombra del ct azzurro alle sue spalle. Allenatori come Spalletti o Laurent Blanc accetterebbero una situazione del genere?

2. Mercato - Quest’estate Diego era stato il fiore all’occhiello di un mercato molto costoso.
Continuo a ritenere Diego un ottimo giocatore. Il problema è che l’ex giocatore del Werder è un trequartista puro e costruire una squadra sul 4-3-1-2 significa acquistare giocatori molto specifici. Il perno davanti alla difesa dovrebbe essere il cardine, non necessariamente un regista, ma un giocatore estremamente intelligente, tatticamente impeccabile (Mascherano, M. Diarra, Timoschuk tanto per fare tre nomi). Invece si è puntato su Felipe Melo, buon mediano che tuttavia aveva già dimostrato a Firenze di non poter ricoprire un ruolo così delicato. Un giocatore che in una stagione prende 10 giornate di squalifica complessive non si può certo definire intelligente. Pantaleo Corvino si trova molto bene nel chiudere affari con Secco: dopo aver preso Mutu ad una cifra ridicola, ha incassato 25 milioni di euro per Melo e si è portato a casa Zanetti e Marchionni.
In difesa è tornato Cannavaro, in evidente declino. Il poco sponsorizzato Mellberg si era comportato molto meglio ed è stato frettolosamente venduto. Per il 4-3-1-2 occorrono due terzini di spinta. A sinistra è arrivato Grosso, altro giocatore che ha già vissuto la parte migliore della carriera. Molinaro, De Ceglie, Zebina e Grygera non sono giocatori affidabili a buoni livelli. Come terzino destro gioca il generoso ma limitato Caceres che Guardiola la scorsa stagione faceva accomodare sempre in tribuna (a destra, in assenza di Dani Alves, gli veniva spesso preferito Puyol e al centro della difesa veniva adattato nelle emergenze Yaya Tourè). Non occorreva fare un mercato superbo. Dopo Diego occorrevano altri due/tre giocatori di ruolo e una seconda punta di movimento in grado di surrogare Del Piero. Il capitano bianconero meriterebbe un post a parte, comunque dovrebbe avere l’onestà intellettuale di fare un passo indietro e accettare un ruolo alla Altafini (non da commentatore ma da veterano che entra negli ultimi 20/30 minuti). Ad ogni modo sono convinto che pur non essendo stato un mercato da 10 in pagella, con un allenatore più preparato ed esperto si sarebbero potuti ottenere risultati migliori, qualificazione agli ottavi compresa.

3. Ferrara - I miei dubbi sul tecnico erano sorti dopo la desolante partita di Palermo. Siamo quasi a Natale e Ciro non ha ancora dato un barlume di gioco e organizzazione alla squadra. Squadra costruita per il 4-3-1-2 e modulo messo da parte per poi essere recuperato. Contro il Bayern il confronto col maestro Van Gaal (nonostante le battute inopportune di Compagnoni in telecronaca e le difficoltà di questi primi mesi, l’ex tecnico di Ajax, Barcellona e Az Alkmaar è uno dei migliori insegnanti di calcio in circolazione) è stato impietoso. Contro Cagliari e Bordeaux, guarda caso allenati da due tecnici che potevano sedersi sulla panchina bianconera, altre due sconfitte prima di tutto tattiche. Condizione fisica, sempre precaria, infortuni a ripetizione e cambi assai discutibili completano il disastroso bilancio. Ci sarebbero altre numerose osservazioni da fare, ma Ferrara merita rispetto come ex grande bandiera bianconera. Non tutti gli ex campioni diventano grandi allenatori (ancor meno alla prima esperienza in panchina). Purtroppo di Guardiola ne esiste solamente uno. Pensare ad un cambio nella guida tecnica a questo punto dell’anno è difficile. Bisognava scegliere meglio lo scorso maggio (personalmente avrei fatto di tutto per prendere Spalletti o Prandelli).
L’anno scorso Claudio Ranieri era stato crocifisso. Peccato che con una squadra ampiamente inferiore in termini di scelte e qualità fosse riuscito a ottenere gli stessi punti in campionato e a vincere il girone di Champions, lottando fino all’ultimo contro il Chelsea negli ottavi di finale. Qualcuno (vedi Tuttosport) dovrebbe porgere sentite scuse al tecnico romano. Non sarà né Capello Ancellotti, ma un validissimo tecnico e ancor prima una persona a modo.

4. Calcio italiano - Le difficoltà della Juventus non derivano esclusivamente da problemi interni alla società bianconera, ma anche dallo scadente livello del nostro calcio (Juventus-Inter di sabato scorso ne è perfetto manifesto). Vittorio Zucconi, direttore di Radio Capital e grande firma di Repubblica è uscito in questi giorni con il suo ultimo libro ("Il caratterraccio", edizioni Mondadori) in cui parla delle caratteristiche e dei difetti degli italiani visti da fuori (Zucconi vive negli USA ed è stato inviato speciale in decine di paesi). Uno dei principali è il provincialismo. Nello sport questo difetto si traduce in sopravvalutazione del nostro calcio, da sempre mio cavallo di battaglia. Chi ha la possibilità di seguire i vari campionati stranieri si accorge dell’enorme divario in termini di ritmo, gioco, organizzazione. Non necessariamente di qualità tecniche, anche se alcune squadre come Barcellona, Chelsea, Real Madrid (con Ronaldo) e Manchester United sono due o tre gradini sopra le nostre. Il campionato italiano si basa su tre fattori: tattica, episodi e moviole. Il tempo effettivo delle nostre partite è imbarazzante e il possesso palla è qualcosa di sconosciuto o quasi. In Europa le nostre squadre si trovano in enorme difficoltà proprio per queste differenze in termini di continuità e intensità. La dimostrazione più evidente di tutto questo è l’Inter. La Juventus vista contro il Bayern è stata surclassata in quanto a ritmo e fraseggio. Magari quest’anno una nostra rappresentante riuscirà ad approdare ai quarti di finale. Per andare oltre questa soglia tuttavia occorrerà molta fortuna. La Juventus si tufferà, è il caso di dirlo, in Europa League (ex Coppa Uefa), dove le squadre italiane non trionfano dal 1999 (Parma di Malesani). Sarà anche l’Europa che conta meno e con un livello più basso rispetto alla Champions, ma per il nostro calcio e per la Juventus del trio Blanc-Secco-Ferrara passare qualche turno sarà già un’impresa. Ahimè.

martedì, dicembre 08, 2009

TEAM RADIOSHACK: LA NUOVA SQUADRA DI ARMSTRONG (I COMPAGNI E LA NUOVA MAGLIA)


E’ stata annunciata la composizione ufficiale della nuova squadra capitanata da Lance Armstrong, il Team RadioShack (RadioShack è una catena americana che commercializza elettrodomestici). Il 7 volte vincitore del Tour de France aveva annunciato al termine dell’ultimo Tour de France la nascita di una nuova squadra americana, sulle orme della US Postal e della Discovery Channel. Il rapporto con la Astana era stato abbastanza tormentato, con molti problemi legati al pagamento degli stipendi da parte del team kazako (al Giro per diverse tappe i ciclisti hanno gareggiato con il nome dello sponsor oscurato). Oltre a ciò Armstrong voleva avere un team tutto suo, essendo impossibile la convivenza in squadra con il rivale più forte, Alberto Contador. Nell’ultimo Tour de France i due hanno vissuto da separati in casa. Lo storico team manager di Armstrong, Johan Bruyneel sarà il numero uno della nuova formazione. L’obiettivo di Armstrong è quello di vincere il suo ottavo Tour e per farlo si è costruito come ai vecchi tempi una squadra su misura, con tutti i suoi fedelissimi. Faranno parte del Team RadioShack, infatti, Levi Leipheimer, Chris Horner, Andreas Kloden, Yaroslav Popovich, Sergio Paulinho, Haimar Zubeldia e Luis Rubiera. Oltre a loro ci saranno anche l’eterna promessa slovena Jani Braikovic, il passistone svizzero Gregory Rast e il forte velocista belga Gert Steegmans. Da segnalare anche l’ingaggio del nipponico Beppu, protagonista all’ultimo Tour di qualche buon piazzamento nelle volate di gruppo.
Nei giorni scorsi è arrivata la buona notizia del consegumento della licenza Pro Tour. Le biciclette saranno ovviamente della Trek e come sempre sarà primaria la promozione della lotta al cancor attraverso la fondazione di Armstrong, Livestrong.
Il primo appuntamento per il Team RadioShack è in questi giorni il training camp di Tucson, Texas. Ecco l’elenco dei 26 atleti provenienti da 16 nazioni:

Lance Armstrong (USA) Fumiyuki Beppu (Jpn) Sam Bewley (NZl) Jani Brajkovic (Slo) Matthew Busche (USA) Ben Hermans (Bel) Chris Horner (USA) Daryl Impey (RSA) Markel Irizar (Spa) Andreas Klöden (Ger) Levi Leipheimer (USA) Geoffroy Lequatre (Fra) Fuyu Li (Chn) Tiago Machado (Por) Jason McCartney (USA) Dmitriy Muravyev (Kaz) Sérgio Paulinho (Por) Yaroslav Popovych (Ukr) Gregory Rast (Swi) Sébastien Rosseler (Bel) Ivan Rovny (Rus) José Luis Rubiera (Spa) Bjorn Selander (USA) Gert Steegmans (Bel) Tomas Vaitkus (Ltu) Haimar Zubeldia (Spa)

Team manager: Johan Bruyneel; Direttori sportivi: Dirk Demol (Bel), Alain Gallopin (Fra), Viatcheslav Ekimov (Rus), José Azevedo (Por).

Ed ecco la nuova divisa/maglia del Team RadioShack per la stagione 2010/2011:



LINK: Percorso e tappe Tour de France 2010
Percorso e tappe Giro d'Italia 2010
Team Sky